Daihatsu presenta un mini camper, svelato a Tokyo

A Tokyo Daihatsu svelerà il nuovo mini camper basato sulla sua kei car Atrai; è dotato di un letto e di una tenda da tetto.

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a cura di Francesco Daghini

Il Salone di Tokyo è ormai alle porte – si svolgerà tra il 14 e il 16 gennaio nella capitale giapponese – e con esso arriveranno una gran quantità di auto sportive e lussuose, alcune stravaganti e altre decisamente interessanti; in questo mare di 4 ruote di tutti i tipi ci sarà anche Daihatsu, compagnia giapponese che negli anni è stata in grado di specializzarsi nella realizzazione di ‘kei car’, le tipiche auto giapponesi di dimensioni molto compatte.

Le kei car sono auto molto diffuse in Giappone, paese che ha una densità di popolazione altissima e poco spazio a disposizione: per questo motivo il governo giapponese ha deciso di incentivare la diffusione di queste piccole auto da 3,4 metri di lunghezza e 1,48 metri di larghezza massima, offrendo una tassazione più vantaggiosa.

Tra le offerte di kei car di Daihatsu ne troviamo una decisamente particolare; si chiama ‘Atrai Deck Camper’, e si basa sul modello Daihatsu Atrai, un minivan che può arrivare ad ospitare ben 7 persone. In questa particolare versione, l’Atrai è stato trasformato in un piccolo camper aggiungendo un letto, una tenda da tetto, un rack porta oggetti posteriore, una barra a LED aggiuntiva per fornire luce ausiliaria anche durante le soste, e tanto altro ancora.

Oltre al piccolo camper, Daihatsu porterà a Tokyo anche una versione lussuosa del van Atrai, impreziosita da cromature diffuse su tutta la carrozzeria e da una nuova griglia frontale dalle dimensioni importanti; infine, Daihatsu ha in programma di svelare anche la nuova Daihatsu Rocky, proposta sia in una versione Premium con un allestimento più lussuoso, sia in versione Crossfield dove invece troviamo elementi chiaramente votati al fuoristrada, come gli pneumatici specializzati e il rack portaoggetti sul tetto.

Le kei car, e in generale le Daihatsu, non sono particolarmente diffuse in Europa, anche se visti i problemi di parcheggio sempre più presenti nelle grandi città, forse è arrivato il momento di pensare anche a questo tipo di soluzione.