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a cura di Lucia Massaro

I ricercatori Google hanno condotto uno studio con l'obiettivo di trovare soluzioni per combattere la dipendenza da smartphone. Non è di certo una ricerca nuova, visto che l'azienda di Mountain View ha già rilasciato Digital Wellbeing, uno strumento per aiutare gli utenti a gestire meglio il tempo passato sui dispositivi tecnologici.

Tuttavia, questo strumento - come lo Screen Time di Apple - sembra costruito con la pretesa di sapere cosa vogliono i consumatori. Questa volta, invece, i ricercatori Google hanno cercato di capire qual è il sentimento dell'utente medio nei confronti dei propri dispositivi in modo da poter fornire maggiori dettagli alle aziende tecnologiche per contrastare la dipendenza da smartphone.

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Dallo studio condotto - pubblicato sul blog Google -  è emerso che con l'arrivo dei social media, delle e-mail e della possibilità di avere sempre notizie in tempo reale, la gente ha cominciato a sentire un senso di obbligo nei confronti dei propri device. Tutto ciò provocherebbe stress. I motivi, secondo i ricercatori, risiedono nel fatto che gli smartphone sono costruiti per essere coinvolgenti ed è dunque difficile rompere l'abitudine di usarne uno. Inoltre, le persone sentono e credono di dover rispondere immediatamente ai messaggi.

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Dall'altro canto, è stato evidenziato anche come alcuni utenti sentano il bisogno di disconnettersi ma che vogliono decidere loro stessi quando farlo. Infatti, in caso di batteria scarica o telefono dimenticato, le persone entrano in uno stato d'ansia per la paura di potersi perdere qualcosa. I ricercatori hanno notato, tra l'altro, che è un sentimento comune a tutti gli utenti a prescindere dalla cultura, dal Paese, dall'età, dal sesso o dal dispositivo utilizzato.

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Infine, la ricerca indica tre modi in cui le aziende tecnologiche possono aiutare le persone a stabilire un rapporto sano con il proprio smartphone. In primo luogo, dando alle persone informazioni che li aiutino a riflettere sul proprio comportamento digitale. In secondo luogo, aggiungendo strumenti come Timer App per ridurre la tentazione di essere connessi. Infine, permettendo una disconnessione parziale in modo analogo a come avviene con la modalità "Non disturbare".

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In conclusione, nel report si afferma che Google è al lavoro per la creazione di strumenti che consentano ai genitori di controllare il comportamento digitale dei propri figli. Insomma, il colosso californiano è intenzionato a inserire sempre più funzionalità per garantire il benessere digitale dei propri utenti e invoca "la gioia di perdere" per una relazione più equilibrata con la tecnologia. 


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