Xbox, Phil Spencer non intende fermare le acquisizioni di Microsoft

Phil Spencer, CEO di Microsoft, ha dichiarato che la sua azienda non ha intenzione di frenare le acquisizioni di studi per Xbox.

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a cura di Antonio Rodofile

La vicenda Microsoft/Activision è ormai un caso mondiale che spacca in due i fan. Da una parte, c’è chi esulta per questa trattativa che potenzialmente rende Xbox molto più attraente per i giocatori. Dall’altra, c’è il rischio che l’acquisizione si trasformi in un duro colpo per la concorrenza, impossibilitata a fornire alternative all’altezza di giochi come Call of Duty. Solo pochi giorni fa, Jim Ryan, SEO di Sony ha attaccato duramente Phil Spencer che, in una recente intervista ha risposto a tono.

Il CEO di Microsoft, infatti, non ha alcuna intenzione di fermare le acquisizioni da parte del suo studio. Secondo Spencer, infatti, se Xbox vuole competere con Sony, deve necessariamente fornire contenuti all’altezza per i suoi fan. Il modo migliore di farlo, secondo il CEO di Microsoft è quello di avere continue partnership che permettano agli sviluppatori di creare contenuti esclusivi per le proprie console.

Oltre alla concorrenza di Sony, Microsoft deve guardarsi anche da concorrenti esterni come Tencent ed Embracer Group. Entrambe le aziende hanno, infatti, scelto di adottare la politica delle acquisizioni e tentare di annettere il maggior numero di studi possibile. In un mercato così competitivo, dunque, Phil Spencer si schiera a difesa della strategia intrapresa da Xbox. L’esempio che utilizza il CEO in un’intervista rilasciata a Squawk Asia è proprio quello di Tencent che, pur essendo già la più grande azienda di videogiochi al mondo, continua ad effettuare pesanti investimenti.

Spencer, inoltre, deve ancora fronteggiare i problemi legati all’acquisizione di Activision Blizzard. Di recente, infatti, la CMA inglese ha messo un freno alla trattativa dopo le sollecitazioni da parte di Sony. Le indagini proseguiranno almeno fino al 1° marzo 2023 e andranno a valutare se tale trattativa porterebbe o meno ad un atto scorretto verso la concorrenza. Il risultato finale è decisamente incerto e le due parti in causa continueranno senza dubbio a darsi battaglia fino all’ultimo giorno.