Flipper Zero spiega al governo come si ruba davvero un’auto, per evitare il ban

I creatori di Flipper Zero hanno risposto al governo canadese che aveva proposto di bandire il dispositivo per ridurre i furti d'auto.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Come vi abbiamo riportato qualche settimana fa, Flipper Zero ha suscitato un ampio dibattito in Canada, dove il governo ha proposto di metterlo al bando affermando che sarebbe stato utilizzato per commettere furti d'auto. Inutile dire che la mossa ha scatenato subito la reazione della community, arrivando perfino alla creazione di una petizione per fermare il ban.

I difensori del Flipper Zero sostengono che il dispositivo sia principalmente uno strumento educativo per l'apprendimento STEM e un'utility di hacking etico. Secondo gli utenti, il ban potrebbe ostacolare l'innovazione tecnologica e il progresso nell'ambito della sicurezza informatica, senza risolvere davvero il problema dei furti d'auto, che vengono effettuati con ben altri dispositivi.

Il Flipper Zero è un dispositivo che permette di interagire con una vasta gamma di sistemi elettronici, ma i suoi creatori ribadiscono con forza che le sue capacità sono insufficenti per compromettere i sistemi di entrata senza chiave delle auto moderne, che usano misure di sicurezza avanzate come i rolling code.

In un post sul blog ufficiale, il team ha spiegato come si ruba davvero un'auto clonando la chiave: servono strumentazioni avanzate e costose, che si possono trovare facilmente online, ma che non hanno niente a che fare con Flipper Zero. Questi dispositivi, noti come ripetitori senza chiave, sono in grado di ingannare i sistemi delle auto, facendo credere alla vettura che la chiave sia fisicamente vicina.

La discussione ha portato alla luce una questione più ampia, che riguarda la sicurezza attraverso l'oscuramento: si tratta di una pratica che si basa sulla segretezza dei meccanismi di sicurezza per mantenere sicuri i sistemi, che però, come sottolineato nel post, non è particolarmente efficace nel lungo termine, dato che una volta che i metodi di sicurezza vengono scoperti, il sistema diventa vulnerabile agli attacchi.

Per il momento la proposta del governo canadese è ancora in discussione e non è stata approvata. Forse, dopo questa approfondita spiegazione del team dietro Flipper Zero, verrà accantonata; è quello che ci auguriamo, perché come sottolineato in precedenza, bandire Flipper Zero non è certo la soluzione al problema dei furti d'auto.