TV in calo nelle case: colpa della crisi e del computer

Negli Stati Uniti il livello di penetrazione delle TV nelle case è in calo. È quasi una rivoluzione. Il motivo si deve soprattutto alla crisi economica e al digitale. Il computer sta rubando la scena ai vecchi dispositivi.

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a cura di Dario D'Elia

Per la prima volta negli Stati Uniti la presenza della televisione nelle case è in calo. Secondo 2012 Advance/Preliminary TV Household Universe Estimate, un rapporto di Nielsen Company sui "salotti televisivi" statunitensi, siamo all'inizio di una rivoluzione . La presenza delle TV nelle case è scesa al 96,7%: 2,2 punti percentuali in meno rispetto al periodo precedente. 

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Le motivazioni di questa inversione di tendenza si devono soprattutto alla transizione digitale, alle difficoltà economiche e alla presenza di più piattaforma. Il passaggio dall'analogico al digitale, quindi l'obbligo di acquistare TV compatibili o decoder, ha contribuito alla dispersione di un po' di telespettatori. Alcuni sono rimasti fuori. Senza contare le conseguenze della recessione economica, soprattutto nelle aree più povere e rurali.

Nielsen ha rilevato anche un maggiore consumo multi-piattaforma, con il progressivo aumento della fruizione online e su dispositivi mobili. "Il mercato dei media continua a evolversi e diventa sempre più complesso. Alcuni clienti sono chiaramente mossi da questioni economiche quando devono scegliere il dispositivo da acquistare. Altri ampliano il loro equipaggiamento per disporre di più dispositivi audio/video in casa. Altri ancora rimandano l'acquisto della TV o sostituiscono la TV con il computer", ha dichiarato Pat McDonough, responsabile analisi di Nielsen Company.

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