Apex Legends: analizziamo la Season 2

Vediamo insieme la nuova Leggenda, la nuova disposizione della mappa e tutte le novità introdotte in questa Season 2 di Apex Legends.

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a cura di Alessandro Niro

Dal 2 luglio è partita per
Apex Legends la tanto attesa Season 2
. Per il battle royale di casa Respawn Entertainment, dopo il boom iniziale che lo ha visto addirittura predominare su Epic Games ed il suo Fortnite, è iniziato un inesorabile calo, specialmente su Twitch. Il motivo? I pochi contenuti e la lentezza negli aggiornamenti e nel supporto da parte di Respawn sul titolo.

Dopo il calo, specialmente con l’uscita della Season 1 - la quale non ha portato quello che si aspettava la community - c’era bisogno assolutamente di un qualcosa di più sostanzioso. In pratica è quello che è accaduto (almeno in parte) con la Season 2. Un battle pass più ricco ed interessante, una nuova leggenda e tante migliorie e bilanciamenti al gameplay.

Ma come si comporta Wattson sul campo di battaglia? E cos'è cambiato esattamente rispetto alla Season 1? Scopriamolo insieme.

Nuova mappa e battle pass “più ricco”

Salta subito all’occhio, come annunciato anche nel cinematic trailer rilasciato per la presentazione della nuova stagione, la modifica della mappa sulla quale si giocano gli Apex Games. 

Il Canyon dei Re è ora stato devastato dai Leviatani. Con le strutture di sicurezza abbattute e gli scudi esterni disattivati, troveremo queste inquietanti creature all’interno della mappa, fortemente influenzata dal loro passaggio. 

Oltre a queste presenze potremo anche osservare nuovi insediamenti come la Gabbia: una struttura di medie dimensioni posizionata ove prima vi erano grandi ed ampie distese. Un luogo in più da setacciare da cima a fondo alla ricerca di armi e gadget che potrebbero aiutarci al raggiungimento dell’agognata vittoria o alla difesa da un attacco nemico.

Anche le ricompense del battle pass sono state migliorate rispetto alla precedente stagione. Oltre alle skin armi, leggende, pack Apex e contatori, troviamo anche numerose novità come skin leggendarie, metalli di creazione, pacchetti musica (da poter sostituire alla standard durante la discesa nella mappa), emote e schermate di caricamento alternative.

Ricordiamo che per poter accedere al sistema di progressione completo della Stagione 2 di Apex Legends ed ottenere tutte le ricompense e le sfide, sarà necessario acquistare il nuovo Battle Pass soprannominato “Alta Tensione”.

Siamo comunque lieti di notare come Respawn ascolti la community, la qualità di premi rilasciati con i vari livelli del battle pass è notevolmente migliorata rispetto alla passata stagione la quale, ammettiamolo, è stata tutt’altro che ricca.

Si scala la vetta con la modalità classificata

Ed eccoci finalmente a discutere della modalità classificata in Apex Legends, una tra le più importanti introduzioni di questa nuova stagione.

La modalità classificata, risulta essere un ulteriore sistema di progressione diviso in sei classi: Bronzo, Argento, Oro, Platino, Diamante e Predatore Apex, ognuno dei quali (Predatore Apex a parte) suddiviso a sua volta in quattro sottocategorie definite, in crescendo IV, III, II e I.

In maniera del tutto simile a molti altri noti game su base competitiva, giocando si otterranno dei punti utili a salire di grado. Il punteggio ottenuto alla fine di ogni partita si calcola sulla base delle uccisioni effettuate e del posizionamento squadra ottenuto. L’ingresso in ciascuna partita classificata però, non sarà sempre gratis. A partire dalla classe Argento, infatti, bisognerà spendere i punti guadagnati per potervi accedere con la possibilità ovviamente, di scendere di livello:

  • le partite Bronzo saranno gratuite 
  • le partite Argento costeranno 1 PC 
  • le partite Oro costeranno 2 PC
  • le partite Platino costeranno 3 PC 
  • le partite Diamante costeranno 4 PC
  • le partite Predatore Apex costeranno 5 PC

Un sistema abbastanza impegnativo ma non punitivo. Difatti, come detto poco sopra, si potrà scendere di categoria ma mai di classe. Da Oro II ad esempio, potremmo essere degradati ad Oro IV. Ma non usciremo dalla classe oro.

Ulteriore novità è data da un sistema di penalità per l’abbandono volontario delle partite prima della loro conclusione. Se abbandonassimo una partita durante il suo corso, vi sarà uno stop di cinque minuti prima di poter aver accesso ad una nuova. La durata del ban crescerà esponenzialmente se si utilizzasse spesso questo comportamento scorretto.

