Prova, Hyundai i30N: la hot-hatch per chi cerca emozioni

Abbiamo provato Hyundai i30N, una delle hot-hatch più desiderate dagli appassionati; tanta potenza, controllo costante ma soprattutto divertimento senza limiti.

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a cura di Federico Vecchio

C’è un posto speciale nel cuore di ogni appassionato per le hot-hatch anche se, nel mercato moderno, queste ultime sono destinate ad essere un lontano ricordo, perdendo il motore termico che le ha rese così divertenti a favore dei più ecologici sistemi ibridi o totalmente elettrici che stanno conquistando il mercato automobilistico mondiale.Per quelle che rimangono, le potenze sono cresciute a dismisura con un prodotto finito tecnicamente avanzato ma che ha raggiunto prezzi proibitivi per molti; in Corea, pare che questo messaggio non sia arrivato e sono riusciti a produrre un capolavoro su ruote che ci ha emozionato come poche volte ci era capitato, il tutto ad un prezzo totale di 41.300 euro con cambio manuale o 43.500 con cambio a doppia frizione; ecco a voi i30N.

Si capisce subito di aver a che fare con qualcosa di speciale sin dal primo minuto in cui si posa lo sguardo sulla carrozzeria, il frontale è ben scolpito ed il profilo rosso sullo splitter anteriore riesce ad enfatizzare il look aggressivo nella parte anteriore della vettura, mentre man mano che si percorre la fiancata si iniziano a scorgere nervature più scavate da vera sportiva. Inoltre, l’altezza da terra ridotta, i due tubi di scarico di dimensioni generose e l’estrattore posteriore minaccioso ideato da Hyundai, con incastonato al centro il terzo stop come una soluzione da gara, non lasciano dubbi sulla natura della vettura.  Con questa estetica ci si aspetterebbe di essere subito messi alla prova quando ci si trova dietro al volante, invece oltre alla fluidità del fantastico cambio 8 marce DCT, si viene subito sorpresi anche dalla morbidezza e compostezza inaspettata delle sospensioni a controllo elettronico che riescono a cambiare in maniera impressionante il comportamento della vettura e a renderla utilizzabile e pratica su ogni superficie.

Per le sospensioni bisognerebbe soffermarsi a lungo, infatti sono un aspetto spesso non approfondito a sufficienza in una vettura sportiva; molte persone sono ancora convinte che un’auto debba necessariamente essere rigida per essere prestazionale e - per quanto la rigidità riesca ad aiutare in situazioni come la pista - questo si traduce in vetture poco fruibili in situazioni di asfalto imperfetto e che sulle strade di montagna diventano semplicemente non efficaci, sobbalzando ad ogni inflessione dell’asfalto e rischiando anche di diventare pericolose.Hyundai lo sa bene avendo un’ampia esperienza in WRC ed è riuscita a calibrare un sistema di sospensioni che definirlo eccellente è un eufemismo; le modalità tra cui scegliere sono tre e vanno ad indurirla in maniera progressiva, partendo da Normal e passando per Sport per finire con Sport+. Il risultato è un sistema di sospensioni che è capace di digerire ogni tipo di asfalto e che con un semplice tocco riesce a trasformare la macchina da vettura per uso quotidiano ad arma da trackday; l’unica cosa che avremmo modificato è la rigidità in Sport che risulta molto simile a Sport+ se non quando si passa sopra delle sconnessioni importanti, ci sarebbe piaciuta più morbida per poterla usare più spesso ma le strade italiane non aiutano di certo.

Utilizzando la mappa per la vettura "N" - tramite il selettore sul volante - la vettura viene impostata in modalità Sport+ in ogni aspetto possibile, rendendo l’assetto così rigido da permetterci di percepire ogni ondulazione dell’asfalto come una macchina da corsa, quest’opzione è a nostro giudizio decisamente troppo estrema per l’utilizzo stradale dove abbiamo preferito l’opzione Sport per la guida veloce su asfalto adatto mentre per il 90% dell’utilizzo abbiamo utilizzato la mappa Custom personalizzando le sospensioni su modalità Normal.

Il cuore pulsante di questo mostro a 4 porte è il 2.0 4 cilindri Turbo da 280 cv che in modalità Normal / Eco risulta silenzioso ed accomodante anche se i consumi - pur standoci attenti - sono impegnativi attestandosi sui 8-8,5 km/l con un guida normale, scendendo fino a 11 km/l con Cruise control + modalità Eco e salendo fino ai 4 km/l quando ci si diverte in montagna. La nostra prova si è svolta su quasi 900 km ed utilizzandola quotidianamente abbiamo riscontrato una media totale di circa 6.5 km/l, decisamente impegnativo ma appagante; abbiamo quindi sperimentato molteplici esperienze con questa vettura, utilizzandola per andare a fare la spesa e per scoprire nuovi ed emozionanti passi in montagna. Il risultato è stato dei migliori, nonostante l’assetto e la configurazione, non abbiam riscontrato alcuna difficoltà.

Non appena ci si mette alla guida di Hyundai i30N si nota come l’anteriore sia affilato e pungente, la vettura infatti tende al sovrasterzo molto più spesso di quanto tenda al sottosterzo (avete letto bene!). L’inserimento in curva è fulmineo e dona fiducia anche se il settaggio del volante in Sport e Sport+ risulta a nostro giudizio troppo pesante e filtrato. La presenza di un differenziale autobloccante meccanico a gestione elettronica e-LSD riesce a far uscire questa vettura dalle curve in maniera fulminea, andando infatti ad aumentare il gas a metà curva il sottosterzo - se presente - verrà mitigato dal trasferimento di coppia verso la ruota opposta e si verrà “tirati” verso l’interno della curva risultando in un’esperienza di guida appagante ed efficace.

