Starlink, il geoblocco per le connessioni non autorizzate per ora non sta funzionando

Le lacune nella geofence di Starlink sembrano persistere, nonostante i tentativi di risolvere il problema. Quali sono le implicazioni?

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a cura di Giulia Di Venere

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Starlink, il servizio Internet via satellite di SpaceX, è noto per essere utilizzato al di fuori delle aree geografiche autorizzate. Recentemente, il governo ucraino ha accusato l'esercito russo di utilizzare Starlink nonostante le sanzioni internazionali contro il regime di Putin, mentre in Africa il servizio è stato ampiamente impiegato, nonostante solo pochi Paesi ne abbiano approvato ufficialmente l'operatività.

Le ultime segnalazioni sollevano dubbi sul funzionamento efficace delle restrizioni geografiche di Starlink. Nonostante l'azienda abbia inviato avvisi agli utenti africani chiedendo loro di portare i ricevitori in zone approvate entro il 30 aprile, molti utenti riferiscono che il servizio continua a funzionare regolarmente.

Secondo un sondaggio online condotto tra gli utenti in roaming in Sudafrica, il 73% ha confermato che il servizio è ancora attivo. Anche in altri Paesi, numerosi utenti affermano di poter ancora connettersi al servizio Starlink.

Starlink aveva offerto un servizio di roaming globale a 200 dollari al mese, consentendo agli utenti di mantenere l'accesso da qualsiasi luogo con copertura satellitare. Tuttavia, sembra che l'azienda stia ora prendendo provvedimenti contro coloro che abusano del servizio, come nel caso di chi acquista e attiva un terminale in un Paese dove il servizio è supportato per poi usarlo in un altro dove non è disponibile ufficialmente.

Questi problemi sollevano preoccupazioni sulla governance del servizio di roaming di Starlink e potrebbero mettere l'azienda in conflitto con obblighi legali. La questione è emersa anche a livello politico, soprattutto quando si è scoperto che i terminali Starlink potevano essere importati illegalmente in zone soggette a sanzioni internazionali.