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Batora: Lost Haven sbarca su Nintendo Switch | Recensione

Batora: Lost Haven, action RPG italiano sviluppato da Stormind Games, è uscito anche su Nintendo Switch: ecco la nostra recensione.

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a cura di Giulia Serena

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Equilibrio. Un elemento fondamentale da sempre nella vita degli uomini, che regola il funzionamento di tutti i meccanismi dell'universo e dal quale può dipendere il destino di un singolo individuo o persino del pianeta intero. È proprio quest'ultimo caso a svolgere da nucleo di Batora: Lost Haven, titolo interamente italiano sviluppato da Stormind Games e pubblicato da Team17, dove il giocatore veste i panni di Avril, Guardiana dell'Equilibrio.

Facciamo però un passo indietro: vi abbiamo già parlato di Batora: Lost Haven qualche mese fa (tanto che potete trovare la recensione a questo link). Cosa ci spinge dunque a trattare nuovamente l'opera? Ebbene, come facilmente intuibile dal titolo di questo articolo, l'opera sbarcherà anche su Nintendo Switch il 6 aprile 2023, includendo tutti i miglioramenti apportati con la patch dello scorso dicembre uscita per la versione PC e console.

Per quanto conoscessi già Batora: Lost Haven non avevo ancora avuto modo di provarlo, quindi vi racconterò quella che è stata la mia esperienza da neofita con la nuova versione per Nintendo Switch. Se anche voi non siete familiari con i titolo di Stormind Games, si tratta di un action RPG con visuale isometrica che combina elementi hack n' slash e twin-stick shooter; l'ambientazione è un decadente pianeta Terra, decimato dei suoi abitanti a causa di una devastante catastrofe e ora sull'orlo del baratro. In precisione ci troviamo a Londra, ma non la metropoli vivace e affollata che tutti conosciamo, bensì oramai una landa desolata, popolata per lo più da rottami e da quelli che un tempo erano i grattacieli che si ergevano sulle strade della città.

Qui Avril, una ragazza dall'animo profondamente impavido e ricco di determinazione, e Mila, più cauta e responsabile, stanno girovagando tra le macerie, cercando di essere allegre nonostante la desolazione che si trova dinanzi a loro. La passeggiata tra i ruderi finisce però ben presto, dato che Avril viene inghiottita da una misteriosa voragine luminosa nel suolo, sbucando in un altro pianeta e al cospetto di creature che niente hanno a vedere con la cara amica. Queste entità maestose non sono niente meno che Sole e Luna, i quali nominano la protagonista Guardiana dell'Equilibrio, ovvero l'unica persona che può salvare il pianeta dalla distruzione sfruttando un elemento proveniente dai due spettri opposti: la forza e la mente.

I due opposti... salveranno il mondo

Nel corso dell'avventura brandiremo dunque due doti differenti e intercambiabili in qualsiasi momento, le quali serviranno per affrontare tipologie distinte di nemici. Tutto il gameplay di Batora: Lost Haven si basa infatti su questa dicotomia, diramandosi in attacchi diversi — uno spadone per la forza e dei proiettili a distanza per la mente — e che infliggeranno danni solamente agli avversari della stessa tipologia; anche le barre della salute sono separate, per quanto l'esaurimento di una comporta la morte della protagonista.

Questo sistema di combattimento rappresenta decisamente il punto di forza dell'opera per la sua originalità e funzionalità; basta premere il pulsante A sul Joy-Con per switchare da un elemento all'altro, non dovendo dunque controllare due personaggi distinti come accade in altri titoli. Anche le abilità sbloccabili automaticamente nel corso della storia (quattro per ognuna delle doti e dotate di cooldown) sono utili a rendere il gameplay più variegato, offrendo così degli scontri dinamici con le varie tipologie di nemici presenti nei quattro mondi di gioco.

Un po' come i due emisferi del cervello, di cui il sinistro è legato alla logica e il destro alla creatività, Avril è divisa a metà, ma non è solo la protagonista di Batora: Lost Haven a essere caratterizzata da un binomio: durante la storia, proprio perché siamo i Guardiani dell'Equilibrio, dovremo compiere delle scelte che influiranno sul corso degli eventi, facendo pendere la ragazza semi-divina verso il lato del difensore o del conquistatore. In base alle nostre decisioni sfoceremo poi in uno dei quattro finali previsti dagli sviluppatori, che hanno reso il titolo propenso al New Game+ indicando nel menu quelli sbloccati in modo da sapere che strada prendere nella run successiva.

