Stranger Things 4: influenze e ispirazioni del ritorno a Hawkins

Il cast di Stranger Things svela quali sono state le ispirazioni e le influenze di Stranger Things 4

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a cura di Manuel Enrico

Stranger Things 4 sarà una stagione dal taglio più maturo e spiccatamente horror. Durante la nostra anteprima di Stranger Things 4 vol. 1, in uscita il 27 maggio su Netflix, abbiamo testimoniato come la nuova stagione farà tesoro della conclusione della precedente, culminata con la Battaglia di Starcourt, per calare i protagonisti in un contesto più oscuro e dai tratti horror decisamente più marcati. A dare risalto a questa evoluzione della saga è stato il cast della serie, che durante una recente intervista con ComicBook.com ha svelato le influenze di Stranger Things 4, dagli aspetti più tradizionali della cultura anni ’80 alle influenze orrorifiche.

Una maturazione narrativa che ha potuto contare anche su una maggior consapevolezza degli interpreti, che sono cresciuti non solo anagraficamente ma anche professionalmente all’interno della serie di Netflix. Dalla prima stagione, uscita nel 2016, ai cinque ragazzi di Hawkins si sono aggiunti altri personaggi, che hanno contribuito ad accrescere la cifra emotiva della trama, che è man mano progredita verso temi più maturi, consentendo una presenza più evidente di un certo stilema orrorifico.

Quali sono state ispirazioni e influenze di Stranger Things 4?

Ad enfatizzare questa crescita è Maya Hawke, alias Robin. La figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke è interprete di uno dei personaggi più amati della serie, che in Stranger Things 4 avrà un ruolo centrale.

Nel raccontare la propria esperienza nel realizzare il nuovo capitolo della serie, la Hawke ha raccontato quando i Duffer Bros le hanno chiesto di studiare una corsa stupida, per una delle scene più importanti del primo volume:

“Inizialmente ho pensato ‘No problem, so come farla’. Guardare la terza stagione mi ha aiutato a comprendere al meglio il personaggio sotto diversi punti di vista, perché potevo vedere tutte le scene montate assieme e mi dicevo ‘Oh, questa è la sensazione che il personaggio trasmette’, come mi stessi guardando allo specchio. Ho capito come potevo risultate migliore e quali cambiamenti fare, e in quali direzioni muovermi maggiormente per la quarta stagione”

Tra le new entry di Stranger Things 4 figura Joseph Quinn, che interpreta Eddie, personaggio legato ad alcuni dei protagonisti e che riconduce a un tratto realistico della società americana del periodo, il cosidetto Satanic Panic, ossia una corrente di pensiero che ravvisava preoccupanti elementi di occultismo in aspetti della società, dalla musica heavy metal al gioco di ruolo.

Secondo Quinn, il cui alter ego è profondamente legato a questo spunto narrativo, la scelta di trattare un elemento così delicato è stato vincente:

“Era un periodo decisamente interessante. L’Heavy Metal si contrapponeva platealmente ai valori cristiani, americani. È un contrasto duro e reale, e credo che sia stato decisamente folle tutto questo, ma credo sia stato raccontato in modo brillante in questa stagione”

Una valutazione condivisa anche dall’interprete di Steve, Joe Kerry, che considera l’ottima trattazione del Satanic Panic come una dimostrazione dell’ottima scrittura dei Duffer Bros, i creatori della serie, che hanno reso questo tratto reale della società americana una perfetta introduzione per il personaggio di Eddie, che ci viene presentato come il nuovo Dungeon Master dei protagonisti una volta entrati alle superiori. Ruolo che, per sua stessa ammissione, ha colto impreparato Joseph Quinn:

“Non avevo nessuna precedente esperienza di giocatore di D&D. Ho comprato un libro su Dungeons & Dragons, e ho letto un terzo delle pagine. Credo sia veramente divertente, di recente ho anche giocato per la prima volta, ma non mi sono unito a un clud di giocatori o simili in preparazione al ruolo. Ma di sicuro è un ottimo modo per passare il tempo”

Horror, amicizia e new entry

Stranger Things 4, sin dai trailer, ha evidenziato come la nuova stagione della serie si concentri maggiormente su una narrazione horror, elemento sfiorato nelle precedenti stagioni ma che sembra ora più focalizzato.

La presenza di un attore cult del genere come Robert Englund nei nuovi episodi ha enfatizzato questa sensazione, memori di come Englund sia stato uno dei volti più rappresentativi del genere horror grazie alla sua interpretazione di Freddy Kuger in Nightmare on Elm Street, cult che ha trasmesso alcune ispirazioni ai Duffer Bros, come ha ricordato anche Natalia Dyer (Nancy):

“Penso che i Duffer siano stati sempre onesti sulle loro ispirazioni e le loro idee, amano questo genere e tutte le storie da cui hanno attinto il loro immaginario, credo che fossero abbastanza focalizzati su questo film nel dirigere la nuova stagione”

Sarebbe però un errore, secondo Keery, fossilizzarsi sulla chiave horror della stagione. Per quanto centrale e visivamente imperante, questo elemento non deve far dimenticare come al centro della trama di Stranger Things 4 ci siano soprattutto i personaggi, che a modo loro sono tutti dei reietti, esclusi da un più ampio contesto sociale da cui sembrano essere separati. Un’occasione perfetta, secondo Natalia Dyer, per dare vita a una dinamica tra due personaggi, la sua Nancy e la Robin di Maya Hawke:

“La bellezza della serie è nel modo in cui i Duffer scrivono, mostrando quanto tengano ai loro personaggi, come lo facciamo anche noi. Se penso a Robin e Nancy, sono due personaggi profondamente diversi, al punto che diventa inevitabile chiedersi ‘Cosa accadrebbe se li mettessimo assieme?’. La sensazione è che noi quattro ci bilanciassimo a vicenda, in un modo davvero figo. I diversi modi in cui siamo stati accoppiati, tutti i piccoli momenti che abbiamo condiviso, mostrano come i personaggi siano stati ritratti in modo così chiaro, che è stato davvero divertente interpretarli.”

Un senso di unità che, come altre produzioni del periodo, ha dovuto far fronte anche ai rallentamenti e alle complicazioni imposte dalla pandemia, che ha costretto a rimandare a lungo al serie, come ha precisato la Dyer:

“La produzione si è arrestata, con tutto quello che stava succedendo. Quando abbiamo avuto la fortuna di tornare al lavoro, era comunque cambiato tanto, anche l’ordine con cui abbiamo girato”

Stranger Things vol. 1 arriverà su Netflix dal 27 maggio.