Il prossimo smartphone lo devi prendere con tanta RAM, ecco perché

Con l'implementazione di strumenti IA integrati all'interno degli smartphone, 8 GB di RAM potrebbero non essere più sufficienti.

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a cura di Marco Silvestri

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All'inizio di marzo, Google ha fatto un annuncio sorprendente riguardante i suoi ultimi smartphone, il Pixel 8 e il Pixel 8 Pro. Nonostante le specifiche molto simili dei due dispositivi, solamente il "Pro" sarebbe stato in grado di eseguire l'ultimo modello di intelligenza artificiale, denominato "Google Gemini". Questa decisione è stata giustificata con limitazioni hardware non meglio specificate, una spiegazione che ha sollevato perplessità, data la presentazione del Pixel 8 come dispositivo incentrato sull'IA.

Successivamente, Google ha parzialmente cambiato rotta annunciando che il Pixel 8 avrebbe ricevuto Gemini Nano, una variante del modello, nella prossima grande release trimestrale di Android prevista per giugno. Tuttavia, mentre nel Pixel 8 Pro Gemini Nano sarebbe diventato una funzione accessibile agli utenti, nel Pixel 8 sarebbe stato disponibile solo come opzione per sviluppatori. Questo significa che la maggior parte degli utilizzatori ne sarebbe rimasta esclusa.

Seang Chau, vicepresidente del software per dispositivi e servizi di Google, ha spiegato che il Pixel 8 Pro, con i suoi 12GB di RAM, rappresentava il dispositivo ideale su cui sperimentare Gemini Nano. Il Pixel 8, d'altra parte, con soli 8GB di RAM, ha sollevato dubbi sulla capacità di offrire un'esperienza utente impeccabile senza compromettere le prestazioni.

Il desiderio di Google di rendere alcuni modelli di intelligenza artificiale residenti in RAM, quindi sempre attivi in memoria, come la funzione di risposta intelligente "Smart reply", comporta significativi trade-off. Questa scelta è motivata dalla necessità di garantire una risposta immediata senza tempi di attesa per il caricamento del modello.

Chau ha condiviso riflessioni circa l'impatto dell'avere un modello di lingua ampia come Gemini Nano sul telefono, sottolineando come l'attuale soglia di 8GB di RAM per gli smartphone Android potrebbe dover essere rivista al rialzo in futuro, considerando che alcuni dispositivi di punta attualmente raggiungono i 24GB di RAM.

Questa situazione pone interrogativi anche in relazione alla lineup Galaxy S24 di Samsung, la cui versione base è equipaggiata anch'essa con 8GB di RAM.

Inizialmente, la spiegazione di Google sulle limitazioni hardware del Pixel 8 ha suscitato confusione: se un modello base come l'S24 può gestire Gemini Nano, perché il Pixel 8 non dovrebbe poterlo fare?

Tuttavia, emerge un dilemma per gli utenti: è davvero necessario avere Gemini Nano sul proprio telefono? Questa riflessione arriva in un momento in cui l'attenzione mediatica sull'intelligenza artificiale generativa è ai massimi livelli, spinta anche da interessi interni di Google legati al mercato azionario.

In conclusione, l'avvento di funzionalità IA sempre più avanzate sugli smartphone pone nuove sfide non solo a livello tecnico, ma anche in termini di usabilità e preferenze degli utenti, indicando un'evoluzione futura nei requisiti di sistema dei dispositivi mobili.