Astra Lost in Space, la recensione del primo volume!

Grazie ad Edizioni Star Comics abbiamo ricevuto il primo volume di Astra Lost in Space. Siamo pronti a raccontarvi pregi e difetti nella nostra recensione.

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a cura di Francesco Caputo

Lo spazio è infinito, e come tale suscita sempre diverse emozioni contrastanti che crea due distinte fazioni: da un lato abbiamo gli amanti delle avventure, curiosi di sapere cosa si trova al di fuori del nostro caro pianeta; mentre, dall'altro lato, ci sono tutte quelle persone che preferiscono rimanere con i piedi per terra. Purtroppo, la nostra tecnologia attuale non permette di diventare degli esploratori spaziali, e in qualche modo bisogna accontentarsi con moltissimi prodotti come film, serie televisive e manga. Tra questi troviamo Astra Lost in Space.

Per chi non lo conoscesse, si tratta di un manga scritto e disegnato da Kenta Shinohara, che ha compiuto il suo debutto in Italia lo scorso 18 dicembre grazie ad Edizioni Star Comics. Dopo un’attenta rilettura e una serie di riflessioni, siamo pronti a raccontarvi pregi e difetti del primo volume con la nostra recensione completa.

Astra Lost in Space

La narrazione di Astra Lost in Space si svolge nel futuro, precisamente nel 2063. I viaggi nello spazio sono ormai all'ordine del giorno, infatti gli esploratori riescono a compiere delle spedizioni interplanetarie per scoprire nuovi pianeti e creature. La storia ha inizio quando un gruppo di studenti della scuola Caird inizia una trasferta per dirigersi verso il pianeta McPa, con l’obiettivo di superare il cosiddetto “campeggio planetario”.

Una volta raggiunto il posto, il gruppo di studenti viene a contatto con una stranissima - quanto pericolosa e misteriosa - sfera luminosa, che li spedisce in un luogo ignoto dello spazio. I ragazzi si ritrovano catapultati a circa cinquemila anni luce dalla terra, nelle vicinanze di un pianeta e di una strana navicella spaziale disabitata, che successivamente ribattezzeranno come Astra e sfrutteranno per ritornare in patria.

Con un evento così insolito, il campeggio si trasforma in qualcosa di davvero inaspettato per i ragazzi, che sono chiamati quindi ad affrontare un lungo viaggio di ritorno con una vecchia nave e senza alcun tipo di provviste per il viaggio. Collaborando, gli studenti decidono di fare diverse tappe nei vari pianeti sparsi lungo il tragitto di casa - scelti con appositi parametri - per raccogliere materiali, cibo ed acqua.

Nel primo volume del manga, infatti, i naufraghi interplanetari entreranno nell'atmosfera di un pianeta alquanto strano, popolato da stranissime creature molto simili a dinosauri e da piante dalle forme incredibilmente fantasiose; ed è proprio in questi passaggi che i lettori sono in grado di esaminare la creatività di Shinohara-sensei. Non mancano le illustrazioni di paesaggi, che risultano sempre suggestivi e pieni di dettagli artistici.

Il primo volume…

Uno degli aspetti più positivi di Astra Lost in Space è la caratterizzazione dei personaggi, a partire dal protagonista: Kanata Hoshijima. Kanata è un ragazzo con una mentalità fuori dal comune, temprato durante una bruttissima esperienza vissuta durante la sua adolescenza, che lo ha aiutato a superare tutte le insidie successive. Il suo sogno è proprio quello di diventare un esploratore spaziale, e chissà quali saranno le sue scelte, visto che è stato scelto proprio come capitano della nave Astra. Oltre a Kanata, la storia permette ai lettori di conoscere tutti gli altri protagonisti del manga, che godono di attitudini psicofisiche diverse e variegate, proprio come il ceto sociale d’appartenenza e la provenienza.

Il racconto costruito da Shinohara-sensei è volto ad offrire un’esperienza tipica dei migliori manga d’avventura. Inoltre, grazie a questo cast variegato e ben caratterizzato, il maestro riesce a instillare nelle menti dei lettori quel tipico desiderio di conoscere - pagina dopo pagina, e baloon dopo baloon - il proseguo della storia. Non manca, inoltre, una buona dose di ironia, ma non aspettatevi battute molto sofisticate.

Il primo volume di Astra Lost in Space contiene al suo interno la bellezza di 212 pagine, racchiuse in una doppia copertina, che presentano delle illustrazioni realizzate dal maestro e il tragitto intrapreso dai protagonisti per far ritorno a casa. Come se non bastasse, nel corso della lettura, gli appassionati noteranno una serie di approfondimenti sull'equipaggiamento dei componenti dell'astronave e altre chicche utili per scoprire tutte le sfaccettature della trama.

Infine, non possiamo assolutamente dimenticarci del lavoro di Edizioni Star Comics, che ha importato ed editato Astra Lost in Space per renderlo disponibile in Italia.