Nel panorama spesso turbolento dell'industria videoludica, dove progetti ambiziosi possono nascere e morire nell'arco di anni di sviluppo, la cancellazione di un titolo rappresenta sempre un momento di svolta cruciale per chi vi ha dedicato energie creative. Quando Microsoft ha annunciato ufficialmente lo stop di Everwild lo scorso luglio, nell'ambito di massicci tagli aziendali che hanno coinvolto circa 9.000 dipendenti in tutti i settori dell'azienda, si è chiuso un capitolo durato un decennio nella storia di Rare, lo storico studio britannico. Tuttavia, non tutti i veterani coinvolti nel progetto hanno visto interrompersi bruscamente il proprio percorso professionale all'interno dell'ecosistema Xbox.
Una nuova vita professionale dopo dieci anni di sviluppo
Louise O'Connor, produttrice esecutiva che aveva supervisionato Everwild sin dalla sua concezione iniziale, ha trovato una nuova collocazione all'interno di Xbox Game Studios con il ruolo di Chief of Staff. La decisione di Microsoft di riposizionare la veterana di 25 anni in casa Rare rappresenta un riconoscimento del valore professionale accumulato in decenni di esperienza, dall'epoca pionieristica del Nintendo 64 con Conker's Bad Fur Day fino ai progetti più recenti dello studio.
La transizione professionale di O'Connor appare particolarmente significativa se considerata nel contesto delle sue precedenti responsabilità. Partita come artista e animatrice, aveva scalato le gerarchie interne diventando responsabile del reparto animazione di Rare e successivamente a capo del team di incubazione dello studio, quello dedicato allo sviluppo di nuove proprietà intellettuali.
Connessioni professionali e riorganizzazioni strategiche
Il nuovo incarico di O'Connor si inserisce in una rete di relazioni professionali consolidate nel tempo. Craig Duncan, che era stato il suo superiore diretto per ben 13 anni durante il periodo come studio head di Rare, è stato promosso l'anno scorso alla guida dell'intera divisione Xbox Game Studios. Questa continuità nei rapporti di lavoro potrebbe aver facilitato il riposizionamento della produttrice all'interno della struttura organizzativa più ampia di Microsoft Gaming.
Il destino professionale di O'Connor contrasta nettamente con quello di altri colleghi di lungo corso. Gregg Mayles, figura leggendaria dello studio con oltre 35 anni di servizio, ha visto interrompersi la propria carriera in Rare a seguito della cancellazione del progetto. Il game designer, il cui primo titolo accreditato Solar Jetman risale al 1990, aveva firmato alcune delle produzioni più iconiche dello studio britannico, da Donkey Kong Country e il suo sequel fino a Banjo-Kazooie, Banjo-Tooie, Grabbed by the Ghoulies e Viva Piñata.
Un anniversario agrodolce per lo studio britannico
L'ironia del calendario vuole che questi stravolgimenti interni coincidano con una ricorrenza celebrativa importante per Rare. Lo studio festeggia infatti i suoi quarant'anni di attività, un traguardo che finora è stato commemorato attraverso temi speciali per console Xbox e la presenza a eventi di settore come il Gamescom del mese scorso. La celebrazione di quattro decenni di creatività videoludica assume però toni bittersweet quando viene messa in relazione con la perdita di talenti storici e la cancellazione di progetti su cui si erano concentrate speranze e risorse per un decennio intero.
Il caso Everwild e le sue conseguenze organizzative offrono uno spaccato emblematico delle dinamiche che caratterizzano l'industria videoludica contemporanea, dove la longevità professionale e l'esperienza accumulata possono rappresentare tanto un patrimonio da preservare quanto un costo da ottimizzare nelle strategie aziendali.