Dacia Jogger hybrid 2024, cosa mi piace cosa no | La mia prova

Dacia Jogger non è solamente la prima ibrida del marchio, ma anche la soluzione più capiente ora a listino; con il suo baule infinito e consumi ridotti è una vettura molto interessante.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Una via di mezzo tra un SUV e una station wagon, non troppo alta ma neanche troppo corta, è lei Dacia Jogger la vettura più capiente del marchio e disponibile anche nella motorizzazione full-hybrid da 140 cavalli. È la prima ibrida Dacia della storia e sul mercato non ci sono tanti modelli che possono vantare di avere caratteristiche analoghe a parità di prezzo.  

Dacia Jogger, che ricordiamo essere disponibile senza differenza di prezzo nelle varianti da 5 e 7 posti, misura 4.547 mm lunghezza x 1.784 mm larghezza x 1.632 mm altezza con una strabiliante capacità di oltre 700 litri per il baule (che diventano 1.800 con la panchetta posteriore abbattuta). Il modello in prova è la versione Extreme con motore full-hybrid, ma a listino sono disponibili anche motorizzazioni GPL e benzina (senza ibridazione). 

Cosa mi piace 

Dacia Jogger è una soluzione che fonde funzionalità e stile; le linee dinamiche le conferiscono un aspetto moderno, mentre i dettagli in plastica dura (ideali per la città e gite fuori porta) trasmettono solidità e robustezza. La forma è quella da station wagon rialzata, complice una luce (nell’allestimento Extreme) di 20 centimetri da terra, a tutto vantaggio del comfort di bordo; il passo, come anticipato, è elevato e concede una abitabilità superiore a molti SUV sul mercato anche a pari lunghezza.  

La plancia della Dacia Jogger si presenta poco invadente, costruita con plastiche rigide ma gradevoli, impreziosite da una fascia in tessuto. Semplici i quattro diffusori del climatizzatore, ma manca la regolazione separata della portata dell'aria; al contrario, le tre manopole centrali sono molto pratiche e convincenti, permettendo di operare con il climatizzatore automatico monozona. Sotto di esse, un ampio vano offre prese a 12 V e USB, quest'ultima dedicata esclusivamente alla ricarica.

La strumentazione è digitale, con informazioni chiare e di veloce comprensione. L'infotainment, seppur con poche funzioni, è intuitivo e veloce, e dotato di Android Auto e CarPlay in modalità Wireless. Assente, tuttavia, una piastra ricarica che appare fin da subito necessaria quando si affronta un viaggio di medio-lunga durata. 

Nella parte anteriore della Dacia Jogger, gli occupanti godono di ampi spazi su sedili accoglienti, morbidi e non troppo aderenti. Il sedile del conducente è regolabile in altezza. Il divano della fila centrale, sagomato con tre sedute di pari dimensioni, può ospitare comodamente tre adulti, garantendo agio per i piedi grazie al pavimento quasi piatto. Sono presenti di serie maniglie di appiglio nel soffitto, una presa da 12V nel mobiletto e tavolini ripiegabili negli schienali anteriori. Ripiegando il divano, si apre un ampio varco per accedere (se presente) alla terza fila, composta da due posti aggiuntivi. 

Il baule della Dacia Jogger, facilmente accessibile dal portellone ampio e squadrato, è spazioso e ben sfruttabile. Nella configurazione da 5 posti sono a disposizione oltre 700 litri, mentre con i sedili ripiegati la capacità massima raggiunge i 1807 litri rendendo la Jogger versatile e adatta a diverse esigenze di carico. 

Cosa non mi piace 

Jogger è un’auto di sostanza pensata per chi necessita di tanto spazio e dispone di un budget sommariamente contenuto. Comprendo quindi le misure che il marchio ha dovuto adottare per limitare il prezzo finale; tuttavia, ci sono alcuni elementi che non mi hanno ugualmente molto convinto.  

Primo tra tutti la configurazione della fanaleria anteriore che purtroppo è solo parzialmente a LED; gli abbaglianti, ad esempio, sono ancora alogeni e quindi poco chiari e luminosi. Sempre in tema di sicurezza e comodità, è un peccato che non sia disponibile neanche come optional il cruise control adattivo, ormai di serie in tantissime vetture (anche più compatte), e il centraggio della carreggiata. 

