Auto elettriche, il prezzo del litio potrebbe aumentare del 50% nel 2023

Il prezzo del litio per le batterie delle elettriche potrebbe salire nei prossimi mesi.

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a cura di Valentina Acri

Il prezzo del litio per le batterie delle auto elettriche potrebbe salire vertiginosamente nei prossimi mesi: a lanciare l’allarme è della società di consulenza energetica norvegese Rystad Energy. L'aumento del prezzo del litio per le batterie destinate alle vetture elettriche causerebbe inevitabilmente un enorme problema in termini di costi per tutte le Case produttrici.

La stessa Rystad evidenzia come sui mercati asiatici il litio venga attualmente trattato al massimo storico di 35 dollari al chilogrammo. Non manca tuttavia l’ipotesi di un aumento fino a 50 dollari nel secondo semestre dell'anno e a ben 52,5 dollari già all'inizio del 2023.

Con riferimento ai dati diffusi dalla norvegese Rystad, i motivi che causerebbero il rialzo delle quotazioni sono sia il crescente interesse del settore automobilistico nei confronti delle batterie al litio-ferro-fosfato a partire dai primi mesi del 2021 che le previsioni su forniture limitate di sali di litio per l’intero primo semestre del 2022, causati da problemi produttivi e logistici sia nell'America del Sud che sul territorio cinese. Pensiamo, infatti, che l'indice mensile realizzato dalla società norvegese a inizio gennaio per il carbonato di litio per batterie indicava un prezzo franco di 300.000 yuan la tonnellata.

Il prezzo del litio con il quale le batterie sono costruite, potrebbe dunque passare dai 35 dollari al kg ad oltre 50 dollari entro la fine del 2023 creando gravi problemi alle case automobilistiche. Stando a quanto emerso anche nell'ultima indagine condotta da BloombergNEF, il rincaro delle materie prime, unito ai problemi nelle catene di approvvigionamento a livello globale rischia di portare i costi degli accumulatori a registrare il primo aumento nell’ultimo decennio. Nonostante quest’anno i prezzi medi delle batterie siano scesi del 6% rispetto al 2020 (raggiungendo il minimo di 132 dollari al kWh) già da luglio sono tornati a salire anche a causa dell’aumento dei listini di fosfato di ferro e di litio stabiliti dai produttori cinesi per compensare il rincaro dell’energia e la scarsa disponibilità di materiale. Per il prossimo anno dunque i prezzi sono previsti in salita nonostante alcune precedenti prospettive di miglioramento delle forniture.