Luca Barbareschi, in qualità di deputato del Popolo della Libertà, ha seriamente deciso di infuocare il dibattito sulla "diffusione telematica delle opere dell’ingegno". Dopo aver presentato alla Camera la stessa proposta di legge sulla pirateria digitale che aveva imbarazzato persino la SIAE, adesso pare essere arrivato il momento del gioco politico.
Da una parte il richiamo ai colleghi delle commissioni competenti "perché è chiaro che un tema così complesso necessita di un dibattito approfondito". Dall'altra un segnale a farsi da parte a Mauro Masi, coordinatore della Commissione Anti-Pirateria, poiché all'orizzonte parrebbe profilarsi l'incarico di direttore generale della Rai. "…e se non sarà nelle condizioni di continuare a seguire questi temi, pone un serio problema di stallo venendo a mancare un interlocutore fondamentale per questi argomenti così importanti. Per questo chiedo che, se così sarà, venga sostituito al più presto e, dall’altra parte, non si abbassi la guardia e si cominci al più presto a trattare di questi temi in parlamento a partire da questa proposta, che è solo un inizio", si legge sul blog ufficiale di Barbareschi.
Barbareschi è cosciente di "aver acceso molti animi, soprattutto tra coloro che sostengono l’open source e il software libero". "A loro voglio dire che si tratta di una proposta aperta, di un work in progress, sono pronto ad accogliere il contributo di tutti: associazioni, provider, authority e spero che chiederanno audizione in commissione per capire assieme come redigere la legge", ha sottolineato.
Il gran finale è scontato. "Sono contento del fatto che siano sorte reazioni immediate, significa che c’è attenzione ed è il momento giusto per muoversi. Ora si tratta di discutere sul futuro della rete e anche del diritto d’autore in rete e del ruolo che le società che lo regolamentano dovranno avere".