Confessioni di un caffeinomane
Le bevande energetiche sono storicamente legate allo sport, quindi la maggior parte degli studi si sono occupati delle reazioni fisiologiche che generano, infatti la Red Bull ci ha fornito gli estremi di una mezza dozzina di studi sull'argomento, che partono dalla metà degli anni '90. Leggendoli, emerge quello che ci si poteva aspettare da studi selezionati direttamente dall'azienda, vale a dire che "Red Bull ti mette le aliiii": migliori prestazioni, più attenzione, maggiore resistenza alla sonnolenza, senza dimenticare il magico mix di caffeina e taurina. Sarà marketing, ma è servito a vendere più di 4 miliardi di lattine nel solo 2008.
Per chi è curioso, sappiate che la taurina si crea naturalmente nei mammiferi, nel pancreas e nei testicoli, ma può anche essere sintetizzata. Il nome deriva dal latino taurus, che significa toro o bue, l'animale dal quale la sostanza fu estratta la prima volta, nel XIX secolo.
Tornando al consumo eccessivo di caffeina, l'articolo citato nota che "la caffeina aumenta il livello d'attenzione, riduce la stanchezza e migliora l'umore. Un consumo normale migliora le prestazioni in attività che richiedono concentrazione, quali la guida simulata. L'effetto su attività cognitive più complesse è meno chiaro, anche se alcuni indizi indicano che un consumo elevato porta a prestazioni migliori, specialmente nei soggetti più anziani".
Non per dissetarsi
Le bevande energetiche sembrano tutte uguali, ma non lo sono. Al di là delle differenze nel prezzo e nel sapore, ci sono variazioni importanti per quanto riguarda la caffeina. La FDA, l'organismo che regola e controlla i prodotti alimentari negli USA, ha imposto un limite di 65 mg ogni 350 cc di bevanda, poco più di una lattina, ma la maggior parte dei prodotti in commercio restano ben al di sotto di questo limite, come nel caso della Coca Cola. La Red Bull, invece, lo supera di poco, con 66,7 mg, ma altri arrivano a 300 mg per bottiglie da circa 600 cc, pur riuscendo a restare sotto le 200 calorie.
300 mg in 600 cc sono, per capirci, una quantità enorme, tenendo in conto che una tazzina, espresso o moka che sia, ne può contenere dai 40 a 100 mg. Quindi stiamo parlando di una quantità che va dai 6 ai 15 caffè, in una sola bevanda, per quanto abbondante. Si sente il cuore pompare con più determinazione, eppure in modo naturale, senza eccessi. Chi l'ha provato nota l'eccesso, ma lo giudica, solitamente, piacevole. La bevanda in questione è la VISO, non presente in Europa. Trattandosi di una compagnia relativamente piccola, è stato facile ottenere un'intervista direttamente con il presidente dell'azienda, Alex Ilica.
Ci ha spiegato che l'obiettivo iniziale era creare una bevanda vitaminica di qualità superiore, non un energetico. "Solo in un secondo momento abbiamo pensato di aggiungere della caffeina a uno dei gusti disponibili" ha detto. Ad oggi, i quattro gusti che contengono caffeina rappresentano il 75% delle vendite, e due sono così recenti che non sono ancora presenti sul sito web, www.drinkviso.com.
Non ci sono, quindi, solo i 300 mg di caffeina, ma anche 17 vitamine e minerali, 14 dei quali, secondo l'azienda, rappresentano il 100% del fabbisogno giornaliero. Quello che abbiamo capito, inoltre, è che la caffeina non è tutta uguale, ma ne esistono diversi tipi, usati per i prodotti in commercio.
"C'è la caffeina naturale fatta in Spagna, che è un prodotto davvero molto buono, a differenza di quella sintetica prodotta in Cina, che si trova nella maggior parte dei prodotti in commercio" spiega Alex. "Il prodotto sintetico ha effetti molto meno potenti di quello naturale, e questa è la ragione per la quale molte persone trovano che il nostro prodotto dia una buona sensazione, mentre quelli della concorrenza no."
Alex Ilica, quando cercava la formula giusta - Clicca per ingrandire.