Canone RAI oggetto di attenzioni politiche

Alleanza Nazionale e il Partito Socialista propongono soluzioni per risolvere il problema del Canone

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a cura di Dario D'Elia

Il canone RAI è di nuovo protagonista di un acceso dibattito che sta coinvolgendo un po' tutte le forze politiche. Dopo l'esplosione del caso torinese di ieri sia Alleanza Nazionale che il Partito Socialista hanno chiesto a gran voce che si proceda con un aggiornamento della normativa vigente.

Ieri Bruno Murgia (AN) ha ricordato come nel 2007 sia stata congelata una sua proposta di Legge che prevedeva l'esclusione dei "personal computer o di telefoni mobili adattati o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni" dal Canone. "Era chiaro almeno per me e per i tanti deputati che sottoscrissero la mia proposta, che prima o poi la RAI avrebbe battuto cassa ai contribuenti", ha dichiarato Murgia. "La motivazione fu chiara non facciamo pagare questa odiosa tassa anche per chi possiede questi strumenti in quanto difficilmente li compriamo per guardarci la televisione; il computer e il telefono servono a ben altro e quindi è inconcepibile tassarne il possesso".

Secondo Gianfranco Schietroma, parlamentare del Partito Socialista, invece, sarebbe il caso di abolire il Canone RAI. "Il fatto ripropone all'attualità la giusta esigenza di abolire il Canone RAI, che appare sempre più un balzello ormai anacronistico, dal momento che la RAI è diventata una televisione commerciale, stracolma di spazi pubblicitari, con una gestione del servizio pubblico inconsistente rispetto alla richiesta di un canone", ha dichiarato Schietroma.

Dello stesso avviso l'associazione Altroconsumo, che sostiene che il servizio pubblico debba essere finanziato magari "destinando, a copertura del servizio, parte o tutta l'IVA versata sull'acquisto degli apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo. In questo modo si finanzierebbe il servizio senza coinvolgere chi non ne usufruisce".

Soluzioni che al momento sembrano discostarsi molto dalla proposta dello scorso ottobre di Claudio Petruccioli, Presidente RAI, che a ottobre aveva proposto di inserire la tassa nelle bollette ENEL.