Le playlist di Spotify non vanno bene? Forse questa è la soluzione definitiva

Spotify ha introdotto una nuova funzione beta chiamata AI Playlist, checonsente agli utenti di creare playlist grazie all'IA.

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a cura di Giulia Serena

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Spotify ha deciso di seguire l'esempio di numerose aziende nell'ultimo anno, introducendo una nuova funzione beta chiamata AI Playlist. Questa consente agli utenti di creare playlist inserendo poche parole che riflettano l'atmosfera musicale desiderata, come ad esempio richiedere una "playlist indie folk per ottenere un grande abbraccio caloroso", trovandosi poi, grazie all'IA, una serie di brani da ascoltare.

Secondo quanto comunicato da Spotify, la playlist dell'IA sarà in grado di accogliere sollecitazioni che riguardano animali, personaggi cinematografici, colori, luoghi, attività ed emoji. Gli esempi forniti da Spotify includono richieste come "musica triste per dipingere fiori morenti" o "musica rilassante per affrontare la stagione delle allergie". Si suggerisce, infatti, di combinare diverse caratteristiche nella sollecitazione per ottenere la playlist ideale per l'umore desiderato.

La versione beta della playlist dell'IA è disponibile esclusivamente per gli abbonati Premium che utilizzano dispositivi Android e iOS nel Regno Unito e in Australia. Gli utenti interessati possono accedere alla funzione attraverso il pulsante "+" situato in alto a destra della propria libreria. Una volta selezionata l'opzione AI Playlist, è possibile scegliere una sollecitazione esistente o crearne una personalizzata. Spotify si occuperà quindi di creare la playlist, che sarà visualizzabile in anteprima e sarà possibile modificarla eliminando brani o aggiungendo note. Una volta soddisfatti del risultato, basterà cliccare su "Crea" per salvare la playlist nella propria libreria.

L'introduzione della playlist dell'IA da parte di Spotify avviene più di un anno dopo il lancio del suo "DJ IA", che si basa su una selezione di musica attualmente in ascolto, brani precedentemente riprodotti e suggerimenti basati sulla cronologia dell'utente. Probabilmente, la funzione arriverà anche in Italia nei prossimi mesi, quindi non ci rimane che attendere.