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Perché leggere LOVE, l'emozionante serie con protagonisti gli animali

Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci firmano un'opera sensazionale: ecco perché leggere LOVE, la serie a fumetti sugli animali.

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

LOVE, di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci: un'opera in grado di comunicare la forza vitale della natura senza l'uso delle parole.

Gli animali possono amare? Se questa domanda può sembrare banale e dalla risposta scontata, la questione in realtà non è così semplice per tutti, soprattutto se si pensa all'amore nei termini in cui viene concepito dall'animo umano. Nella serie LOVE di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci, di cui è giunto in questi giorni l'ultimo volume da saldaPress, LOVE – La Tigre, i due autori provano a fornire una risposta attraverso storie che raccontano la quotidianità animale e un'arte che ne dipinge i suggestivi tratti rievocandone la potenza e la forza vitale. Il nostro parere è che Brrémaud e Bertolucci siano riusciti nel loro intento, senza sbavature, con occhio realistico e disilluso, ma anche con la sensibilità di chi sa vedere al di là della spietatezza della natura per cogliere quel sentimento universale intrinseco anche al mondo animale. Ed è per questo che vorremmo stilare una piccola lista di buoni motivi sul perché leggere LOVE: scopriamoli insieme.

Perché leggere LOVE

Perché leggere LOVE: realistica come un documentario, emozionante come un racconto

Una delle più grandi criticità del realizzare storie sugli animali che possiedano minime velleità di realismo, è quella di riuscire a non inciampare sui diversi, piccoli ostacoli lungo il percorso. Ad esempio, l'umanizzazione delle loro azioni o delle loro espressioni; l'attribuzione di versi che richiamino un vero e proprio linguaggio; la descrizione di situazioni inverosimili in cui gli animali riescano sempre a destreggiarsi con abilità. La serie LOVE di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci inventa delle storie, sì, ma scrollandosi di dosso quella sottile cappa che si posa invece solitamente sulla finzione cinematografica, attraverso la quale anche un film che intenda seguire la verosimiglianza della vita animale reale cade spesso inevitabilmente in quei solchi lungo il sentiero.

Più volte candidata ai prestigiosi Eisner Awards, la serie LOVE può essere definita invece più come un documentario a fumetti. Brrémaud, nella scrittura delle vicende che vedono protagonisti di volta in volta il cane, i dinosauri, il leone, la volpe e la tigre, adotta il punto di vista dell’osservatore che segue i movimenti degli animali nel loro habitat, con le loro particolari esigenze e le interazioni con le altre specie. Nessuna umanizzazione fittizia, nessuna ingenuità narrativa in cui gli animali sono “carini e coccolosi” e tutti amici tra di loro, nessuna attribuzione di “caratteri” a ciascuna specie che richiamino in qualche modo allegorie a virtù e vizi umani. In LOVE viene mostrata invece la reale e spietata implacabilità dell’istinto alla sopravvivenza che fa parte del naturale ciclo vitale da sempre. Il leone non è feroce e cattivo, ma è spinto dalla fame e dalle minacce provenienti dagli altri leoni che intendono assumere il controllo. La volpe non è astuta e machiavellica solo perché le fiabe classiche ci hanno detto che è così, ma è una bestiola particolarmente adattabile a numerose situazioni e habitat. E così via.

Cosa distingue LOVE, tuttavia, da un freddo e distaccato documentario? La risposta alla domanda che ci ponevamo inizialmente: gli animali possono amare? In LOVE traspare continuamente tale concetto. Che si tratti della potenza dell’attaccamento alla vita, la tenerezza di una madre che protegge i propri piccoli, la solidarietà tra due specie diverse che intrattengono relazioni di mutualismo o dimostrazioni di compassione verso chi è più debole e destinato a non sopravvivere: l’amore è un sentimento universale che accomuna tutti gli esseri viventi, l’amore per la vita, propria e degli altri, e viene reso manifesto in maniera emozionante e significativa in LOVE. La visione realistica dei due autori non prescinde dunque dal raccontare anche ciò che spesso in natura non riusciamo a cogliere, ovvero quel sentimento che, erroneamente ritenuto prerogativa dei soli esseri umani, è intrinseco anche alle creature della natura più selvaggia, visibile nelle piccole cose raccontate in LOVE, che diventano grandi grazie alla loro potenza suggestiva.

L'arte allo stato dell'arte

A disegnare questo dipinto dal vero strutturato da Frédéric Brrémaud ci pensa Federico Bertolucci che con mano sapiente riflette il realismo narrativo nelle sue illustrazioni. Tanto nella fisicità e nei movimenti degli animali, quanto nel riuscire a conferire loro espressioni facciali che non risultino troppo inverosimili o cartoonistiche. LOVE fotografa dunque la stupefacente quanto crudele bellezza della natura, grazie anche a tavole che catturano gli animali protagonisti all'interno di paesaggi di rara maestosità e fascino, come la splash page che vede i plesiosauri nuotare insieme in un magnifico scenario acquatico, o le tavole che compongono la savana illuminata all'alba, entro cui si muove il leone.

C’è sicuramente uno studio minuzioso dietro alla realizzazione delle illustrazioni in LOVE, evidente dagli sketch finali presenti in ogni volume: da quelli che raffigurano ogni animale visto all'interno di quel determinato volume, con tanto di nomenclatura scientifica, agli sketch preparatori che mostrano la costruzione di ogni sceneggiatura (consigliamo inoltre di prestare molta attenzione a quelli presenti in LOVE – I Dinosauri, LOVE – La Volpe e LOVE – La Tigre, potreste trovarvi degli interessanti easter eggs). La differenza, nelle illustrazioni di Bertolucci, la fanno anche i colori, che non solo si impongono all'occhio per un realizzazione tecnica impeccabile, ma anche per la scelta delle palette che caratterizzano ogni volume della collana. Ciascuna di esse è in grado di cogliere con attenzione le atmosfere degli specifici habitat, ma anche di trasmettere emozioni profonde legate a essi: la meraviglia di fronte alla magnificenza e l’orgoglio in LOVE – Il Leone, lo stupore verso ambienti remoti e grandiosi in LOVE – I Dinosauri, la sensazione di luoghi tanto pericolosi quanto fiabeschi in LOVE – La Volpe, e così via.

LOVE è una serie di fumetti strettamente visiva, perciò va da sé che la illustrazioni rivestono un ruolo fondamentale. Federico Bertolucci si dimostra però sempre all'altezza, con poche differenze nel tratto tra un volume e l’altro, senza mai perderne in qualità. Perché diciamo “strettamente visiva”? Perché in LOVE non esistono i balloon. La parola, l’onomatopea, il verso animale: non troverete nulla di tutto ciò tra le pagine dell’opera di Brrémaud e Bertolucci, ma in cambio si ha la potenza di disegni tanto espressivi da far risuonare nelle nostre menti i suoni prodotti dalle figure e dagli ambienti che li circondano.

Comunicare senza le parole

E qui arriviamo a un altro punto fondamentale: LOVE è una serie innovativa, che fa del racconto per immagini la sua firma, senza avvalersi della parola scritta. Perché svilire l’emozione che si sta svolgendo tra le immagini in maniera realistica e coinvolgente inserendo balloon o onomatopee fumettistiche? Se l’effetto della mancanza della parola può essere straniante nelle prime pagine, andando avanti risulta chiaro che LOVE non ha bisogno del verbo. La parola è superflua, non è necessario sottolineare suoni e rumori. Qualcuno potrebbe essere scettico in merito, ma il nostro suggerimento è “provare per credere”.

Perché le pagine di LOVE non sono affatto silenziose come potrebbero apparire, prive di balloon o altro. A evocare i suoni ci pensano le immagini: il ruggito dei leoni che combattono, il rombo del terreno che cede in un’esplosione vulcanica, l’abbaiare del cane, lo scroscio della pioggia sotto cui si muove la tigre. Visiva e visionaria, LOVE è una serie di fumetti che sa come e cosa comunicare rinunciando al nostro veicolo di comunicazione per antonomasia, la parola, restituendo alla natura tutta la fierezza che la contraddistingue e che verrebbe meno inserendo “boom” o “splash” vari ed eventuali.

