Dalla Motor Valley appello a Elon Musk: costruire le Tesla nella terra della Ferrari

L’assessore Vincenzo Colla appoggia l’appello a Elon Musk: "venga a investire nella Motor Valley, una missione tutt'altro che impossibile, siamo già apprezzati dalle multinazionali di tutto il mondo".

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a cura di Valentina Acri

Il numero uno di Tesla nella Motor Valley dell’Emilia Romagna, non a caso culla di Ferrari, Lamborghini e molte altre grandi case automobilistiche più importanti del mondo. Questo l’appello partito dal quotidiano Il resto del Carlino e rilanciato dall'assessore regionale al Lavoro e allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

La nostra regione è attraente per gli investimenti pazienti e visto che Tesla sta valutando investimenti in Europa, perché non l’Italia. È tutt’altro che una missione impossibile – ha dichiarato Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico in un’intervista a Il Resto del Carlino – siamo già apprezzati dalle multinazionali di tutto il mondo.

L'invito pone come obiettivo l'apertura di una grande fabbrica in un territorio in cui presto potrebbero arrivare anche i cinesi di Faw, noto come grande colosso delle auto elettriche con ben 4 milioni di veicoli venduti all’anno nella Repubblica popolare.

Tesla dice che investirà in Europa. Bene. Se venisse qui troverebbe un territorio che è già attrazione delle multinazionali di tutto il mondo. Abbiamo Audi-Volkswagen con Lamborghini, Ferrari, Ducati, Maserati, Dallara, Toyota.

La casa automobilistica Tesla sta portando avanti i lavori per la costruzione della prima Gigafactory europea che vedrà la luce proprio in Germania. Non a caso, una volta portato a termine lo stabilimento diventerà la più grande fabbrica di batterie in Europa, e sarà destinata alla realizzazione nella nuova Model Y. Gli obiettivi della casa automobilistica statunitense, chiaramente in continua ottimizzazione, puntano ad un incremento delle capacità produttive con conseguenti investimenti nei prossimi due anni. Lo stesso Musk si dichiara pronto ad investire 12 miliardi di euro, un’occasione che l’assessore dell’Emilia Romagna considera straordinaria.

Nel 2019 il nostro Pil regionale ha sfiorato i 170 miliardi, di questi 70 miliardi riguardano l’export. Non siamo noi a dire che siamo internazionali, ma lo dicono i numeri… Ma c’è di più: abbiamo l’Università, il sapere, le competenze che ci permettono di governare la transizione verso l’elettrico. Chi l’avrebbe detto che un giorno avremmo costruito una Ferrari ibrida ed elettrica? Ripeto: basta volerlo e qui, in Emilia-Romagna, tutto è possibile, sostiene Vincenzo Colla.

Non manca tuttavia una stabilità istituzionale nella Regione che, insieme alle competenze imprenditoriali, la cultura del lavoro, professionalità eccezionali dei lavoratori, la capacità di mediare e fare alleanze strategiche danno un enorme valore a tutto il territorio emiliano.

La transizione, il futuro, è questo: creare una politica industriale manifatturiera autonoma di qualità. Abbiamo l’Università dei motori Muner (Motorvehicle university of Emilia-Romagna) che punta a fare ricerca e formare le professionalità ad hoc per il settore auto. Sono coinvolte tutte le università della Regione e i nostri gioielli, tra cui Lamborghini, Ducati, Ferrari e altri. Questo non significa che dobbiamo abbandonare il tradizionale, visto che nel 2019 sono stati vendute 100 milioni di auto col motore a scoppio, ma riuscire a portare a termine questa importante transizione industriale ed ecologica, come previsto nel Patto per il lavoro e per il clima.
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