App di timbratura localizzata per i furbetti del cartellino?

Il Garante della Privacy ha detto sì a una app che Manpower impiegherà per far timbrare virtualmente i suoi lavoratori. Localizza ma garantisce ogni diritto.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante della Privacy ha dato l'ok all'impiego di app per smartphone che emulano la "timbratura del cartellino e la rilevazione delle presenze" via GPS.Le imprese dovranno rispettare una serie di misure a garanzia dei diritti di privacy. Su tutte l'impossibilità di tracciare costantemente i dipendenti.

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La questione è entrata nel vivo quando Manpower diversi mesi fa si è rivolta al Garante per ottenere indicazioni sul trattamento dei dati personali dei dipendenti effettuato "attraverso la localizzazione di dispositivi smartphone per finalità di rilevazione delle presenze".

La nota agenzia del lavoro ha presentato una richiesta di verifica preliminare, specificando quali garanzie volesse adottare. Il Garante ha risposto positivamente, ricordando qualche ulteriore compito da adempiere per il rispetto di tutte le norme.

L'applicazione sviluppata da Peoplelink s.r.l. è configurata in modo tale da consentire l'accesso Ë— previa autenticazione con user ID e password Ë— al dipendente, che "cliccherà su icona 'ingresso' per indicare l'inizio dell'attività lavorativa e su 'uscita' per indicare la fine della giornata lavorativa".

La localizzazione sarà attiva solo in quei due momenti e non durante la giornata, poiché di fatto non sarà consentito e non è previsto il tracciamento degli spostamenti durante le ore di lavoro. Inoltre l'app "non accederà ad altre informazioni presenti nello smartphone del dipendente".

Insomma, il sistema è stato sviluppato esclusivamente per risparmiare sui costi e rendere ogni procedura più efficiente. La società "non dovrà più approvvigionarsi dei terminali lettori di badge e non dovrà più provvedere alla loro manutenzione e/o sostituzione anche presso le aziende utilizzatrici" senza contare l'eliminazione dei "contenziosi dovuti a mancato funzionamento o preteso mancato funzionamento dei lettori".

Non meno importante la riduzione degli "illeciti attraverso 'timbrature' di comodo, che diversamente sono difficilmente rilevabili in sedi che non sono della società, ma dell'azienda cliente che utilizza i lavoratori somministrati". Insomma, per i furbetti del cartellino potrebbe complicarsi non poco la vita.

Ogni dato di timbratura sarà archiviato dalla Peoplelink e sarà accessibile esclusivamente dai responsabili del personale e superiori gerarchici di ciascun dipendente.

A garanzia dei lavoratori ogni dato relativo alla posizione del lavoratore verrà cancellato, "avendo verificato preventivamente l'associazione tra le coordinate geografiche della sede di lavoro e la posizione del lavoratore, conservando, eventualmente, il solo dato relativo alla predetta sede di lavoro, alla data e all'orario cui si riferisce la timbratura".