New Pokémon Snap | Recensione

New Pokémon Snap la nuova iterazione del celebre spin-off uscito oramai oltre vent'anni fa. Sarà riuscita Bandai Namco a renderlo ancora accattivante?

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a cura di Andrea Maiellano

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New Pokémon Snap è una produzione decisamente coraggiosa. Sarebbe sbagliato definirlo un sequel, così come un reboot o un remake... è più da considerarsi come una nuova iterazione di quello spin-off che, nel 1999, convinse pubblico e critica con il suo concept fuori dagli schemi e le sue meccaniche di gioco disimpegnate ma capaci di intrattenere i giocatori di tutte le età, arrivando addirittura a essere una delle produzioni più apprezzate da Shigeru Miyamoto.

In questi vent'anni però, le cose sono cambiate parecchio. Gli smartphone ci hanno permesso di avere una macchina fotografica sempre in tasca e i social network sono paragonabili a degli album di foto digitali da poter condividere con chiunque attraverso un semplice "tap" su uno schermo. Eppure, anche in questo nuovo contesto sociale, il concept di New Pokémon Snap è tuttora peculiare e coraggioso come in passato, riuscendo nell'improbabile impresa di rendere divertente il passare una manciata di minuti, così come svariate ore, a cercare di fotografare i Pokémon nel loro habitat naturale.

Doverose Premesse

Prima di cominciare l'analisi di New Pokémon Snap riteniamo doveroso premettere alcuni importanti elementi che in più di una occasione si sono palesati nella nostra mente in fase di recensione. É importante, innanzitutto, chiarire la natura della nuova produzione di Bandai Namco. New Pokémon Snap non è un gioco pensato per offrire un tasso di sfida elevato, al netto di alcune sezioni votate al fan service e al far riaffiorare i ricordi di chi giocò il primo titolo della serie nel 1999. Il suo scopo è principalmente quello di rilassare il giocatore con un impianto ludico pensato per distrarre in maniera disimpegnata chi ci si approccerà.

In egual misura se non avete mai sopportato i Pokémon, o l'idea di raffrontarvi con un gioco dalle dinamiche particolarmente compassate e ridondanti non vi alletta, New Pokémon Snap non vi farà cambiare idea in alcuna maniera. Il gioco, infatti, è pensato in primis per offrire un tipo di interazione differente, con le creature di Game Freak, ai fan del franchise.

Nella lontana regione di Lentil

La storia di New Pokémon Snap ricalca i canoni, oramai noti, della serie. Il nostro avatar, che in questo capitolo potremmo decidere se farlo maschile o femminile, giunge nella regione di Lentil per supportare il Professor Speculux e la sua assistente Rita, nel complesso compito di ultimare il FotoDex, ovvero una raccolta fotografica di tutti i Pokémon presenti nella regione. Sfruttando l'escamotage narrativo della presenza di differenti biomi all'interno dell'inedita regione, gli sviluppatori di Bandai Namco hanno potuto pescare a piene mani dall'intero PokéDex, raggruppando all'interno di New Pokémon Snap oltre 200 creature fra quelle viste nelle varie generazioni che si sono susseguite negli ultimi 25 anni.

Il semplice incipit narrativo di New Pokémon Snap ovviamente si amplierà con il progredire dell'avventura portando alla luce la presenza di un misterioso fenomeno denominato Lumina, in grado di irradiare i Pokémon di una particolare luce che, secondo una leggenda, permise alle creature di salvare la regione di Lentil da un'imminente catastrofe. Sarà presente, ovviamente, anche il canonico rivale che, come da prassi, cercherà di rubarvi le luci della ribalta cercando di impressionare costantemente il Professor Speculux con i suoi risultati.

Come vi accennavamo poc'anzi, il comparto narrativo di New Pokémon Snap è altamente derivativo e riprende tutti quei cliché che i fan hanno avuto modo di imparare a memoria negli scorsi 25 anni ma un costante utilizzo di cinematiche confezionate a dovere e uno snellimento generale dei dialoghi, dovuto alle dinamiche meno varie dell'impianto ludico, rendono la storia di New Pokémon Snap godibile e interessante, al netto di non aspettarsi una scrittura eccessivamente profonda o innovativa.

E l'Hasselblad Award va a...

Un cacciatore una volta disse che sparare e fotografare erano pratiche molto simili. In entrambe si mirava prima di sparare così come in ambedue ci si trovava avvinghiati in un costante contrasto fra pazienza e capacità di reazione. Premere il grilletto al momento giusto era per lui equiparabile allo scattare una foto nell'esatto momento in cui le emozioni potevano trasparire dalla pellicola trasformando un singolo istante in un pezzo di storia. Per quell'uomo i fotografi altro non erano che cacciatori pacifisti e giocando a New Pokémon Snap, non abbiamo potuto che rimembrare quelle parole.

