Diamond Comic Distributors ferma il mondo del fumetto

Il coronavirus manda in stallo l'industria dei fumetti: la Diamond Comic Distributors chiude i magazzini ai nuovi albi, mettendo all'angolo i pochi negozi ancora aperti.

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a cura di Walter Ferri

Il mondo dei Comics si è fermato. Negli Stati Uniti, il distributore Diamond Comic Distributors ha deciso di non accogliere ulteriori fumetti nei suoi magazzini, bloccando di fatto il ponte che collega gli editori ai negozianti. La decisione nasce alla luce dell'aggravarsi dell'emergenza sanitaria nel Paese a stelle e strisce: le botteghe e gli esercenti stanno chiudendo le saracinesche per garantire il periodo di quarantena, mentre i negozi online hanno deciso di dare priorità alle merci di prima necessità.

L'inattesa mossa di Diamond frena definitivamente un mercato che ultimamente era già stagnante. Per comprendere la portata della risoluzione su comics e graphic novels, basti sapere che il distributore mantiene i diritti di gestione esclusivi per Marvel Entertainment, Detective Comics, Dark Horse Comics, Image Comics, Boom! Studios e Dynamite Publishing. Il mercato diretto, in altre parole, si troverà privo di nuove uscite a partire dal primo aprile, data segnalata da Diamond come ultimo termine delle consegne per i volumi attualmente in giacenza.

Non ci sono informazioni su come il mondo del fumetto abbia intenzione di reagire agli ostacoli causati da Covid-19. Le opzioni sono prevalentemente tre: bloccare la produzione a monte, in modo da mantenere in sincrono le uscite fisiche e quelle digitali; sospendere la produzione fisica dei comics e proseguire la distribuzione esclusivamente in chiave virtuale; creare un ponte diretto tra publisher e negozi ancora aperti, in modo da garantire loro la consegna del prodotto in tiratura limitata.

A seconda della risoluzione che verrà adottata, le conseguenze potrebbero riverberare sull'intero panorama fumettistico mondiale. Inutile dire, infatti, che una totale sospensione della pubblicazione dei comics avrebbe, seppure con un certo ritardo, conseguenze anche sulla distribuzione italiana, già gravata da una quarantena che ha lungamente anticipato quella statunitense. Come in tutti i campi, anche nel ramo dell'editoria dell'intrattenimento è difficile coordinarsi con decisione, in questo periodo di incertezze.