For Honor Marching Fire Recensione, il nuovo DLC che rivoluziona il titolo Ubisoft!

Abbiamo testato in maniera completa il nuovo aggiornamento di For Honor: Marching Fire!

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Non è mai facile recuperare un prodotto online a due anni dal lancio, ma Ubisoft non è un'azienda che si arrende tanto facilmente; lo dimostrano i costanti aggiornamenti a Rainbow Six Siege, la nuova linea di Assassin's Creed e tanti coraggiosi prodotti come Starlink Battle for Atlas.

For Honor è stato uno di quei videogiochi online che profumava di potenziale già dalla presentazione all'E3 2015. Tuttavia il lancio non è andato come sperato e tra bug vari, matchmaking poco funzionale e una serie di problematiche che minavano l'esperienza di gioco, non è mai riuscito realmente a spiccare il volo, giungendo inevitabilmente alla fuga dai server già nei primi mesi.

Il titolo è un misto tra un picchiaduro e un Hack & Slash online, in cui due fazioni si scontrano per il dominio della partita. Nonostante la sua premessa e la sua ambientazione medioevale, le sue meccaniche di gameplay sono sempre stata lontane da quella accessibilità a lungo ricercata. Tuttavia, la sua curva d'apprendimento, lo ha reso in qualche modo un titolo unico nel suo genere ed è anche per questo che nasce Marching Fire, la nuova espansione di For Honor.

Il nuovo For Honor

Marching Fire non è unicamente un DLC a pagamento, è molto di più. Tutta la sua struttura base è stata infatti completamente ricostruita in maniera tale da favorire anche coloro che non acquisteranno il contenuto aggiuntivo. I menu sono stati snelliti, il netcode migliorato così come il matchmaking.

Oltre a ciò, è stato svolto anche un'inaspettato lavoro sul comparto grafico che ha subito un miglioramento davvero notevole lato texture, illuminazione e ottimizzazione sul framerate -che finalmente non scende sotto i 30 FPS-  . Le migliorie sono state eseguite sia su Playstation 4, Xbox One e PC sia su Xbox One X e Playstation 4 Pro.

Infine la questione più spinosa: la nuova struttura di progressione che elimina a conti fatti il vecchio metodo basato sulle statistiche per fare spazio ai "Privilegi", delle abilità passive degli equipaggiamento che vengono attivati dopo aver ricevuto una determinata quantità di punti durante la partita; ad ogni modo sono solo due i Privilegi attivabile per volta.

Tutti questi cambiamenti spingono, di conseguenza, i giocatori che hanno spento tanta moneta virtuale, a dover rifare la maggior parte degli equipaggiamento. Non può essere considerata di primo impatto una cosa gradita, anche perché i prezzi dell'acciaio - la risorsa primaria di acquisto- sono decisamente lievitati rispetto al passato. Insomma, questa scelta può da un lato favorire l'arrivo di nuovi giocatori, ma dall'altro far storcere il naso a quelli più affezionati che hanno visto le loro centinaia di ore praticamente buttate al vento.

Assedi come non li avete mai visti

La nuova modalità Assalto è da ora il riferimento per le partite online di For Honor che finalmente risalta in maniera netta e decisa gli assedi, a lungo desiderati dai fan. In queste partite, gli scontro sono quattro contro quattro, esattamente come in Dominio; una squadra difende, l'altra attacca.

La mappa di gioco è vasta e offre delle aree aggiuntive in cui poter sbloccare unità di supporto utili all'assedio, come baliste o picchieri, tutti difesi da NPC capitani da abbattere. Questa meccanica, ricorda in maniera molto distante Warzone di Halo 5 Guardians.

Il team che assedia dovrà difendere, dagli attacchi nemici, l'ariete: l'arma d'assedio che dovrà raggiungere le porte della fortezza e spalancarle, per permettere alla squadra di eliminare il comandante NPC a difesa del bastione. Inutile specificare che il team in difesa, dovrà evitare tutto ciò, riuscendo a resistere a tutti gli attacchi avversari.

La modalità funziona, diverte e intrattiene e non reca la classica frustrazione di partite troppo complesse o troppo noiose, anche se va detto che la loro durata è piuttosto longeva. Una partita, può anche durare quaranta minuti, a secondo della bravura delle due squadre.

I nuovi arrivi

Ciò che offre il contenuto a pagamento, però, è decisamente di più e spazia dalla nuova fazione: Wu Ling -disponibile in esclusiva per 14 giorni comprando il DLC-, fino alla modalità Arcade che aggiunge diverse missioni da giocare sia in singolo giocatore che cin cooperativa. Questi particolari archi narrativi sono collegati tra loro in una maniera molto simile alle Spartan Ops di Halo 4 e permettono di affrontare missioni con difficoltà diverse, graduate dal livello dell'equipaggiamento, già citato in precedenza.

Nonostante l'idea sia interessante, c'è da sottolineare la poca accessibilità per i nuovi giocatori, che troveranno più di qualche difficoltà nell'affrontare le singole partite se non preparati al meglio con l'equipaggiamento.

Se Arcade non vale almeno secondo noi, il prezzo del biglietto, la nuova fazione ha molto da dire, c'è comunque da sottolineare che potranno essere utilizzati anche senza acquistare il DLC, attendendo 14 giorni dalla release del DLC stesso. Questi combattenti originari della Cina, si dividono in Nuxia -assassina-, Tiandi -avanguardia-,  Jiang Jun -pesante- e Shaolin, -un misto ibrido-, sono tutti personaggi orientati più ai movimento che alla difesa e per questo motivo la loro agilità è anche la loro caratteristica primaria ed essenziale per poter annientare i propri avversari.

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