Immaginatevi uno sparatutto su binari, rimuovete per un istante la canonica pioggia di proiettili che si genera in quelle produzioni e inseriteci il "click" di una macchina fotografica e avrete un'idea chiara di come si strutturi il cuore dell'esperienza offerta da New Pokémon Snap. Ogni esplorazione che il giocatore sarà chiamato a compiere comincerà a bordo della navicella NEO-UNO, costruita dal Professor Speculux, e in pochi istanti dall'arrivo sul posto, il veicolo comincerà a seguire un percorso definito, senza possibilità di controllare in alcun modo da parte del giocatore la velocità o la direzione di quest'ultimo.

Mentre la NEO-UNO percorrerà la sua rotta, attorno al giocatore cominceranno a palesarsi i Pokémon presenti in quel bioma, intenti nelle loro attività quotidiane: alcuni dormiranno, altri voleranno in stormi, qualcuno di loro semplicemente si incanterà al passaggio della navicella, mentre altri ancora tenteranno di nascondersi dall'obiettivo. Spetterà, quindi, al giocatore riuscire a fotografarne il maggior numero possibile in quel periodo di tempo definito, tenendo sempre a mente di non trovarsi di fronte a delle sagome impassibili e che, magari, mentre si concentra nel fotografare un Magikarp che balzella sulla riva di un lago, lo Scorbunny che gli ha dato le spalle fino a quel momento potrebbe essersi voltato.

Diventa quindi indispensabile saper studiare l'ambiente circostante, avere buoni riflessi e, soprattutto, saper sempre cogliere l'attimo. Spostando i due stick analogici si potrà, banalmente, muovere l'obiettivo e il mirino della camera in tutte le direzioni possibili. Una pressione del grilletto di sinistra permetterà di compiere uno zoom e la pressione del tasto A, scatterà una foto. Il numero di scatti a disposizione è limitato ma più che sufficiente per immortalare tutte le creature presenti nel bioma e dilettarsi con qualche esperimento creativo. Alla fine della tratta si verrà ricondotti al laboratorio, dove il Professor Speculux si prodigherà a valutare il lavoro svolto.

Progredendo con l'avventura si verrà ricompensati con degli strumenti atti a rendere più semplice immortalare i vari Pokémon. Le mele, già presenti nel primo capitolo, serviranno ad attirare le creature in un punto specifico, permettendo di fare degli ottimi scatti frontali senza doversi preoccupare che il Pokémon si volti all'improvviso. I frutti possono essere usati anche come ostacolo, per rallentare quei mostrini eccessivamente celeri nel loro marciare, creando in maniera artificiale il momento propizio per immortalarli. Non tutti i Pokémon, però, saranno attratti dalle mele e alcuni le ignoreranno bellamente, perpetrando le loro routine incuranti delle vostre distrazioni.

Il radar, invece, avrà la funzione sia di attirare per un istante l'attenzione dei Pokémon, facendoli voltare verso l'obiettivo o innescando un'azione unica per ogni creatura, sia di mostrare al giocatore punti di interesse da analizzare nei vari percorsi. Gli oggetti a disposizione non si fermano solo a questi due ma non vogliamo anticiparvi ulteriori elementi per non rovinarvi gli aspetti più interessanti del comparto narrativo di New Pokémon Snap.

Sarebbe veramente scorretto non elogiare la volontà di Bandai Namco di rimpinguare la formula originale con una serie di elementi di gameplay atti a variare la formula di gioco. Così come sono stati introdotti differenti strumenti per garantire differenti approcci al giocatore, alla stessa stregua anche i percorsi predefiniti che caratterizzano le varie esplorazioni  che si svolgono all'interno di New Pokémon Snap, offrono alcuni spunti davvero interessanti e atti a rendere meno tediose le fasi di ricerca.

Al termine di ogni esplorazione a bordo della NEO-UNO, difatti, il Professor Speculux si adopererà di valutare il vostro operato. Potrete scegliere una sola foto per Pokémon, aiutandovi con le stelline poste sulla cornice per avere un'idea di quello che sarà il risultato finale, e mostrarle al professore che vi assegnerà un voto per ognuna di esse e vi elargirà un quantitativo di "esperienza sul campo" che aumenterà le vostre conoscenze dell'area in questione.

Salire di livello su un determinato percorso generà un costante aumento della fauna così come la possibilità di imboccare strade differenti e fino a quel momento inaccessibili. La possibilità di esplorare lo stesso bioma in differenti momenti della giornata riesce, inoltre, a offrire quel pizzico di varietà in più che rende meno pesante la costante ripetizione delle azioni richieste, offrendo al giocatore, dopo aver progredito a sufficienza nella storia, un buon numero di ambientazioni, e orari, tra cui scegliere.

Purtroppo però, per quanto gli sforzi compiuti da Bandai Namco siano lodevoli, non si può pretendere che New Pokémon Snap si riveli un campione di varietà, proprio in virtù della sua struttura ludica. Renderlo ad esplorazione libera, e quindi non su binari, non avrebbe cambiato sostanzialmente la formula di gioco, rischiando solo di renderla meno frenetica in alcune fasi dove il pensare a che strumento usare, quando usarlo e senza mai perdere il momento perfetto per scattare una foto, generano quel giusto dinamismo che non rende mai troppo compassata l'esperienza finale.

Il lato social di New Pokémon Snap

Una fotografia é sempre un’immagine duplice: mostra il suo oggetto e, in maniera più o meno visibile, chi si trova “dietro”, il “controscatto”. É l'immagine di colui che fotografa al momento della ripresa.

Wim Wenders

Non c'e frase migliore di questa per spiegare quanto una fotografia possa rappresentare maggiormente chi la scatta rispetto a cosa viene rappresentato al suo interno. Un elemento che nell'ultimo ventennio è diventato sempre più evidente con il nascere, e l'evolversi, dei social network e della loro costante presenza di foto che mettono in mostra il lato creativo, più o meno presente, dei vari utenti.

Un fenomeno sociale certamente noto agli sviluppatori di Bandai Namco, che hanno voluto introdurre in New Pokémon Snap delle dinamiche "social" per certi versi atipiche, rispetto agli standard a cui siamo abituati al giorno d'oggi. Se si pensa per un momento al concept del gioco, viene istantaneo pensare a una sua trasposizione su piattaforme mobile, magari integrando al suo interno la possibilità di connettersi con i social network più famosi permettendo una condivisione più immediata delle proprie creazioni. Bandai Namco, invece, ha voluto restare ancorata al concetto di videogioco e creare attorno al suo nuovo titolo un sistema di condivisione delle creazioni che, se ci si ferma un attimo a riflettere, ha più senso di quel che si crede.

Invece di creare un'esperienza maggiormente mordi e fuggi, relegata magari ai ritagli di tempo libero all'interno di una giornata, New Pokémon Snap richiede al giocatore di staccarsi totalmente dalla realtà per qualche momento, interfacciandosi con una console per entrare in un mondo parallelo, fatto di biomi colorati e creature da fotografare. Un luogo dove una volta terminata un'esplorazione ci si può dedicare ai propri scatti, lontano da applicazioni e programmi di fotoritocco. Cambiandone alcuni aspetti, dando sfogo alla fantasia e condividendoli con gli altri giocatori di New Pokémon Snap.

Nella suo essere anacronistico, il sistema scelto da Bandai Namco per New Pokémon Snap funziona perfettamente. Al termine delle varie spedizioni si possono visionare tutte le foto scattate, scegliere quelle che piacciono di più e salvarle nel proprio portfolio. Ci si potrà poi spostare nella sezione dedicata al ritocco per zoomare su un soggetto, applicare filtri, modificare la focale, cambiare la palette cromatica, applicare adesivi o effetti divertenti. Infine si potrà condividere il proprio estro creativo in un canale apposito, dove si potranno visionare le creazioni degli altri giocatori e dove gli sviluppatori sceglieranno, periodicamente, gli scatti più belli da pubblicare sul sito ufficiale di New Pokémon Snap.

Pur trovandoci di fronte a un sistema di editing molto basilare, che per alcuni aspetti ci ha riportato alla mente quello presente in Pokémon Sole e Luna, ne abbiamo apprezzato la forte coerenza verso l'universo fotografico. La totale assenza di una tridimensionalità dei propri scatti, per quanto possa sembrare un deficit a chi è abituato alle modalità foto presenti nella maggior parte delle produzioni odierne, è perfettamente allineato con il concetto di fotografia bidimensionale, richiedendo prima di tutto una buona base su cui poter lavorare.

In definitiva il comparto "social" di New Pokémon Snap si rivela molto più di un semplice divertissement, andando a sopperire la mancanza di un reale comparto multigiocatore, offrendo un'esperienza asincrona in grado di spingere il giocatore a migliorarsi spedizione dopo spedizione.

É una questione di arte e tecnica

Sul versante tecnico e artistico di New Pokémon Snap c'è veramente poco da eccepire. Basta ammirare per pochi minuti il lavoro realizzato da Bandai Namco per comprendere da dove proviene la fiducia che gli è stata data da The Pokémon Company. Le cinematiche sono tute realizzate con una cura certosina per i dettagli e le animazioni. Non vi nascondiamo che ci siamo chiesti a più riprese quando ne vedremo di analoghe nei titoli principali della serie.

I modelli poligonali dei Pokémon sono convincenti, così come le loro animazioni. Un'unica sbavatura la si può additare in un'assenza sporadica di reazioni da parte dei mostriciattoli ai nostri input. Non parliamo di quando bellamente ignoreranno le nostre attenzioni, quanto più di una "robotica assenza di risposta" in alcuni momenti in cui gli si lancia una mela letteralmente addosso. Niente di trascendentale sia chiaro ma in una produzione dove l'azione rapida e istintiva la fa da padrona, fa storcere un pò il naso quando succede, seppur siano momenti sporadici e non si siano rivelati mai una costante. Le routine dei Pokémon sono sempre credibili e la fusione fra le creature di Game Freak e i paesaggi ricolmi di dettagli creati da Bandai Namco, riesce facilmente nel compito di immergere il giocatore in un mondo credibile e ammaliante.

Niente da dichiarare, infine, sull'ottima localizzazione in Italiano che, come da tradizione per le produzioni di Nintendo, presenta dialoghi scorrevoli e snelli con la canonica attenzione verso il pubblico più giovane per offrirgli una piena comprensione del testo e delle funzioni di gioco.