Recensione: Twilight Imperium quarta edizione, Pax Magnifica Bellum Gloriosa

Finalmente una nuova edizione riveduta e corretta di Twilight Imperium che grazie ad Asmodee è anche completamente in italiano. Un gioco sontuoso, epico, enorme che ha fatto la storia dei 4X: mai le parole eXplore, eXpande, eXploit ed eXterminate sono state tanto belle! Il titolo si presta per lunghe partite ambientate nelle ancore più lunghe giornate festive di questo natale. I veri stacanovisti potranno apprezzarlo in una all night long, probabilmente la sera di capodanno. L’edizione più bella di sempre? Secondo me sì: le nuove regole, l’aggiunta ad hoc di alcuni aspetti precedentemente presenti nelle espansioni della terza edizione e il restyling delle astronavi vi conquisteranno.

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a cura di Japo Orbo

Torna nella sua quarta edizione e localizzato in lingua italiana "Twilight Imperium", uno dei giochi strategici di conquista spaziale più noti e fra i più apprezzati dai giocatori di tutto il mondo. Un prodotto tanto complesso quanto avvincente che permetterà agli amanti del genere di passare ore ed ore attorno ad un tavolo affrontandosi sia con epiche battaglie spaziali sia con complesse ed avvincenti azioni diplomatiche. Se amate il genere ed avete a disposizione pomeriggi di gioco da impegnare questo potrebbe essere sicuramente un titolo in gradi di farvi compagnia nei decenni a venire.

Mecatol Rex era assediato. Il bombardamento planetario aveva aperto l’invasione, i caccia stellari saettavano fra gli incrociatori mentre l’intero cielo era in fiamme. Migliaia di marinai morivano in pochi attimi, ma nessuno nello spazio poteva sentirli urlare…

Bentornati nella Galassia di Twilight Imperium dove ben sedici diverse razze aliene, dai Fantasmi di Creuss fino agli Emirati di Hacan si battono senza esclusione di colpi per la conquista del potere. Per vincere non basta armare la flotta stellare più potente, sarà necessario esplorare, commerciare e dominare l’agenda politica del Senato. Siete pronti ad una esperienza epica al crepuscolo dell’Impero?    

Quarta edizione: vorrà pur dire qualcosa

Twilight Imperium è una pietra miliare dei giochi da tavolo di conquista stellare. Quando ancora pochi titoli primeggiavano nelle ludoteche o nei negozi specializzati l’imponente Twilight Imperium già attirava gli sguardi e svuotava i portafogli dei giocatori. Le vendite della terza edizione contribuirono a rendere la Fantasy Flight la potenza ludica che è oggi (così per lo meno sostiene una leggenda che proviene da una galassia lontanta-lontana).

Di sicuro il titolo pesava non solo per le abnormi dimensioni della scatola, ma anche per la quantità di materiale ivi contenuta. Dieci tipi di unità militari in plastica per ciascun colore (fino a sei giocatori) si danno battaglia su una colorata galassia costituita da larghi esagoni volta per volta assemblati dai giocatori stessi. Ogni partita garantisce pertanto un set up differente, così come diverse sono le opzioni per vincere.

Mastodontiche guerre stellari

Twilight Imperium non è un gioco per tutti. Avete presente quel gruppo di amici che hanno una stanza dedicata all'hobby, magari con un tavolo predisposto, panno in velluto verde e tutto il resto e, perché no, un bel frigobar nelle vicinanze? Avete presente quel gruppo di giocatori che non si spaventa davanti ad un’oretta di spiegazioni e che è pronto a costruire una strategia a lungo termine nelle successive sei ore? Ecco, quel gruppo di giocatori è quello che vi serve per godervi per davvero Twilight Imperium.

Le regole in realtà non sono complesse, anche se complessa per i neofiti può essere la richiesta di ricordare tutti i dettagli. Il vero problema è che Twilight Imperium è un gioco talmente completo e profondo che per poter essere goduto necessita di molto spazio, buona volontà e soprattutto molto tempo. Persino sulla scatola è segnato un tempo di gioco da far impallidire chiunque non abbia passato interi pomeriggi estivi sul Risiko e contemplare le lunghe fili di carrarmatini che segnano il confine fra l’Alaska e il Kamchatka. Da 240 a 480 minuti (cioè otto ore di gioco) vi attendono, spiegazione delle regole esclusa.

