TIM perde terreno, ma c'è un dato più sconvolgente

Telecom Italia perde clienti residenziali, ma i dati AGCOM confermano che la rete nazionale di riferimento, anche per i concorrenti, è la sua.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia continua a perdere clienti residenziali, secondo l'osservatorio AGCOM sulle comunicazioni (1/2016), ma questi confluiscono comunque sulla sua rete. In pratica i concorrenti vantano solo 1,3 milioni di linee basate su infrastrutture proprietarie (tra fibra e fixed wireless access) rispetto alle complessive 8,49 milioni italiane.

AGCOM 2016

A dicembre 2015 – l'ultimo rilevamento effettuato da AGCOM – l'anno si è chiuso con 350mila linee residenziali in meno. Telecom Italia ne ha perse 740mila, mentre gli altri ne hanno guadagnate 380mila. La migrazione a tutti gli effetti però è stata marginalmente infrastrutturale. Poiché l'85% delle 380mila linee "è ascrivibile ai nuovi servizi NGA di Telecom Italia (SLU, VULA, Bitstream NGA). Buona la perfomance del fixed wireless access che è cresciuto di 110mila unità.

AGCOm 2016

Cosa vuol dire tutto questo? Semplicemente che per quanto Wind (+0,2%), Fastweb (11,1%) e Vodafone (0,8%) siano cresciute come numero di linee la rete a cui si appoggiano è per lo più di Telecom Italia. Tutti gli OLO stanno investendo per lo sviluppo, ma è evidente che il gap rispetto al primo operatore nazionale è incolmabile. Questo dettaglio dovrebbe essere l'elemento chiave per interpretare le politiche di sviluppo proposte dal Governo e dall'industria TLC.

AGCOM 2016

Si pensi ad esempio al caso Enel Fibra. Che senso avrebbe il mancato coinvolgimento di Telecom Italia, leader infrastrutturale del nostro paese?

Fastweb e Telecom Italia detengono congiuntamente l'83% delle linee NGA, che complessivamente ormai hanno raggiunto quota 1,4 milioni di unità (+670mila). Gli accessi fibra però continuano a rappresentare solo il 7% delle complessive e il 9,7% di quelle broadband.

AGCOM 2016

Il dato positivo del report AGCOM è che nel 2015 gli utenti accreditati di servizi a 10 Mbps sono cresciuti di 1,1 milioni di unità. Ormai sono circa 4,2 milioni, pari al 28,1% degli accessi.

AGCOM 2016

"Di questi, il peso degli accessi ultrabroadband (con velocità maggiore di 30Mbps) è quasi raddoppiato nel corso del 2015, arrivando a sfiorare il 7% a fine anno", sottolinea AGCOM. "Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e Wind detengono oltre l'85% degli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps".