Il paradosso delle auto ibride plug-in che non vengono caricate

Le auto ibride plug-in offrono elasticità e funzionalità, almeno in teoria: in pratica spesso vengono usate male e consumano troppo.

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a cura di Francesco Daghini

Spesso quando si parla di motori di nuova generazione si finisce a parlare delle auto plug-in hybrid come di una soluzione a metà strada che permette di approcciarsi al mondo della mobilità elettrica, senza però fare un vero e proprio salto della fede: grazie a un'autonomia chilometrica che solitamente parte dai 40 km a salire - a seconda del modello - le auto plug-in hybrid promettono la possibilità di fare i piccoli spostamenti quotidiani utilizzando il solo motore elettrico, passando al motore termico quando si vuole raggiungere una destinazione più lontana. Tutto bello, almeno in teoria, ma nella pratica sembra che le auto ibride plug-in non vengano ricaricate a sufficienza per sfruttarne le caratteristiche, o almeno questo è quanto afferma un nuovo studio condotto dal International Council on Clean Transportation. 

Lo studio ha raccolto i dati necessari attraverso il sito Fuelly.com e tramite il sito ufficiale del Bureau of Automotive Repair (BAR) della California: secondo questi dati i proprietari di auto PHEV percorrerebbero tra il 25 e il 65% di miglia "elettriche" in meno rispetto a quanto stimato dalle tabelle EPA. Se non si ricarica un'auto PHEV quotidianamente, i consumi di carburante possono aumentare anche del 67%.

Quando si usa un'auto plug-in hybrid con la batteria carica si può notare come spesso il motore termico venga spento anche ad alte velocità, così da ridurre il consumo di carburante fossile; al contrario però, quando si guida con la batteria scarica, il motore termico deve trasportare anche il peso aggiuntivo della batteria e del motore elettrico senza ricevere in cambio alcun tipo di beneficio.

Lo studio suggerisce di rivedere gli standard di utilizzo EPA, che negli anni ha sempre sovrastimato la quantità di chilometri percorsi in modalità puramente elettrica dalle auto PHEV. Per renderle più funzionali, lo studio consiglia di riportare sulle ibride plug-in delle tecnologie che oggi sono presenti solo sulle elettriche pure, come i sistemi di ricarica rapida o una dimensione minima per la batteria agli ioni di litio installata sull'auto.