L’industria ludica negli ultimi anni ha puntato a ridurre la durata dei giochi e se è vero che i nuovi 4X tendono ad essere più rapidi dei loro predecessori, Twilight Imperium se ne infischia e batte tutti quanto a durata. In effetti necessita di giocatori disposti a proseguire la partita “puntata dopo puntata” come in un telefilm, con l’obbligo di lasciare tutto in stand by sul tavolo, serata dopo serata, prima di designare il vincitore. Non è un gioco da una serata e via. È un gioco epico che necessita dedizione.

Un gioco epico   

La verità è che Twilight Imperium quarta edizione offre a chi saprà dedicargli il tempo opportuno una esperienza di gioco impegnativa, travolgente, epica. Il titolo permette di poter esplorare i confini più lontani della galassia e di mettere alla prova la forza della vostra amicizia. Vedere la propria flotta venire annichilita da un attacco combinato di quelli che credevate essere i vostri alleati, dopo almeno tre ore di preparazione e favori commerciali, è davvero un momento, non particolarmente edificante, che ricorderete per mesi e mesi. All'opposto raggiungere gli agognati dieci punti vittoria e tenere stretto nel vostro pugno l’intero destino del nuovo Impero galattico, beh non ha prezzo.

Vincere a Twilight Imperium non è come vincere ad un filler di fine serata o ad uno di quei tanti giochi che impegnano solo un’oretta, giochi per timidi, pavidi, “finti gamers”. Vincere a Twilight Imperium è una soddisfazione grandissima perché significa aver dosato con pazienta e impegno le vostre doti strategiche, la fortuna, le promesse politiche e aver saputo anche cogliere l’attimo, soprattutto in questa quarta edizione, dove l’ottava carta strategia non offre più i due “facili” punti vittoria, ma solo uno, costringendovi a giocare per davvero un’ampia gamma di strategie per vincere la partita.

Differenze e somiglianze

Twilight Imperium non cambia poi molto dalla terza edizione. Il restyling è sicuramente evidente: le navi delle flotte sono scolpite in modo dettagliato, hanno un design da colossal sci-fi e nel frattempo il war sun è diventato finalmente tondo. Ovviamente sono state modificate e migliorate alcune regole di gioco. I giocatori che conoscono la terza edizione si adatteranno velocemente alle modifiche introdotte. Io vi cito solo quelle ritengo le migliori per ergonomia, risparmio dei tempi e gusto personale.

-       Eliminazione degli alberi tecnologia. In precedenza per poter raggiungere determinate tecnologie erano necessari dei prerequisiti, come gli esami a sbarramento: se non possiedi A non puoi costruire B. In questa quarta edizione si evita di dover consultare il manuale per ricordarsi il percorso intrapreso e all’opposto si comprano carte tecnologia che hanno un colore in comune ad altre già acquistate. Meno realistico forse, ma certamente più comodo.

-       Fase politica ogni turno con due votazioni in agenda. Ho sempre amato la parte politica del gioco, e vederla ora disconnessa alle carte strategia ma godere di una fase ad hoc mi riempie di gioia. Non tutte le votazioni sono davvero significative o hanno un impatto dirompente sul gioco ma creano quell’atmosfera unica che allarga l’esperienza di gioco. Guerra, commercio, politica. Tutto nella stessa scatola.

Un feeling unico

Quello che rende questo gioco molto interessante è la sua potenza narrativa scolpita a suon di azioni, turno dopo turno, mentre le flotte si muovono, invadono pianeti, attaccano i vecchi alleati. Il gioco incoraggia alleanze, scambi di merci (e voti) in senato. I giocatori non solo allargano il proprio impero ma ovviamente costruiscono nuove astronavi e sviluppano potenti tecnologie. Puntano anche verso Mecatol rex, il pianeta più importante, sede del potere politico, al centro della galassia. La sua conquista permetterà lo sblocco della fase politica cui accennavo.

I giocatori ottengono punti vittoria raggiungendo i dieci obiettivi comuni che fanno bella mostra di loro sul tavolo, fianco alla galassia, oppure usando la carta obiettivo segreto selezionata all'inizio della partita. La durata del gioco contribuisce essa stessa a fornire quel senso unico di “Space Opera” posto ovviamente che i giocatori attorno al tavolo siano ugualmente motivati ed esaltati.

I diversi popoli che riempiono i cieli

Un aspetto molto importante che contribuisce al positivo e realistico feeling del gioco è legato alle razze. Come accennato ve ne sono ben sedici disponibili ciascuna con le proprie caratteristiche specifiche e regole speciali. Ogni fazione non solo inizia con una dotazione di navi e di tecnologie differenti ma possiede anche una flagship con regole e specifici poteri. Cito solo alcune razze, per mostrarvi quanto tempo sia stato speso in design e bilanciamento.

La federazione di Sol rappresenta la discendenza o progenie umana. Dispone di ottima fanteria e inizia il gioco con un token comando extra. Ideale per chi desidera sentirsi umano persino nell'Universo di Twilight Imperium.

La baronia di Letnev è ovviamente una fazione da scegliere se amate la conquista e l’ultima X del pacchetto: exterminate. La baronia può costruire grandi flotte e ritirare i dadi da combattimento rendendola un avversario temibile. Vincono grazie alle poderose Capital ships.

I leonidi sudditi degli Emirati di Hacan sfruttano le spiccate doti commerciali per cercare di primeggiare nella galassia. Possono scambiare merci anche con giocatori a loro non confinanti e ovviamente vincono attraverso il saggio uso dell’economia.

Il telepatico Collettico dei Naluu non solo gioca sempre per primo ma può ritirarsi prima di essere attaccato, rendendo impossibile sorprenderli (a meno che non vogliano essere sorpresi). I loro caccia ibridi di cristallo non devono essere trasportati da altre astronavi donando loro una maggiore flessibilità nel costruire le flotte da guerra e nel condurre improvvisi blitz alle spese degli altri giocatori.

I Nekro Virus non fanno ricerca, invece copiano le tecnologie e le replicano nella loro flotta. Molti sostenevano che neppure esistessero prima di vedere interi settori in fiamme a causa degli attacchi della Alastor, la loro flagship. Ovviamente non votano in senato ma possono predire il risultato della votazione ottenendo così nuove tecnologie.

Conclusioni

Twilight Imperium è un gioco di guerra. Durante i combattimenti richiede che molti dadi siano tirati e se è vero che la fortuna è sempre imprevedibile, tutto il resto della partita non lo sarà. Costruire flotte, muoversi, piegare il Senato alla propria volontà, mercanteggiare e sviluppare nuove tecnologie, tutto concorrerà alla vittoria.

Twilight Imperium è davvero un giocone che richiede amici fedeli e appassionati. Le partite durano molte ore e potranno obbligarvi a giocare una domenica intera (mattina e  pomeriggio) ma lasciano un ricordo meraviglioso, epico, esattamente come quando si legge un romanzo del Ciclo della Fondazione di Asimov. L’investimento, anche i termini economici, per questa quarta edizione è sicuramente sopra la media, ma il titolo mantiene davvero tutto quello che promette.

Materiali

Sontuoso. Epico. WOW. Ecco, queste sono le prime parole che vi saetteranno in testa quando aprirete la scatola. In realtà le penserete già solo a guardare la splendida illustrazione di copertina o mentre soppesate il box del gioco con fare critico, neanche fosse un bel pezzo di Prosciutto DOP di Cinta Senese. Il peso della confezione corrisponde al peso e alla qualità dei contenuti. Non rimarrete delusi.

Il tabellone di gioco in spessi esagoni componibili e cartonati è davvero incantevole e trasmette la sensazione di osservare su una mappa militare l’intera galassia. Le illustrazioni presenti nelle regole sono di altissimo livello e trasmettono con forza la cura spesa nel prodotto.

Gioco indicato per

Twilight Imperium è perfetto per chi ama i giochi di guerra, la Space Opera, per chi ha letto e riletto i romanzi di Asimov, per chi desidera un titolo d’ampio respiro che necessita d’esser giocato e rigiocato per poter essere compreso e apprezzato. Twilight Imperium è un titolo perfetto per chi ha un gruppo di gamers stabile, esperti, con uno spazio o una ludoteca dedicata.