Calcio in TV firmato Lega Serie A, lavori in corso con Mediapro

La Lega Calcio sta valutando il progetto di un canale con Mediapro e i club. Potrebbe essere offerto a utenti, OTT, broadcaster e telco.

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a cura di Dario D'Elia

La Lega Calcio pensa già ai diritti TV della Serie A per il triennio 2021-2024 e sta avviando a tal riguardo uno studio che coinvolgerebbe Mediapro e i vari club. Come racconta Il Sole 24 Ore, ieri, l'assemblea della Lega si è concentrata un business plan della società spagnola: la prospettiva sarebbe quella di un canale televisivo firmato dalla Lega Professionisti. Un progetto con un portfolio di partite completo, potenzialmente fruibile su ogni piattaforma.

Nello specifico ai club sarebbero garantiti almeno 1,06 miliardi di euro a stagione, oltre ai 55 milioni di Mediapro per gli archivi e altrettanti 78 milioni per la produzione e distribuzione. La società dovrebbe incassare circa 90 milioni e l'eventuale surplus sarebbe spartito con la Lega.

Rimane ancora lo scoglio della vertenza tra Mediapro e i club di calcio che presso il Tribunale di Milano si stanno ancora contrapponendo per la vecchia storia della caparra da 64 milioni di euro depositata per la precedente asta dei diritti TV. Ai tempi la società non rispettò le tempistiche. È pur vero che l'esito della causa civile potrebbe giungere a una svolta con un eventuale accordo sul fronte che vede protagonista la Lega. L'idea di un servizio che possa essere venduto a consumatori finali, broadcaster, telco e over-the-top fa gola a tutti.

Per altro vi sarebbe anche un appiglio normativo, come spiega Il Sole 24 Ore. Secondo la Legge Melandri "nel rispetto dei principi di libera concorrenza e nei limiti delle disposizioni comunitarie" la Lega potrebbe realizzare una propria piattaforma, previo ottenimento dell’occorrente titolo abilitativo, ovvero realizzare prodotti audiovisivi e distribuirli direttamente agli utenti, attraverso i canali tematici ufficiali ovvero attraverso un proprio canale tematico, accedendo ai necessari servizi tecnici e commerciali a condizioni eque, trasparenti, non discriminatorie e orientate ai costi".

Ovviamente Sky potrebbe non gradire e agire legalmente, ma c'è ancora tempo per definire ogni dettaglio strategico prima del nuovo bando – che dovrebbe concludersi entro Natale. Insomma, se come è successo in passato il bando dovesse non avere un esito positivo la Lega avrebbe una via di uscita strutturata con Mediapro.