Google usa l'IA per prevedere le alluvioni, ecco come fa (video)

Google ha dimostrato come l'intelligenza artificiale possa essere usata per prevedere le alluvioni con una settimana di anticipo.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Le alluvioni sono il disastro naturale più diffuso a livello globale, con circa 1,5 miliardi di persone, ossia il 19% della popolazione mondiale, esposte a rischi significativi. Ogni anno, questi eventi provocano danni economici per circa 50 miliardi di dollari a livello internazionale, motivo per cui la previsione su larga scala di questi eventi è fondamentale. Non è una sfida semplice, specialmente se consideriamo la poca diffusione della strumentazione necessaria per misurare il flusso dei fiumi, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ma sembra che le cose potrebbero presto cambiare. 

Una recente pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature ha messo in luce come l'intelligenza artificiale stia contribuendo in modo significativo alla previsione delle alluvioni: grazie all'IA, è ora possibile fornire informazioni accurate fino a 7 giorni in anticipo, raggiungendo 80 paesi in cui risiedono circa 460 milioni di persone. Google integra queste previsioni in Google Search, Google Maps e tramite notifiche Android, quando possibile.

Il lavoro di ricerca di Google Research, oltre a dettagliare il proprio approccio nel suo blog ufficiale, sottolinea come le tecnologie idrologiche basate sull'IA abbiano migliorato notevolmente la previsione delle alluvioni rispetto a quanto potuto fare finora. Questo risultato è stato raggiunto anche in quei paesi dove i dati affidabili sulle alluvioni sono scarsi, consentendo così una previsione globale delle alluvioni. Sistemi di allerta basati su queste tecnologie consentono di ridurre significativamente il numero di vittime, offrendo alle comunità più tempo per prepararsi.

La diffusione di informazioni preventive sulle alluvioni è ora possibile grazie al Flood Hub di Google, una piattaforma che mette a disposizione previsioni in tempo reale. La trasformazione da modelli altamente accurati per località specifiche a un modello globale basato sull'IA ha richiesto l'uso di reti LSTM (Long Short-Term Memory) addestrate su fonti di dati globali. Questo ha permesso di prevedere alluvioni anche in regioni prive di misurazioni locali del flusso dei fiumi.

Per portare avanti la ricerca e avere un impatto sulle comunità più bisognose, Google sottolinea l'importanza della collaborazione con la comunità accademica, i governi locali e le organizzazioni internazionali. Tra i partner chiave c'è l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), con cui Google collabora per supportare sistemi di allerta preventiva, in particolare attraverso l'iniziativa 'Early Warnings for All', che mira a fornire allarmi tempestivi sui pericoli climatici a tutti entro il 2027.