Oltre ai combattimenti in stile hack n' slash, all'interno del mondo di gioco sono presenti dei dungeon composti interamente da semplici puzzle ambientali da risolvere per poter proseguire, ovviamente sfruttando anche in questo caso le abilità di Avril per muovere oggetti e aprile portali. Queste brevi sezioni rendono l'esperienza di gioco decisamente più intrigante, alternandosi agli scontri che, seppur dinamici, alla lunga potrebbero risultare monotoni in quanto svolti sempre nello stesso schema, ovvero arrivare in una zona, uccidere tutti i nemici e proseguire in quella seguente fino ad arrivare al boss.

È previsto anche un sistema di crescita per la protagonista, anch'esso diviso a metà per i due elementi, che non prevede però i classici alberi delle abilità. Dovremo infatti impiegare delle rune (ottenute automaticamente col progredire della storia o acquistabili presso una specie di mercante di cui non posso parlare per non fare spoiler) per aumentare valori come l'attacco e la salute, oppure aggiungendo dei malus da infliggere ai nemici in determinate situazioni. Un meccanismo quindi per nulla complesso, che permette di rendere un po' più forte Avril — nonostante la difficoltà medio-bassa della maggior parte degli scontri non lo necessiti —.

Piede sull'acceleratore

Il punto debole di Batora: Lost Haven è però la narrazione che, per quanto abbia un incipit interessante — seppur non particolarmente originale — viene sviluppata troppo frettolosamente, condensando in meno di 10 ore di gameplay tantissime informazion e creando una vera e propria lore che risulta però difficile da digerire; ciò è un vero peccato, visto che i personaggi sono veramente interessanti e variegati, mentre i 4 mondi sono tutti originali e ricchi di dettagli. Tra faide aliene, scelte drammatiche e scambi di battute fra Avril e l'amica Mila, le vicende risultano dunque un po' confuse e sempre raccontate col piede sull'acceleratore: se da un lato il risultato è che l'avventura non è mai noiosa, dall'altro avrei gradito essermi immersa un passetto alla volta nella storia anziché gettarmici di testa.

Se la vostra priorità è però fare a pezzi creature maligne, allora il ritmo celere della narrazione non rappresenterà per voi alcun problema e potrete semplicemente buttarvi a capofitto sui combattimenti scegliendo una delle tre modalità di gioco, ovvero flessibile, standard e rigorosa (corrispondenti ai classici facile, medio e difficile). Queste sono una delle aggiunte della nuova versione di Batora, insieme all'indicatore dei finali scoperti di cui vi parlavo poc'anzi e svariati miglioramenti nel gameplay, riguardanti in particolar modo gli scontri e l'esplorazione del mondo.

Infine, ci tengo a spendere qualche parola riguardante la mia esperienza nel giocare il titolo su Switch. Si sa ormai che la console di casa Nintendo è soggetta a ottimizzazioni non ideali dei giochi, che tengono a soffrire di pesanti cali di frame e lag; questo però non è stato il caso di Batora: Lost Haven, che ha sempre girato in modo estremamente fluido sia in modalità portatile che in docked. Stormind Games ha dunque fatto un ottimo lavoro sulla nuova versione, rendendola più che godibile e mantenendo un comparto grafico e artistico degno di nota, ricco di texture, effetti particellari e colori.

Voto Recensione di Batora: Lost Haven - Nintendo Switch


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Meccaniche interessanti e originali

  • Personaggi e ambientazioni ben elaborati

  • Ottimizzazione su Nintendo Switch

Contro

  • Narrazione troppo frettolosa

  • Sistema di sviluppo del personaggio un po' scarno

Commento

Batora: Lost Haven è un action RPG dagli spunti originali e interessanti: la divisione della protagonista in due elementi distinti rende il gameplay variegato e dinamico, mentre le meccaniche con elementi hack n' slash e twin-stick shooter garantiscono un'esperienza di gioco piacevole, seppur non molto complessa. Per quanto i personaggi e le ambientazioni siano ben elaborati, le vicende vengono raccontate sin troppo frettolosamente, non permettendoci di dare il giusto peso alle decisioni da intraprendere nel corso della storia e che sfociano in differenti finali. Nota di merito però alla versione per Switch, che gira fluidamente e senza cali di frame.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch