PlayStation, spunta un caso di discriminazione: ecco i dettagli e la denuncia

Nella denuncia di una ex impiegata si parla di discriminazione di genere in PlayStation: ecco tutti i dettagli della denuncia.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Non solo Activision
. Nel corso delle ultime ore anche PlayStation è stata travolta da una denuncia per discriminazione di genere. La notizia arriva da Axios, che ha prontamente riportato anche la denuncia effettuata da Emma Majo, ex IT security analyst della divisione californiana del brand del colosso nipponico dedicato ai videogiochi.

Stando a quanto riportato da Axios, Emma Majo ha denunciato Sony e sta aspettando che la Corte della California approvi il tutto. I motivi dietro la denuncia, come scrivevamo poco sopra, sono da riportarsi nella discriminazione di genere. "Sony discrimina le impiegate femminili, sia le donne che quelle che si identificano come donne", ha dichiarato Emma Majo alla Corte. In aggiunta, in PlayStation (o almeno nella divisione californiana coinvolta) ci sarebbe anche la violazione dell'United States Equal Pay Act. Il risultato? Le impiegate di sesso femminile (o coloro che si identificano nel sesso femminile) non sarebbero messe in condizioni di ottenere promozioni e stipendi uguali a quelli delle donne.

La denuncia è ancora più articolata e si espande anche per altri problemi a livello lavorativo. Afferma infatti che molto spesso le sue domande, i suoi dubbi e le sue dichiarazioni venissero ignorante, poiché il manager rispondeva esclusivamente agli uomini. Majo non sarebbe mai stata promossa (come altre sue colleghe) e tutto ciò ha portato ovviamente ad un clima molto instabile, con il rapporto lavorativo terminato quest'anno.

Con la denuncia a carico di PlayStation, il numero di segnalazioni per discriminazioni e molestie sessuali nel settore dei videogiochi sta aumentando vertiginosamente. L'elemento più preoccupante sarebbe la localizzazione geografica: la maggior parte delle denunce sarebbe infatti circoscritta alla California, visto che insieme a PlayStation sono coinvolti in casi simili (o più gravi) anche Riot e Activision. Al momento Sony non ha ancora risposto, ma considerando quanto Jim Ryan si sia esposto nei confronti di Kotick una eventuale presa di posizione da parte della divisione californiana potrebbe arrivare nel giro di poche ore.

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