Xbox 720 più simile ai computer con hardware modulare

Un brevetto Microsoft apre la strada a una console modulare, aggiornabile nel tempo per rispondere alle esigenze del mercato. Potrebbe essere l'idea di base della prossima Xbox? Forse, anche se per ora non ci sono fatti concreti.

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a cura di Manolo De Agostini

La prossima Xbox di Microsoft potrebbe essere più simile a un PC che a una console tradizionale, grazie a una disponibilità in più versioni con capacità differenti e in grado di evolvere nel corso del tempo. Un brevetto della casa di Redmond, depositato nel 2010 e intitolato "Scalable Multimedia Computer System Architecture With QOS [Quality Of Service] Guarantees", sta alimentando il dibattito.

Il brevetto parla di un sistema da gioco che consente "ai servizi di piattaforma di scalare nel tempo". Con quella strana dicitura si indica praticamente l'hardware non dedicato ai giochi e destinato invece al sistema operativo di base, alla gestione del traffico di rete e tutto ciò che serve per interpretare gli input e inviare contenuti ad altri dispositivi nelle vicinanze, come potrebbe essere un tablet.

È meglio specificare da subito che questo brevetto potrebbe essere solo un'idea senza un seguito concreto. A una prima occhiata non sembra infatti incastrarsi con le informazioni trapelate poche settimane fa da un documento Microsoft datato - anch'esso - 2010. Potremmo però sbagliarci.

La console nella mente degli ingegneri della casa di Redmond potrebbe avere così una configurazione hardware standard per gestire i videogiochi, e secondo la versione (e il prezzo) altre caratteristiche hardware per amministrare applicazioni di vario genere. Nel brevetto si parla di una struttura di comunicazione che dovrebbe consentire al sistema di allocare risorse di calcolo in modo flessibile, assicurando però che la porzione dedicata gameplay non vada in sofferenza. Insomma, sotto quel punto di vista la qualità dovrebbe essere la medesima su tutte le versioni.

Schema del brevetto - clicca per ingrandire

Non è da escludere quindi una console con più GPU, una dedicata al gaming e l'altra ad altre operazioni, come ad esempio la riproduzione di contenuti e applicazioni audio/video, ma non solo: potrebbe esserci altro hardware per gestire magari un diverso sistema operativo per consentire l'accesso a Internet tramite un browser, l'elaborazione di testi e la produttività.

Insomma, Microsoft pensa a una console tuttofare e flessibile (con versioni diverse da far uscire nel corso degli anni), che potrebbe già incarnarsi nella prossima Xbox. È quasi superfluo dire che il concetto ci piace (benché potrebbe non prendere mai corpo), anche perché andrebbe a rispondere a una serie di esigenze che oggi abbiamo (o pensiamo di avere) e che nel 2005, all'uscita dell'Xbox 360, non ipotizzavamo e credevamo ci sarebbero mai servite.