Ferrari brevetta un nuovo metodo per riscaldare l'abitacolo

Ferrari ripensa riscaldamento e raffreddamento della cabina in vista della sua prima auto elettrica: 2 metodi brevettati.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Nell'era dell'elettrificazione le case automobilistiche si stanno trovando a ripensare soluzioni consolidate da tempo, come gli impianti di riscaldamento e raffreddamento dedicati all'abitacolo dell'auto: con un motore endotermico regolare la temperatura dell'abitacolo è un gioco da ragazzi, il calore in eccesso è abbondante e lo si può utilizzare per scaldare o raffreddare l'interno dell'auto, ma le auto elettriche non generano calore da riutilizzare in questo modo, ed è per questo che Ferrari sta pensando a soluzioni alternative, in attesa della sua prima auto elettrica.

La testata americana CarBuzz ha scovato un nuovo brevetto presentato dalla casa di Maranello all'Ufficio Brevetti degli USA; il brevetto si concentra su due metodi pensati per permettere di controllare la temperatura dell'abitacolo utilizzando una quantità di energia minima.

Il primo metodo pensato da Ferrari è molto semplice ed è già stato applicato da altre case automobilistiche: l'auto viene pre-climatizzata, caldo o freddo che sia, mentre è ancora attaccata alla colonnina di ricarica, così che al momento in cui ci si mette al volante la temperatura è già ottimale e bisognerà soltanto mantenerla, riducendo sensibilmente i consumi.

Il secondo metodo si basa sulla stessa premessa del primo, cioè la pre-climatizzazione per ridurre al minimo il consumo di energia proveniente dalla batteria dell'auto, ma in questo caso si aggiunge un elemento - il telaio dell'auto - che svolge la funzione di dissipatore termico, in grado di immagazzinare o dissipare calore a seconda della necessità.

In sostanza il telaio dell'auto sarà realizzato con diverse sezioni cave realizzate in alluminio, pensate per incanalare l'aria nelle varie zone dell'auto: l'alluminio si occuperà di immagazzinare il calore e così l'auto avrà una scorta di energia pronta da utilizzare quando si stacca il cavo di ricarica. In caso di necessità, l'auto potrà essere dotata di un sistema secondario per il riscaldamento dell'aria che circola all'interno del telaio: questo sarà possibile a costo di un po' di elettricità proveniente dalla batteria, ma il guadagno in termini di efficienza termica è comunque importante. Tutto questo sarà possibile grazie ad un lavoro di isolamento termico tra il telaio e l'ambiente esterno che permetterà all'auto di conservare l'energia termica immagazzinata per lungo tempo, riducendo ai minimi termini il consumo di energia dal pacco batterie.

Ovviamente entrambe queste soluzioni non sono paragonabili alla semplicità di tenere sempre acceso il condizionatore senza preoccuparsi dell'effetto sui consumi, ma riusciranno comunque a tenere a bada la temperatura a bordo riducendo i consumi al minimo indispensabile.