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Zombie Army 4 | Recensione della versione per Nintendo Switch

Zombie Army 4 arriva, infine, anche su Nintendo Switch, con un porting che ci ha sorpreso per la cura con cui è stato realizzato.

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a cura di Andrea Maiellano

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Oramai è chiaro che sulle sponde di Nintendo Switch, tendano ad approdare praticamente tutte le produzioni più celebri della precedente generazione di console. D'altronde poter riproporre un titolo già uscito da qualche tempo in una veste portatile e su una console con un bacino di utenza così variegato, è un'occasione ghiotta. In particolar modo se si pensa alla possibilità di infondere nuova linfa vitale a produzioni oramai dimenticate proprio in virtù di quella bulimia videoludica che oramai attanaglia i giocatori moderni.

Rebellion sembra aver ben capito le regole del gioco e, dopo aver rilasciato praticamente ogni capitolo dei suoi franchise più famosi sulla console ibrida di Nintendo, chiude questo ciclo di uscite con il suo più recente Zombie Army 4, ultimo capitolo della celebre ucronia targata Rebellion che, non con poca sorpresa, si comporta magnificamente anche in un contesto tecnicamente meno altisonante, come quello offerto da Nintendo Switch.

Zombie Army 4 per Nintendo Switch non si discosta, chiaramente, dal gioco che già avevamo promosso nella nostra precedente recensione, arrivando sulla console ibrida un paio di anni più tardi con inclusi tutti i contenuti resi disponibili con il primo season pass, in maniera tale da poter giustificare un prezzo di vendita analogo a quello delle produzioni più recenti.

L'alba dei morti nazisti

Zombie Army 4 prosegue la storia sopra le righe, proposta da Rebellion con i precedenti capitoli. La storia comincia nella nebbiosa Milano degli anni ’40, quando ormai si pensava che l’esercito del terzo Reich risorto fosse ormai debellato. Nessuna delle forze alleate poteva prevedere l’azione dei fanatici e le loro macchinazioni dietro la nuova armata di Hitler, ormai trasformata in demoni nati dai cadaveri che giacevano nei campi di battaglia e assetati di vendetta.

Mentre l’Europa sembra ormai essere stretta in una morsa senza via d’uscita, lo scenario italiano si dimostra essere quello meno colpito dalla piaga non-morta diventando l’unica speranza concreta di trovare un modo per debellare la minaccia putrefatta e porre fine alla Guerra dei Morti.

Gli alleati dovranno mettersi alla ricerca delle numerose torri demoniache erette in tutta la penisola, obiettivi strategici sulla cui distruzione si ergerà l’intera campagna di gioco trainata da un manipolo di personaggi, vecchi e nuovi, dotati di caratteristiche specifiche che gli hanno permesso di ergersi a ultimo baluardo per la salvezza dell'umanità.

L'avventura di questo manipolo di eroi si diramerà in lungo e in largo per l'intera Italia. Essendo il 1940 circa non aspettatevi però di trovare la Milano urbana dei grattacieli o Sorbillo a Napoli: la ricostruzione storica di Rebellion per Zombie Army 4 è precisa quanto basta, ricca di chicche visive e fedele nell’urbanistica d’epoca dei nostri centri più noti, per quanto di tanto in tanto si affondi nei classici stereotipi dell’italiano “paesano” visto da occhi esteri.

Non mancano, ovviamente, degli scenari tipicamente in linea con l'immaginario legato a zombie, nazisti ed esperimenti genetici, che la cultura pop dell'ultimo ventennio ci ha propinato in tute le salse. Ecco quindi che, in Zombie Army 4, troviamo laboratori segreti, campi di concentramento riadattati a fortezze trincerate e luoghi nefasti sperduti nelle brughiere tedesche. Si tratta, per lo più, di contenuti legati al primo season pass ma la loro presenza nella versione per Nintendo Switch fornisce un notevole incremento nella varietà generale offerta dall'esperienza.

Sniper Zombie Army Elite

Zombie Army 4 riprende quella formula che amalgama il gunplay ampiamente rodata della serie Sniper Elite, alle dinamiche tipiche delle produzioni TPS. Il sistema di shooting è incentrato principalmente sui fucili da cecchino e sulla precisione dei propri tiri, premiati occasionalmente con la cara e vecchia X-Ray Cam.

