Un hard disk magnetico da oltre 120 TB, la prima demo di Seagate è molto promettente

Grazie all'utilizzo della tecnologia HAMR, nel giro di pochi anni potremmo vedere i primi hard disk con capacità superiori ai 100TB.

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a cura di Marco Silvestri

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La tecnologia di registrazione magnetica assistita dal calore (HAMR) promette una rivoluzione nel campo della capacità di archiviazione su disco rigido, prospettando un aumento della densità areale e, di conseguenza, della capacità degli hard disk di almeno il doppio rispetto alle attuali tecnologie basate sulla registrazione magnetica perpendicolare (PMR). Tuttavia, grazie a recenti sviluppi nel settore, l'orizzonte tecnologico si spinge ancora più in là, prefigurando soluzioni capaci di raddoppiare ulteriormente le prestazioni già ambiziose della generazione HAMR.

Un team di ricerca composto da esperti del NIMS, di Seagate Technology e dell'Università di Tohoku ha dimostrato la fattibilità della registrazione magnetica assistita dal calore su supporti a doppio strato, ottenendo risultati che aprono le porte a capacità di archiviazione inimmaginabili fino a poco tempo fa, come hard disk da 60 TB nel breve periodo e prospettive di superare i 120 TB nei prossimi 10-15 anni.

Questa innovativa tipologia di supporto si caratterizza per l'utilizzo di media granulari a doppio strato, in cui i dati sono registrati su livelli sovrapposti, grazie all'utilizzo di una tecnologia di registrazione multi-livello assistita dal calore. Il segreto di tale avanzamento risiede nella composizione del media stesso: due film nanogranulari di FePt-C, separati da uno strato intermedio di Ru-C con struttura cristallina cubica. Questa configurazione permette la registrazione magnetica indipendente su ciascun livello, sotto l'influenza di differenti campi magnetici e temperature.

La registrazione su queste nuove unità di memorizzazione sfrutta piatti in vetro ricoperti da un film magnetico, ad esempio una lega di ferro e platino (FePt), che diventa registrabile quando viene riscaldato da un laser fino a raggiungere la temperatura di Curie - il punto in cui le proprietà magnetiche del film cambiano consentendo la registrazione dei dati. I media a doppio strato ampliano ulteriormente le potenzialità di questa tecnologia grazie alla presenza di due strati filmici con differenti temperature di Curie e anisotropie magnetocristalline, permettendo densità di registrazione superiori a 10 Tbit/in2.

Gli esperti sostengono che le misurazioni magnetiche e le simulazioni della registrazione magnetica assistita dal calore indicano la possibilità di supportare la registrazione a tre livelli e, potenzialmente, anche a quattro livelli. Nonostante le promesse, è importante sottolineare che, benché possibile in laboratorio, l'applicazione pratica di questo metodo si preannuncia costosa, poiché richiede testine di lettura/scrittura notevolmente diverse e piatti più complessi con due o più strati di materiali granulari magnetici.

Quindi, nonostante media granulari ordinati e media a pattern bit promettano di incrementare la densità areale dei dischi HDD senza ricorrere a soluzioni estreme, l'industria potrebbe presto riconsiderare l'adozione di media a più strati come via per ampliare ulteriormente la densità di registrazione e la capacità di archiviazione degli hard disk, una volta raggiunte le potenzialità massime delle tecnologie attuali.