Dungeons & Dragons, la serie tv live-action del celebre GdR ha un regista

Rawson Marshall Thurber si unisce alla serie TV live-action di Dungeons & Dragons come scrittore, regista e produttore esecutivo.

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a cura di Davide Vincenzi

Secondo il noto magazine online Deadline, la Paramount e la eOne di Hasbro si sono avvicinate a Marshall Thurber, per la scrittura e la direzione dell’episodio pilota della serie tv live-action ispirata al gioco di ruolo fantasy più famoso al mondo: Dungeons & Dragons, di cui sarà anche produttore esecutivo. Questo è un progetto separato dal prossimo film di Dungeons & Dragons, con Chris Pine. Possiamo dunque affermare che Rawson Marshall Thurber, il regista del film di Netflix, Red Notice, è stato scelto per dirigere la serie live-action di Dungeons & Dragons.

La serie tv di Dungeons & Dragons è stata annunciata nel gennaio 2021, nel momento in cui Derek Kolstad, il creatore di John Wick, era entrato a far parte del progetto. Il ruolo di Derek Kolstad nella serie, se ancora ve ne è uno, a questo punto non è chiaro, sebbene nel marzo 2021 avesse dichiarato:

"Nel primo Star Wars, si sente parlare di Jabba the Hutt e non lo si vede fino al terzo film, perché a quel punto guadagni e qualunque fosse il budget per il terzo rispetto al primo, chi se ne frega, giusto ? E penso che in Dungeons & Dragons, che ha questa enorme e devota comunità di accoliti, io non voglia mettere improvvisamente tutto sullo schermo e dire: ‘Ecco il buffet’. Preferisco di gran lunga mantenere la storia sottintesa.

Quando penso ai miei film preferiti, preferirei fare una versione come First Blood. È un ragazzo nei boschi che viene cacciato. Ed è molto piccolo, ma si allude alle altre cose attraverso la conversazione. Come la USS Indianapolis ne Lo Squalo, si vede qualcosa in sottofondo. Si sente un nome e il 3% del pubblico dice: ‘Oh, penso che presto lo vedremo’. Penso che la questione sia solo prendere un respiro profondo, entrarci dentro lentamente e rispettare il mondo. E mentre ti adatti, alcune cose devono cambiare, ma è meglio non toccare il cuore e l'anima del perché le persone amino quella cosa."