L’armamentario non è così vasto come si potrebbe pensare, ma viene compensato da una fiumana di potenziamenti, abilità e accessori che ben giustificano lo spazio concesso per il salvataggio di diversi loadout, non contando naturalmente le numerose opzioni di personalizzazione delle classi presenti in Zombie Army 4.

Tutte le possibilità di personalizzazione, e di copertura di un ruolo specifico al'interno di una squadra, sono giustificate dalla difficoltà, sempre crescente, e dalle diversità dei vari zombie, i quali mutano forma, e ruolo, a seconda delle aree in cui verranno rinvenuti. Si passa da maniaci incendiari a generali negromanti in un battito di ciglia, fino ad arrivare ad ossi veramente duri come i temibili Macellai o a interi veicoli, corazzati, composti di carne marcescente.

Affrontare Zombie Army 4 in solitaria è sicuramente divertente, e vi permetterà di dedicare più tempo all’esplorazione per raccogliere i numerosi collezionabili, ma potrebbe risultare ripetitivo nelle sessioni più lunghe a causa di una formula di gioco che varia davvero poco. Discorso completamente diverso, invece, per il multiplayer, dove Zombie Army 4 Dead War dà il suo meglio come titolo cooperativo dall’alto tasso di divertimento, e difficoltà, soprattutto nella ormai celebre modalità Orda. Coordinazione, strategia e preparazione sono gli ingredienti principali dell’impasto delle difficoltà più elevate, capaci di mettere alla prova anche il team più organizzato.

Zombie Army 4 su Nintendo Switch

In tutta onestà, la conversione per Nintendo Switch di Zombie Army 4, ci ha davvero sorpreso in positivo. Al netto di una longevità elevata, un netcode stabile, una moltitudine di attività e la possibilità di importare i propri salvataggi dalla versione Steam, per poter continuare a giocare in mobilità, ci siamo trovati di fronte a un porting fatto con criterio, che riesce a bilanciare le limitazioni tecniche dell'hardware di Nintendo per restituire un buon bilanciamento fra performance, aspetto grafico e compromessi tecnici.

La risoluzione, per quanto non superi mai i 1080p (nella sola modalità Docked) non presenta grossi compressi in termini di "colpo d'occhio", così come il framerate, sempre ancorato a 30fps in ambedue le modalità, non accenna mai a cali di sorta risultando sempre stabile e offrendo comandi sempre reattivi.

Zombie Army 4, infine, presenta tutti i testi localizzati in Italiano. Le voci restano recitate in Inglese con lo stesso doppiaggio già presente nella versione originale uscita nel 2020.

Voto Recensione di Zombie Army 4 - Nintendo Switch


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Divertente, caratteristico e con una buona campagna.

  • - Numerose abilità e personalizzazioni per il gameplay.

  • - Nemici vari e livelli sempre diversi.

  • - Shooting ben strutturato, direttamente da Sniper Elite

Contro

  • - Animazioni a volte legnose.

  • - Doppiaggio con alti e bassi.

  • - In singolo potrebbe tediare sulla lunga durata.

Commento

Zombie Army 4 è l’espressione più completa e indipendente della guerra zombie targata Rebellion. C’è più anima creativa, un gameplay decisamente ricco e un approccio che supera l’esagerazione senza mai varcare troppo i confini del demenziale. Ogni elemento è bilanciato e la campagna convince per il sapiente utilizzo delle varie località atte a incentivare la varietà generale. Rimangono una legnosità nelle animazioni generale e un motore grafico non proprio moderno ma queste due criticità, all'interno del porting per Nintendo Switch, non pesano come nel giorno della sua uscita. In definitiva ci troviamo di fronte a un porting solido di un titolo longevo, divertente e fruibile sia in singolo che, per ore, assieme agli amici. Il distacco da Sniper Elite è oramai compiuto e il nome Zombie Army è pronto per ergersi a franchise indipendente.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Zombie Army 4 - Nintendo Switch

Zombie Army 4 - Nintendo Switch