In uscita di curva se si anticipa troppo con il gas si soffre di sottosterzo ma questo è anche un comportamento intrinseco di una trazione anteriore; c’è da sottolineare che la nostra prova si è svolta con gomme invernali che non ci hanno permesso di sfruttarla a dovere e ci riserviamo di provarla con gommatura estiva per fare un paragone diretto, d’altronde se ci ha stupito equipaggiata con le 235/35/19 invernali non potrà che migliorare con le estive. L’impianto frenante è maggiorato rispetto ai modelli prodotti negli anni passati - un plauso a Hyundai per aver ascoltato le richieste dei suoi clienti più pistaioli - e risulta adeguato anche all’utilizzo in circuito; l’impianto è a doppio pistoncino con un disco autoventilato da 356mm all’anteriore e al posteriore troviamo dei dischi da 305 mm.

Nelle situazioni di guida veloce abbiamo riscontrato come i controlli di trazione in modalità Sport riescano a far divertire il guidatore senza metterlo in situazioni pericolose, mentre in modalità standard con gomme invernali il controllo di trazione entra in funzione molto spesso prediligendo la sicurezza in ogni condizione a discapito però del divertimento. Il retrotreno è piantato e la presenza di una barra duomi nel baule - ovviamente non solo per estetica - mitiga il rollio della vettura.

Per quanto riguarda gli ADAS, i30N è dotata di Cruise control, frenata di emergenza automatica e mantenitore di corsia; i due caratteri così distinti di questa vettura permettono infatti anche di usarla come fosse la versione standard della i30 e riuscire ad andare in autostrada in pieno comfort con l’aiuto degli ADAS. Quello che più ci è piaciuto di questa vettura è il suo doppio carattere, infatti se fino ad ora abbiamo elogiato la possibilità di usarla in qualsiasi situazione quotidiana, quando ci si familiarizza e si naviga tra i vari settaggi della modalità custom si riesce a confezionare un vestito su misura per il guidatore raggiungendo livelli di personalizzazione davvero elevati.

Un esempio può essere il meraviglioso cambio 8 marce DCT che per quanto docile e morbido in Normal, si trasforma in immediato e violento in modalità N, con anche la possibilità di scalata multipla mantenendo premuta la paletta di sinistra e con la modalità N Powershift che permette di dare un kick di coppia in upshift - se si è in piena accelerazione - per ottimizzare ulteriormente la velocità di cambiata.Non capita spesso che un cambio DCT, soprattutto su vetture di questa fascia di prezzo, ci faccia innamorare e addirittura si configuri come la scelta migliore ai nostri occhi rispetto al manuale. Quando la calibrazione è così precisa e le cambiate sono così immediate non si può far altro che abbassare il cappello e selezionarlo in fase di acquisto, ne vale la pena.

Per quanto riguarda il resto della vettura, gli interni sono ben assemblati - peccato per la troppa plastica sulle portiere - e l’infotainment di Hyundai si conferma ancora una volta come uno dei migliori sul mercato, riuscendo ad essere veloce e intuitivo in ogni situazione; i sedili anteriori sono avvolgenti e il logo illuminato N incastonato sotto il poggiatesta arricchisce l’ambiente. Una pecca questa i30N ce l’ha, è vero, ed è la mancanza di un quadro strumenti totalmente digitale come è presente sulla sorella Kona N che riesce a trasformarsi in base alla modalità selezionata ed a mostrare dati precisi per la guida come temperatura olio o pressione turbo, direttamente davanti al guidatore mentre ora sono posizionati sul display centrale.

Per molti, me compreso, questo non è assolutamente stato un pensiero per più di 10 secondi, infatti tutto svanisce non appena si accende il motore e si aprono gli scarichi; non ne abbiamo parlato fino ad ora infatti perché altrimenti avremmo potuto finire la nostra prova già qui.Il boato che questa i30N riesce a produrre in modalità N è qualcosa di incredibile, non ci capacitiamo di come uno scarico del genere possa essere omologato al giorno d’oggi in quanto dona un carattere - abbinato ai fortissimi scoppii in rilascio con scarico in modalità Sport+ - che raramente abbiamo visto su vetture di questa fascia. Il sound è puramente generato dal powertrain? Non lo sappiamo, a sentimento ci sentiamo di dire di sì anche se crediamo che un briciolo di contaminazione ci sia anche su questo modello, come ormai impone il mercato. La capacità di poterla mettere a tacere totalmente premendo un pulsante e tornando in modalità Normal, poi, è una delle caratteristiche che abbiamo apprezzato di più in quanto la poliedricità di questa vettura ci ha permesso di non essere fuori luogo in nessuna situazione, garantendo la totale discrezione quando era richiesta e il pieno divertimento non appena ci sentivamo in vena.

Insomma, i30N ci ha rubato il cuore ed è riuscita a farci capire la passione che in Hyundai si è dedicata per le vetture del divisione N. La sua doppia anima, inoltre, la configura come una perfetta daily car per un appassionato. Non vediamo l’ora di testarla con gommatura estiva per poter fare un paragone diretto.