Passando agli interni, invece, trovo sempre molto poco pratico l’enorme satellite dedicato ai controlli multimediali: non riesco ad apprezzarlo sulle Renault e, quasi di conseguenza, neanche sulle Dacia. Si tratta di un controller estremamente invasivo con il volume posizionato sui tasti e non sulla rotella. Da rivedere anche la retrocamera posteriore che, se da un lato completa l’offerta insieme ai sensori, appare troppo angolata e non molto chiara. 

A voler essere pignoli, segnalo anche che è assente la luce di cortesia nell'aletta parasole; un difetto superabile utilizzando la luce centrale.

Come va  

Sotto il cofano della Dacia Jogger si cela un motore full-hybrid da 140 cavalli, che consente partenze sempre in modalità elettrica, soprattutto quando si guida con il profilo Eco (di serie di default). Durante l'accelerazione, entra in gioco anche il 1.6, caratterizzato da un rombo leggermente troppo evidente e presente in abitacolo. La buona potenza e il peso contenuto permettono all'auto di muoversi con vivacità, anche se mi sarei aspettato uno scatto più incisivo. 

Il cambio robotizzato della Dacia Jogger mostra una certa lentezza nei passaggi di marcia e talvolta manifesta delle indecisioni; nulla di preoccupante, ma in qualche occasione mi ha lasciato con sensazioni contrastanti. Lo sterzo, leggero ma preciso, si adatta al tipo di veicolo, mentre il rollio in curva rimane contenuto nonostante la generosa distanza dal suolo del sottoscocca (20 cm, superiore a molte crossover), agevolando la guida su terreni sconnessi.  

Rivedibile l'insonorizzazione, in quanto oltre al rumore del motore 1.6, si avvertono chiaramente i fruscii aerodinamici e il rotolamento degli pneumatici sull'asfalto una volta superati i 100 km/h. Il pedale del freno, nonostante una corsa lunga, è ben modulabile e non presenta il fastidioso stacco tra l'azione dei dischi e quella dovuta alla parte elettrica, comune in altre vetture ibride. L'azione rigenerativa si intensifica posizionando la leva del cambio in modalità "B", consentendo una ricarica più rapida della batteria durante i rallentamenti e il controllo della velocità in discesa senza la necessità di premere continuamente il pedale.  

Come anticipato, gli ADAS su Jogger sono davvero limitati e neanche acquistabili come optional; rispetto ad altri modelli, qui le funzionalità a disposizione sono solo alcune. Un vero peccato, poiché la presenza di un cruise completo in un’auto da famiglia avrebbe potuto far la differenza. 

Ottimi, infine, i consumi che si attestano su circa 20 km/l; un valore registrato dopo oltre 700 km percorsi su tratti misti e andature affrontate in parte con vivacità e in parte in modo rilassato. 

Chi dovrebbe acquistarla? 

Dacia Jogger parte da 16mila euro (GPL), cifra che sale fino a 25mila euro per la versione full-hybrid oggetto di questa prova. Nel panorama italiano è difficile trovare una soluzione che, a parità di motore e abitabilità, sia in grado di eguagliare l’offerta di Dacia. Sicuramente siamo davanti ad un prodotto interessante, pensato per essere alla portata delle masse e con costi di gestione contenuti (i pneumatici di piccole dimensioni ne sono un chiaro esempio; sono 260/60 R16, una misura molto comune e facilmente reperibile). L’auto non esente, tuttavia, da qualche vizio di forma anche se credo che siano difetti sommariamente superabili e non invalidanti per un acquisto. 

A chi consiglio Dacia Jogger? Sicuramente a chi è alla ricerca di un’auto spaziosa, pratica, con 5 posti veri (o 7, in caso) e con un propulsore di tutto rispetto. Con un pieno di benzina si fanno oltre 750 km e il baule sterminato (più grande di alcuni SUV da oltre 5 metri) permette di caricare virtualmente qualsiasi cosa.  

Con la motorizzazione full-hybrid, Jogger produce 108 g/km di CO2 e pertanto rientra nella fascia di incentivi 61-135; lo sconto, in caso di acquisto, è di 2.000 euro con rottamazione. Considerati i rumor attuali, non escludo che questo valore possa aumentare con i (presunti) nuovi incentivi previsti per la primavera.