Little Friends Dogs and Cats Recensione

Little Friends Dogs and Cats è il nuovo Pet Simulator esclusivo per Nintendo Switch che si pone l'obiettivo di eguagliare l'iconico Nintendogs.

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a cura di Andrea Maiellano

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Little Friends Dogs and Cats non nasconde minimamente la sua aspirazione a bissare il travolgente successo che Nintendogs ebbe in quel lontano 2005 sul mai troppo consacrato Nintendo DS. E, come andremo ad analizzare in seguito, la nuova produzione di Imagineer riuscirebbe anche a trasmetterne, parzialmente, le stesse atmosfere se non fosse per alcuni problemi legati principalmente alla natura stessa di titoli di questa tipologia e alla capacità degli sviluppatori di renderle attraenti alla maggioranza dell’utenza videoludica odierna.

Se, difatti, già nel 2011 Nintendogs + Cats, seguito per Nintendo 3DS del celebre Pet Simulator, non riuscì a replicare il fenomeno mediatico riscosso dal capitolo originale non per mancanze qualitative ma per aver riproposto una formula che, seppur rodata e divertente, risultava troppo ripetitiva e poco innovativa, risulta quasi naturale approcciarsi a Little Friends Dogs and Cats con un misto fra curiosità e timore sul risultato finale.

Achiko... Scelgo Te!

Inserita la Nintendo Switch nel suo dock, quindi, ci siamo comodamente seduti sul nostro “divano aziendale” per immergerci in una serata dedicata a crocchette, coccole, bagnetti e attività ludiche. Little Friends Dogs and Cats nei suoi primi momenti di gioco già ci pone di fronte alla prima straziante decisione: scegliere una delle razze canine a disposizione, mostrandotele tutte e facendo leva su quel lato tenero che ogni amante di Doom, sotto sotto, nasconde. E così, circondati da barboncini, Shiba, Chihuahua e Labrador. optiamo per adottare un piccolo Achiko, sperando di non fare la fine del suo famoso padrone.

Presa una delle decisioni più difficili di un’intera carriera videoludica, Little Friends Dogs and Cats ci trasporta immediatamente nella nostra dimora virtuale dove dovremmo cominciare a coccolare e accudire il nostro piccolo batuffolo di pelo. Ed è proprio in questo momento che i primi difetti della produzione di  Imagineer vengono a galla. Uno dei punti di forza maggiori di Nintendogs era basato sulla mostruosa interattività che l’utente poteva avere con il suo cucciolo. 

Peluche Virtuali

Fra touch screen, microfono integrato e telecamera frontale, il Nintendo DS permetteva al Pet Simulator originale di offrire un’immersione, specialmente nei giocatori più giovani, così elevata da far sopperire eventuali sbavature tecniche e di contenuti. Trovarsi sul divano, provando a interagire con il nostro cucciolo usando i Joy-Con rende il tutto molto impersonale, a tratti noioso e inizia a far affiorare quanto, un hardware dedicato, possa effettivamente rivelarsi essenziale in una produzione del genere. Rivelatosi, quindi, un titolo in grado di risaltare maggiormente in modalità “mobile” sfiliamo la Switch dal suo dock e iniziamo a districarci, attraverso l’aiuto touch screen dell’ibrida console di Nintendo,  fra coccole, spazzole e palline da riporto.

Nel mentre ci continuiamo a chiedere dove siano i gatti presenti nel titolo, approfondiamo il rapporto con il nostro piccolo Shiba scoprendo che Little Friends Dogs and Cats, a differenza di Nintendogs, non pone gli accenti sugli elementi normalmente più complessi dell’accudire un cucciolo. Veterinari, vaccini e unghie da tagliare restano confinati alla vita reale, riducendo l’interattività con i vostri cuccioli solo alle basilari attività più “tenere e coccolose” che, seppur appaganti per una manciata di minuti, risultano davvero troppo poche per intrattenere a lungo o in una maniera anche solo vagamente realistica. La mancanza di un microfono, oltre a rendere meno immersiva l’esperienza, fa venire meno anche la possibilità di un addestramento maggiormente severo che permetta di sgridare il vostro cucciolo o interagire con lui, riducendo definitivamente i cuccioli di Little Friends Dogs and Cats, a dei meri peluche virtuali più che a veri e propri cuccioli digitali.

