Zelda Ocarina of Time, il dettaglio rimasto nascosto per 25 anni

Per 25 anni, un piccolo dettaglio di The Legend of Zelda Ocarina of Time è rimasto nascosto: ecco il video che lo porta alla luce.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Su Twitter è emerso un video che ha svelato un piccolo dettaglio di The Legend of Zelda Ocarina of Time. E sì, sembra proprio che quasi nessuno se ne fosse accorto nell'arco di 25 anni, stando ai commenti presenti online. Non è ovviamente qualcosa di clamoroso, ma più una trovata di Nintendo per dare colore al gioco.

Il dettaglio di cui stiamo parlando riguarda la possibilità di rubare un cappello a un NPC. Nulla di così straordinario, se pensiamo soprattutto alle possibilità dei videogiochi di oggi. L'intuizione di Nintendo lo rende però geniale: questo cappello può essere sottratto al pescatore utilizzando la canna da pesca di Link, qualcosa di unico, soprattutto se pensiamo all'anno di uscita di The Legend of Zelda Ocarina of Time. E pur essendo sconosciuto ai più, questo piccolo dettaglio secondo alcune testimonianze, compariva anche in riviste ufficiali di Nintendo. Difficile però capire se si tratti della verità oppure di un "ricordo distorto".

Il gioco, che debuttò esclusivamente per Nintendo 64 (anche se poi ha ricevuto un adattamento per Nintendo 3DS) ha debuttato nel 1998. Il titolo ha dunque quasi 25 anni (la data di uscita ufficiale è 11 dicembre 1998 in Europa), dunque si tratta davvero di un dettaglio abbastanza straordinario. In aggiunta, rende il gioco, il primo in 3D della serie, decisamente ancora più unico. Potete dare uno sguardo al video, diffuso appunto su Twitter, subito qui in basso.

Nel corso degli anni, la serie di Zelda ha sempre cercato di proporre qualcosa di unico e diverso. Numerosi gli spin-off e i cambiamenti di stile grafici, così come la natura del gioco. E con l'ultimo capitolo (Breath of the Wild, che debuttò per Nintendo Switch nel 2017), il colosso nipponico decise di lasciare totale libertà ai giocatori, tanto da poter creare anche delle astronavi. La creatività e l'attenzione di Nintendo per la serie sono cose note, ma questo piccolo episodio ci ricorda, ancora una volta, come forse non sappiamo proprio tutto dei videogiochi più vecchi.

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