Le automobili sono "un incubo per la privacy"

Le auto moderne sono sempre più sofisticate, ma cosa raccolgono in materia di dati?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Oggi le automobili sono diventate come computer su quattro ruote, offrendo accesso a un'ampia gamma di applicazioni, intrattenimento e persino connessione a internet. Tuttavia, come molte tecnologie intelligenti, i veicoli moderni hanno la capacità di raccogliere informazioni sulle attività delle persone e sui loro spostamenti con l'auto. Un nuovo studio condotto dalla Mozilla Foundation suggerisce che le case automobilistiche prestano scarso riguardo alla protezione della privacy dei dati raccolti.

Questa organizzazione no-profit ha recentemente pubblicato una serie di articoli sul tema dei dati personali e della privacy all'interno delle automobili. Focalizzato su quello che raccolgono i brand di auto negli Stati Uniti, l'organizzazione ha effettuato ricerche su 25 marchi automobilistici ed è emerso che le case fanno un lavoro mediocre nella gestione dei dati e nell'assicurare la sicurezza dei dati dei consumatori. Secondo Mozilla, le automobili sono state classificate come la categoria di prodotti peggiore mai esaminata in termini di privacy.

Lo studio ha rilevato che tutte le marche automobilistiche coinvolte raccolgono una quantità eccessiva di dati personali; oltre alle informazioni necessarie per il funzionamento dell'auto, vengono raccolti dettagli sulla modalità d'uso dell'auto, la velocità di guida, i luoghi visitati e altre informazioni di carattere personale.

Il rapporto ha evidenziato che l'84% delle case automobilistiche condivide o vende i dati dei clienti a terzi, tra cui fornitori di servizi, intermediari di dati e altre aziende. Inoltre, il 56% delle case automobilistiche afferma di condividere informazioni con autorità governative o di polizia in risposta a ordini del tribunale, mandati o richieste informali. Per Mozilla Foundation la maggior parte delle aziende automobilistiche offre un controllo minimo o addirittura inesistente sui dati personali dei consumatori.

Alcune eccezioni sono state riscontrate in Renault e Dacia, due marchi che esercitano anche in Europa e rientrano nei limiti delle leggi sulla privacy del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) europeo. Confidiamo, a questo proposito, che succeda analogamente per altri brand disponibili in Europa (o divisioni che esercitano anche nel Vecchio Continente) vista la differenza in termini di legislazione e obblighi.

Forse proprio per dissipare qualche dubbio, Motor1.com ha contattato Stellantis in merito a questo studio, ricevendo queste parole:

Molteplici affermazioni contenute in questo documento non sono corrette poiché si riferiscono ai marchi Stellantis. Consideriamo attentamente e diligentemente la privacy dei dati e agiamo di conseguenza. I clienti con domande possono chiamare il nostro centro assistenza clienti.

Sicuramente ci saranno svilupppi in merito e non è escluso che le 600 ore impiegate da Mozilla Foundation per confezionare questo report possano, anche, aumentare.