L’inserimento della partite classificate, feature tanto richiesta dalla community, risulta essere un’ottima mossa, che manterrà incollati molti giocatori per il raggiungimento della classe massima ottenibile.

Nuova leggenda e ulteriori novità

Natalie "Wattson" Paquette, il personaggio aggiunto al roster proprio in occasione del debutto della Season 2, risulta essere una Leggenda tra le più usate con approccio difensivo.

Il suo background è molto curioso. Si tratta infatti della figlia dell'ingegnere elettrotecnico capo degli Apex Games la quale, affascinata in particolar modo dall'elettricità, la piega al suo volere grazie all’utilizzo di gadget di sua invenzione. Combatte negli Apex Games per rifarsi una vita dopo la scomparsa del padre.

Le sue abilità come Difesa Perimetro e Traliccio d'intercettazione risultano essere molto utili in fase difensiva. La creazione di nodi che si collegano tra loro creando delle barriere elettriche che possono rallentare e fare danno all’avversario, è una di quelle abilità che se utilizzata bene, può dare veramente molto filo da torcere agli avversari. Anche l'abilità passiva Lampo di Genio non è affatto male, consentendole con un singolo "accelerante Ultimate" di ricaricare al 100% l’abilità Ultimate.

Ulteriori modifiche ad armi e Leggende

Oltre all’inserimento di Wattson come nuova Leggenda, con questa Stagione 2 di Apex Legends ci sono state ulteriori novità a livello di contenuti ed aggiustamenti. Tanto per iniziare, parliamo dell’introduzione di una nuova arma, la L-Star: si tratta di una mitragliatrice leggera che spara proiettili al plasma dannatamente efficaci e gestibili, specie dalla breve distanza. Peccato che non sarà presente sulla mappa ma, come per il Krabber ed il Mastiff, sarà possibile trovarla solo ed esclusivamente in una capsula d’atterraggio, richiamata o casuale.

Oltre all’arma leggendaria L-Star, sono state effettuate delle modifiche piuttosto interessanti anche ad altre armi presenti nel gioco. Troviamo ad esempio delle nuove modifiche per Alternator e RE-45 che permettono di infliggere un quantitativo maggiore di danni ai bersagli con uno scudo equipaggiato.

Altra modifica dedicata invece alle armi meno considerate del gioco, ossia la P2020 e Mozambique. Queste sono state potenziate, infliggendo più danno ad inizio partite ai bersagli privi di scudo. Sempre per quanto riguarda le armi, tra le varie novità troviamo nuovi accessori che incrementano i caricatori delle armi energetiche ed un buff al danno di Flatline, Kraber.

Oltre alle armi sono state modificate anche le Leggende. Per cominciare le hit-box di Pathfinder sono state modificate per permettere agli avversari di colpirlo più facilmente rispetto a prima, ed è stato aumentato dal 10% al 15% il bonus di resistenza di Gibraltar e Caustic.

Concludendo...

Insomma le modifiche apportate alla mappa sono apprezzabili e riescono, in qualche modo, a diversificare l’esperienza di gioco. Ovviamente avremmo preferito l’aggiunta di un’altra nuova mappa, ma evidentemente Respawn non è ancora pronta ad abbandonare il Canyon dei Re. 

Le classificate aggiungono finalmente quel poco di pepe in più durante le partite. Lottare finalmente con un obiettivo, è molto più appagante aggiungendo un ulteriore sistema di progressione.

Rimaniamo comunque sempre in attesa di nuove modalità, specialmente la singola o la duo, e qualche ulteriore aggiustamento. I server risultano certe volte ancora in difficoltà, gettando il giocatore fuori dalla partita o dalla sala d’attesa accompagnato dagli errori più disparati.

Nonostante qualche calo di giocatori rispetto al boom iniziale, Apex Legends risulta comunque essere un ottimo titolo. È riuscito ad innalzare lo standard dei battle royale ma, purtroppo, non riesce a stare al passo. I cambiamenti, le modifiche e le novità escono troppo lentamente rispetto a quanto ci ha abituati Epic Games con il suo Fortnite. 

Il dinamismo nei battle royale è fondamentale e speriamo che anche Respawn lo capisca, raddrizzando il tiro e facendo diventare Apex Legends uno dei migliori battle royale free-to-play in circolazione. Perché ammettiamolo, lo meriterebbe e avrebbe tutte le carte in regola per diventarlo.

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