Intel pubblica i primi Universal Windows Driver per Windows 10

Intel introduce i suoi primi "Universal Windows Driver". Ecco che cosa significa.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Windows 10 October 2018 Update, oltre a essere una versione piena di bug più o meno gravi, è anche la prima build del sistema operativo a richiedere l'uso di Windows Modern Driver (WMD), detti anche Universal Windows Driver (UWD).

Il beneficio di questa iniziativa che coinvolge i driver dei componenti hardware è che consente agli sviluppatori di creare un singolo pacchetto in grado di funzionare su più dispositivi differenti, dai sistemi embedded ai tablet, fino ad arrivare ai computer desktop. In questo modo un produttore di hardware può scrivere un driver base che può essere certificato e installato su qualsiasi sistema con un determinato componente - inclusi i sistemi OEM - tramite Windows Update.

Come spiegato da Microsoft, un package UWD contiene un file INF e i binari che installano e funzionano sulle edizioni di Windows 10 basate su Universal Windows Platform (UWP) e sulle altre edizioni che condividono un insieme d'interfacce comuni. I binari dei driver possono usare KMDF, UMDF 2 o il Windows Driver Model (WDM).

Insomma, il driver universale è formato dalle seguenti parti: un driver base che condivide tutte le funzionalità principali e il codice condiviso e componenti opzionali che integrano le personalizzazioni e impostazioni aggiuntive. Dato che il driver base è certificato da Microsoft, gli OEM (i produttori di PC come HP, Lenovo, ecc.) devono limitarsi a validare solo le personalizzazioni opzionali legate ai propri dispositivi.

In questo modo il processo di distribuzione dei driver dovrebbe essere più rapido e soprattutto più malleabile per tutti gli attori in gioco. Tra le prime aziende ad abbracciare l'iniziativa WMD troviamo Intel, che ha distribuito il suo primo Universal Windows Driver, chiamato UWD 25.20.100.6444.

Al di là di questa novità tecnica che speriamo porterà benefici a tutti, dai produttori di hardware e software fino agli utenti finali, il driver aggiunge 12 nuovi giochi alla lista dei titoli con supporto all'auto-ottimizzazione sulle GPU integrate Intel e sui processori con grafica Radeon RX Vega M, portando il numero totale a 22. Inoltre, l'utility di ottimizzazione nel pannello d controllo può ora svolgere una nuova scansione del sistema in cerca di nuovi titoli da ottimizzare senza richiedere il riavvio del sistema.

La release 25.20.100.6444 include il supporto al gioco di carte Artifact di Valve e ulteriori ottimizzazioni per Eternal e Farming Simulator 2019. Gli utenti con grafica Iris Pro o superiore possono ora giocare a Grip Combat Racing. Tra gli altri miglioramenti apportati a questa versione troviamo un consumo di RAM inferiore quando si eseguono titoli OpenGL, la durata della batteria migliorata quando si usa il Display Refresh Rate Switching sui monitor supportati e un driver Vulkan più stabile. Risolti anche diversi bug, di carattere generale oltre che nella seguente lista di giochi: NBA 2K19, FIFA 19, Assassin's Creed Origins, Call of Duty: Infinite Warfare e World of Warcraft: Battle for Azeroth. Sistemato anche un problema che portava a un calo prestazionale in Battlefield 4 e Dragon Age: Inquisition.

Intel spiega nelle note di rilascio che questi driver UWD non sono retrocompatibili con i precedenti driver. "Questo significa che se in futuro volete tornare a un driver precedente dovrete disinstallarlo tramite App e Funzionalità e riavviare il sistema prima di passare al vecchio driver. Nel caso dovessero verificarsi fallimenti potrebbe emergere dell'instabilità anche grave".

L'azienda avverte infine di non usare il metodo INF / Have-Disk per installare o disinstallare il driver in quanto bypassa l'installer pensato per installare questi nuovi driver e ciò potrebbe causare importante instabilità.