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a cura di Valentina Acri

Revocare a vita la patente a chi commette gravi infrazioni alla guida e se sotto l’effetto di alcol o droghe: è questa l’ultima proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che durante la presentazione in Senato del Rapporto Dekra 2022 sulla sicurezza stradale ha ribadito l’importanza della prevenzione.

Considerando che il Codice della Strada è stato aggiornato l'ultima volta a fine 2021, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dunque proposto di aprire un tavolo tecnico entro fine anno per lavorare sul Codice della Strada.

Ritengo fondamentale portare l’educazione stradale sui banchi di scuola, istruire i ragazzi fin da giovanissimi sul rispetto delle regole e sulla sicurezza. La prevenzione è la prima arma. Poi c’è l’aspetto repressivo, pure fondamentale, sul quale bisogna intervenire: le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che vadano rivisti anche i termini temporali. La revoca a vita della possibilità di guidare credo possa e debba essere considerata, nei casi più gravi. Trovo, infine, interessante l’ipotesi di una patente graduale in cui la persona è aggiornata, accompagnata e informata. Senza dimenticare che occorre rendere più sicura la mobilità sulle due ruote, in particolare imponendo l’uso del casco e la targa sui monopattini per consentire l’identificazione del mezzo.

Congiuntamente alla volontà di portare l’educazione stradale sui banchi di scuola per istruire i ragazzi al rispetto delle regole, anche l’obiettivo di rendere più sicura la mobilità su due ruote con l’imposizione del casco e la targa sui monopattini elettrici per una conseguente identificazione del mezzo.

Con l'educazione stradale puoi intervenire sui quattordicenni e sui sedicenni. ma quando prendi un cinquantenne o un sessantenne drogato o ubriaco alla guida lì evidentemente la scuola ha fallito qualche anno prima la sua missione lì devi intervenire drasticamente. poi ne parleremo in questo tavolo sull'aggiornamento del codice con gli altri, però nei casi più gravi io penso che la revoca a vita della possibilità di guidare e conseguenzialmente, vista la situazione di uccidere, possa e debba essere considerata.