La pirateria online divide Lily Allen, James Blunt e i Muse da Robbie Williams, i Blur e i Radiohead. La nuova proposta di legge anglosassone che si propone di risolvere il problema del file-sharing illegale sembra aver diviso la scena musicale d'oltremanica. Il fatto che si ispiri all'Hadopi 2 francese non piace alla Featured Artists Coalition, di cui fa parte ad esempio Williams: l'idea di fondo è che la repressione non abbia portato a nulla.
Lily Allen e il suo tatuaggio shhhh
Lily Allen, però, è stata completamente travolta dalle critiche. Il suo blog è stato temporaneamente chiuso, anche se com'è risaputo il suo successo nasce proprio dalle community online. Prima di diventare famosa, infatti, su MySpace era già molto apprezzata.
"Dicono che il file sharing va bene. Forse va bene per loro, che hanno le più grandi collezioni di Ferrari del mondo. Ma per i nuovi talenti è un disastro ed è sempre più difficile emergere e sopravvivere", scriveva Lily Allen sul suo blog.
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