Poche Attività Da Queste Parti

Immancabile il “nipponicissimo” style shop che vi permetterà di addobbare il vostro tenero cucciolo nelle maniere più trash e al limite della legalità immaginabili da mente umana. Fra vestitini, cappelini, occhiali e accessori di ogni sorta potrete addobbare il vostro piccolo compagno nelle maniere più disparate. Una funzione che, seppur necessaria per una determinata fetta di utenza, nulla aggiunge in termini contenutistici all’esperienza di gioco rendendo l’editor dedicato al vostro amico a quattro zampe utile solo ai fini di una veloce visita alla Friends Plaza o a mostrarlo virtualmente durante le vostre passeggiate mattutine.

Le attività sportive che potrete compiere con il vostro cucciolo in Little Friends Dogs and Cats accusano anch’esse l’assenza di un sistema di controllo analogo a quello presente in Nintendogs, non provando nemmeno a creare attività sviluppate propriamente attorno ai diversi sistemi di controllo offerti da Switch. Un esempio su tutti lo troviamo con il lancio del Frisbee che, a prescindere dalla stratificazione offerta dalle differenti modalità con cui affrontarlo assieme al vostro cucciolo, rivela un sistema di controllo poco preciso sia con gli stick analogici della modalità hanheld che provando a utilizzare il motion control offerto dai Joy-Con collegando la Switch a un monitor. 

Districandosi fra passeggiate, coccole e frisbee lanciati nel parco, una volta raggiunto il livello 15 del vostro primo cucciolo vi verrà offerta la possibilità di adottare fino a un massimo di dodici amici a quattro zampe con il quale condividere le vostre giornate. La vera incognita risiede nell’impossibilità di portarli a casa tutti, costringendo il giocatore a tenere solo tre cuccioli a casa e a scambiarli fra loro per mantenerli tutti felici e contenti. Una volta arrivati al livello 15, inoltre, finalmente potrete adottare anche un felino potendo scegliere, analogamente a quanto visto con i cani, fra diverse razze. Nulla viene modificato, scegliendo di accudire un gatto, nelle routine offerte dal sistema di gioco, così come gatti e cani non reagiranno mai in maniera naturale fra loro restando nella stessa stanza, rendendo ancor più fredda e poco interessante l’esperienza di gioco.

Il Lato Tecnico di Little Friends Dogs and Cats

Tecnicamente Little Friends Dogs and Cats offre modelli poligonali orientati al kawaii più selvaggio. I cuccioli si mostreranno parzialmente realistici seppur dotati di caratteristiche fisiche volutamente estremizzate per renderli maggiormente simili all’immaginario che un bambino possa avere nei confronti di un animaletto di poche settimane. La colonna sonora vi accompagnerà con temi rilassanti, derivati dalla musica celtica, e con effetti sonori realistici e degnamente realizzati. Graficamente, a prescindere dai modelli poligonali dei cuccioli, siamo di fronte al minimo richiesto da questa tipologia di giochi, con ambientazioni prive di spessore, dettagli o accortezze grafiche di qualsivoglia tipologia. 

Il gameplay, spogliato di tutto ciò che a reso celebre questa categoria di titoli, risulta minimale, vincolato a pochi controlli che si presenteranno ridondanti, poco precisi e incapaci di intrattenere degnamente qualsiasi tipologia di giocatore. Il vero punto debole di Little Friends Dogs and Cats risiede tutto nell’incapacità di mischiare sapientemente realismo e intrattenimento non offrendo nessun malus per la poca cura del proprio cucciolo e non restituendo quel minimo senso di responsabilità che rese Nintendogs non solamente un ottimo Pet Simulator ma anche un prodotto vagamente ludico e in grado di far apprendere ai più piccini cosa significhi responsabilizzarsi quando si chiede a gran voce un cucciolo di Doberman sotto l’albero di Natale.