Come si costruisce un circuito di Formula E?

Quali aspetti vengono presi in considerazione quando si realizza un ePrix di Formula E?

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Formula 1, così come altre competizioni, ci hanno abituato ad una serie di gare di varia natura, che possono svilupparsi su tracciati immersi nel verde così come su piste realizzate all'interno di città; l'esempio più eclatante è forse il circuito cittadino di Montecarlo, ovvero una pista permanentemente disponibile all'interno dell'omonima città. Se per la competizione regina i circuiti cittadini sono limitati, per la Formula E rappresentano invece la formula vincente complice la natura stessa delle monoposto e le relative esigenze gestionali. Ma come nasce un circuito e quanti mesi sono necessari prima che venga approvato?

Uno dei principi fondamentali della Formula E era l'idea di portare il motorsport alle persone, il che significava correre il più vicino possibile ai centri urbani. Da qui è nata quindi la possibilità di correre all'interno di Parigi, tra la vie di Roma e perchè no nei dintorni del Cremlino di Mosca. Questi luoghi di alto profilo richiedono un'enorme quantità di lavoro logistico prima che la serie possa anche solo considerare di competere lì.

Ogni ePrix di Formula E richiede una collaborazione tra la serie, la FIA, l'Autorità Sportiva Nazionale (ASN) e i promotori locali, quindi, come è possibile immaginare, ci sono molte idee da considerare, esigenze da soddisfare e requisiti formali da rispettare. 18 mesi prima che una città esprima il desiderio di ospitare un ePrix, la città stessa registra formalmente il suo interesse presso la direzione della Formula E.

Da lì in poi iniziano le fasi investigative sulla tipologia di percorso, sul progetto e sulle condizioni logistiche; uno studio di fattibilità determina ulteriormente se un evento può effettivamente svolgersi su quelle strade specifiche.

Nove mesi prima dell'evento, l'ASN, il Dipartimento di Sicurezza della FIA e la Commissione dei Circuiti della FIA si uniscono per affrontare ulteriori aspetti logistici: stabiliscono le caratteristiche di sicurezza, le strutture necessarie (come i box e i centri medici), i requisiti per i commissari di pista e i vigili del fuoco, e molto altro ancora. Mentre alcuni circuiti iniziano i preparativi per l'evento con notevole anticipo, la maggior parte dei tracciati inizia i lavori due settimane prima dell'ePrix. In quel momento, la FIA invia una squadra di esperti per garantire che il circuito soddisfi gli standard di sicurezza, apportando modifiche dell'ultimo minuto se necessario.

Prima del weekend di gara, più precisamente il giovedì, tutti i team e gli addetti ai lavori percorrono a piedi tutto il tracciato per verificare il percorso e analizzare eventuali criticità. Compiuto questo ultimo atto, il circuito è ufficialmente pronto per essere utilizzato.