La Panda 4x4 avrà il suo restomod e sarà italiano

La Fiat Panda 4x4 sarà oggetto di restomod da parte della Inglorious Basterds Cycles, officina italiana con base a San Giuseppe nel ferrarese

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a cura di Florinda Maraschi

Dopo la Lancia Delta e la Jaguar E-type, tanto per citarne un paio, è arrivato il momento del restomod anche per la Panda.

Se l’accostamento coi modelli sopracitati può sembrare azzardato, bisogna ricordare che la piccola di casa Fiat ha tutti i requisiti per essere considerata un pezzo di storia dell’automobilismo. Presentata per la prima volta nel 1980 nei giardini del Quirinale, portò una ventata di novità nel mondo delle utilitarie con soluzioni rivoluzionarie per l'epoca, studiate per offrire praticità e costi contenuti. La sua carriera è piena di primati, come quando nel 1983 è diventata la prima citycar equipaggiata con un sistema di trazione integrale, o quando, pochi anni dopo, è stata fornita di un motore diesel, novità assoluta per una compatta. E si potrebbe andare avanti fino ai giorni nostri.

Il restomod (restored modified, ovvero restauro modificato), quindi se lo merita tutto. È questo che devono aver pensato gli artigiani ferraresi di Inglorious Basterds Cycles, che nella loro officina a San Giuseppe restaurano auto e modo d’epoca, quando hanno dato il via al progetto per la loro Panda 4x4.

Ma come fare a migliorare un mito? Aggiungendo citazioni di altri miti!Guardando i render, si notano subito rimandi importanti, come parafanghi più larghi ispirati nel disegno a quelli della Lancia Delta Integrale Evoluzione, o la bombatura sul cofano che tanto ricorda la Fiat Campagnola. Inevitabile anche un omaggio alla Range Rover, col portellone posteriore sdoppiato e il lunotto apribile. Per la tinta della carrozzeria, viene citata la stessa Panda, come la scelta di colori come il verde Lattementa e il bordeaux delle versioni 4x4 Sisley.

Per la meccanica si guarda al futuro. Il motore originale lascia il posto ad un altro Fire, il 4 cilindri 1.2 a benzina da 75 CV della Fiat Punto prima serie, rivisto e modificato per evitare le tipiche perdite d’olio. In abbinamento arriva un sistema ibrido KERS (acronico di kinetic energy recovery system ossia sistema cinetico di recupero dell’energia), prodotto dall’italiana Newtron, che accumula energia in frenata e la cede in accelerazione. Con queste modifiche i cavalli a disposizione dovrebbero diventare 90, decisamente più dei 54 CV delle vecchie Panda 4x4 con il motore da 1.1 litri. Allo specialista Amilcare Artioli è stato affidato il compito di studiare un differenziale autobloccante che renda la Panda 4x4 in grado di cavarsela in qualsiasi situazione.

Per il telaio sono previsti dei rinforzi nelle zone di torsione e speciali lamiere stampate con fori imbutiti, mentre a proteggere il sottoscocca, ci saranno due piastre, una davanti e una dietro; completa l’estetica funzionale l’aggiunta di due bull bar e dei cerchi da 15" con gomme a spalla alta. L'auto è stata inoltre rialzata fino a 35-38 centimetri, e dotata di luci al led e fari aggiuntivi. Considerato che verrà equipaggiata con servosterzo e climatizzatore, è previsto un aumento complessivo del peso di circa 50 chilogrammi.All’interno troveranno posto una futuristica strumentazione costituita da un doppio pannello digitale touch screen, e dei sedili sottilissimi che si ripiegano su se stessi, citando gli originali disegnati da Giorgetto Giugiaro.

Il primo esemplare dovrebbe vedere la luce la primavera prossima, e il prezzo indicativo dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 mila euro, ma potrebbe essere superiore vista l’ampia possibilità di personalizzazione.