Cosa comunica LOVE? Che finora ci siamo sempre sbagliati, che l’amore non è appannaggio esclusivo dell’uomo e può assumere forme e significati per noi impensabili. L’amore per la vita, innanzitutto, sentimento primigenio e ancestrale che soprattutto l’uomo tende a dimenticare. Ma comunica anche l’importanza della dignità animale: le creature che popolano la Terra non sono l’incarnazione delle nostre credenze, dei miti, delle allegorie, ma esseri viventi come noi e in quanto tali lottano, soffrono e amano per poter continuare a calcare il suolo di questo pianeta com'è loro diritto.

...e poi si aiutano gli altri

Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci dimostrano la loro passione infusa nel progetto LOVE e danno prova della loro consapevolezza in materia di natura ed ecosistemi in pericolo. Ne sono prova anche le introduzioni curate da fonti autorevoli della biologia, della paleontologia, della conservazione e tutela della biodiversità. Ciascun volume di LOVE presenta dunque una breve panoramica sul suo animale protagonista realizzata da chi quella determinata specie la studia ogni giorno e che, dati alla mano, ci rende a nostra volta più consapevoli e meno ingenui.

Quello però che apprezziamo ancora di più è l’iniziativa entro cui si colloca LOVE grazie ai due autori e saldaPress. Ogni copia acquistata contribuisce infatti a sostenere la Fondazione A.R.C.A "Animal Research Conservation in Action", che si occupa di tutelare la biodiversità e le specie minacciate di estinzione. Parte dei ricavati va dunque alla fondazione e la prefazione di LOVE – La Tigre è curata proprio dal presidente di Fondazione A.R.C.A, Cesare Avesani Zaborra, che fornisce un quadro chiaro sulla necessità di comprendere i pericoli che minacciano la biodiversità. Insomma, leggere ed emozionarsi, sì, ma anche contribuire a proteggere questo nostro pianeta è qualcosa da prendere seriamente in considerazione!

Voto Recensione di LOVE



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Una serie realistica come un documentario, ma emozionante come un racconto;

  • - Traspare in ogni volume quel sentimento universale che accomuna tutte le creature animali;

  • - L'arte di Bertolucci è ricca, realistica e minuziosa...

  • - ...capace di comunicare con forza senza l'uso di parole

Contro

  • - Nessuna nota da segnalare

Commento

Brrémaud e Bertolucci sono riusciti nell'intento di rispondere alla domanda "gli animali possono amare?": senza sbavature, con occhio realistico e disilluso, ma anche con la sensibilità di chi sa vedere al di là della spietatezza della natura per cogliere quel sentimento universale intrinseco anche al mondo animale. In LOVE viene mostrata la reale e spietata implacabilità dell’istinto alla sopravvivenza che fa parte del naturale ciclo vitale da sempre. Ma cosa distingue LOVE, tuttavia, da un freddo e distaccato documentario? La risposta alla domanda che ci ponevamo inizialmente: gli animali possono amare? In LOVE traspare continuamente tale concetto. La visione realistica dei due autori non prescinde dunque dal raccontare anche ciò che spesso in natura non riusciamo a cogliere, ovvero quel sentimento che, erroneamente ritenuto prerogativa dei soli esseri umani, è intrinseco anche alle creature della natura più selvaggia, visibile nelle piccole cose raccontate in LOVE, che diventano grandi grazie alla loro potenza suggestiva. LOVE è una serie di fumetti strettamente visiva, perciò va da sé che la illustrazioni rivestono un ruolo fondamentale. Federico Bertolucci si dimostra però sempre all'altezza, con poche differenze nel tratto tra un volume e l’altro, senza mai perderne in qualità. Perché diciamo “strettamente visiva”? Perché in LOVE non esistono i balloon. La parola, l’onomatopea, il verso animale: non troverete nulla di tutto ciò tra le pagine dell’opera di Brrémaud e Bertolucci, ma in cambio si ha la potenza di disegni tanto espressivi da far risuonare nelle nostre menti i suoni prodotti dalle figure e dagli ambienti che li circondano.

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