Activision: Microsoft è preoccupata che le lamentele di Sony stiano funzionando

Microsoft risponde al Regno Unito in merito all'acquisizione di Activision: basterà per mandare in porto l'affare?

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nonostante l'ok dal Brasile, l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft deve ancora superare diversi esami. Il primo riguarda riguarda quello del Regno Unito, con i regolatori che stanno cercando di capire meglio e che sembrano seriamente preoccupanti dalle dichiarazioni di Sony. Jim Ryan, a capo della divisione PlayStation, si è infatti espresso molto negativamente in merito a questo deal e ora a Redmond temono uno stop al tutto, motivo per cui si continua a rispondere e soprattutto a lanciare messaggio.

Come riportato da VGC, la CMA (Competition and Markets Authority) ha espresso dei dubbi in merito all'acquisizione di Activision Blizzard, tra cui ovviamente l'impatto nella competizione del mercato console, dello streaming e dei servizi in abbonamento. Dubbi a cui ha provato a rispondere Microsoft con una stoccata a Sony, definita dai dirigenti del colosso informatico "privi di critica". Insomma, per farla breve, secondo Microsoft tutte le dichiarazioni di Ryan e soci sarebbero volte esclusivamente a fermare il deal tra il publisher e il gruppo, senza però dati oggettivi, ma solamente spinti dall'emotività e da interessi personali.

"Sono solamente teorie che non sono sufficienti a giustificare tutto ciò", le parole contenute in un comunicato Microsoft. "Sony potrebbe non essere contenta di questa competizione, ma ha le abilità per adattarsi", continua il documento, che poi cita l'enorme numero di console vendute da parte del colosso nipponico, con una base di 150 milioni di unità rispetto alle 63,7 milioni di Xbox. Spazio anche al tema delle esclusive: su PlayStation sono comparse 280 esclusive tra prime e terze parti, su Xbox cinque volte meno.

Si passa poi ovviamente a Call of Duty e alla tutela del consumatore. Secondo Microsoft, non pubblicare più la serie su PlayStation non gioverebbe a nessuna delle due realtà. Per quanto riguarda i giocatori, invece, secondo il colosso di Redmond "gli utenti beneficerebbero da questo incremento nella competizione e nella scelta", con un chiaro riferimento a Xbox Game Pass.