Polestar 2: specifiche, versioni, prezzo

Polestar 2 è pronta a invadere il mercato italiano: l'abbiamo già testata e in questo articolo vi raccontiamo tutte le versioni esistenti.

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a cura di Francesco Daghini

Il marchio Polestar nasce nel 1996 come divisione racing di Volvo, ma negli ultimi anni - dopo l'acquisto del marchio Volvo da parte del Gruppo Geely - il marchio della stella polare si è reinventato come brand 100% elettrico, ma sempre con un occhio alle prestazioni, della casa svede. Dopo una lunga attesa, Polestar 2 è finalmente pronta a sbarcare sul mercato italiano: abbiamo già avuto modo di testarla in una versione top di gamma con doppio motore, batteria maggiorata e Performance Pack ma la Polestar 2 si declina in vari modelli con configurazioni differenti, a partire da quello entry level proposto a 52.250 € - in questo articolo andremo a raccontarvi le varie versioni esistenti della Polestar 2, analizzandone le differenze e facendo luce su quelli che sono i pacchetti aggiuntivi proposti dall'azienda svedese di proprietà di Volvo Cars.

Polestar 2: design e interni

Iniziamo dal colpo d'occhio: Polestar 2 non fa nulla per nascondere la sua parentela con Volvo, riuscendo a sposare alla perfezione linee affilate ed elementi più morbidi, dando vita a una berlina 100% elettrica in grado di trasmettere una sensazione di alta qualità. Frontalmente troviamo una griglia decorata a blocchi al cui centro si trovano i sensori dedicati ai sistemi di sicurezza dell'auto, e ai lati di questa troviamo i gruppi ottici Full LED con abbaglianti attivi intelligenti. Gli ampi passaruota ospitano cerchi a partire da 19 pollici di diametro nel caso del modello di ingresso, fino ai 20 pollici che troviamo invece sui modelli dotati di Performance Pack.

Lungo le fiancate abbiamo una parte bassa delle portiere scolpita e squadrata, mentre più ci si avvicina al tetto e più le linee dell'auto si ammorbidiscono; gli specchietti laterali sono stati progettati con una cornice sottilissima, così da renderli un po' più accattivanti. La forma dell'abitacolo è data da un'unica linea che scorre sinuosa dal parabrezza fino al portellone posteriore, dove tutte le linee si incontrano per dare vita a un retrotreno geometrico e dal design accattivante. I fari posteriori a LED, integrati partendo dal portellone del bagagliaio fino ad arrivare agli angoli dell'auto, sono anch'essi adattivi.

L'abitacolo è molto familiare a chi conosce le Volvo più recenti, è essenziale e pensato per essere funzionale e ordinato. Come già riscontrato durante la nostra prova, l'abitacolo della Polestar 2 ha pochi tasti fisici ma ben progettati per svolgere al meglio il loro compito; il resto è tutto digitale e integrato nel sistema di infotainment dell'auto, dotato di software Polestar Connect compatibile con Apple CarPlay, oltre a disporre nativamente di Android Automotive, la versione più recente e avanzata del software automobilistico di Google. I sedili anteriori sono dotati di sistemi di regolazione elettrica con supporto lombare a 4 vie, oltre ad essere riscaldati così come il volante, tutto di serie sul modello d'ingresso; nell'abitacolo troviamo anche 4 porte USB di tipo C - due davanti e due dietro - una radio digitale DAB+, una presa a 12V nel bagagliaio e tante tasche e vani per riporre i propri oggetti.

Dimensioni e peso

Polestar 2 si può descrivere come una berlina di medie dimensioni: è lunga 4606mm, larga 1859mm e alta 1473mm con un passo di 274 cm; il peso varia tra i 1938 kg e i 2113 kg a seconda della versione scelta, in quanto la batteria maggiorata da 78 kWh andrà inevitabilmente ad aggiungere peso all'auto. Il bagagliaio, unito al piccolo pozzetto anteriore, offre quasi 500 litri di volume, spazio che raddoppia abbattendo i sedili posteriori in configurazione 60/40.

Specifiche tecniche a confronto

Polestar 2 è proposta in 3 versioni che differiscono nel motore e nel pacco batterie: si parte dalla versione Standard Range Single Motor dotata di un pacco batteria da 69 kWh suddivisa in 24 moduli - quest'ultima si occupa di fornire corrente al motore elettrico da 170 kW di potenza (pari a 231 cavalli) e 330 NM di coppia posizionato sull'asse anteriore dell'auto. La velocità massima è limitata a 160 km/h e lo scatto da 0 a 100 è coperto in 7.4 secondi. Questa versione della Polestar 2 è quindi a trazione anteriore e offre un'autonomia stimata sul ciclo WLTP di 478 km. La ricarica in corrente continua si ferma a 130 kW di potenza e consente di riportare la batteria dal 10 all'80% in 35 minuti. Come anticipato, il prezzo di questa versione parte da 52.250 €.

Di seguito nel listino troviamo la Polestar 2 in versione Long Range Single Motor che porta con sé un pacco batteria da 78 kWh, sufficiente a percorrere 551 km sul ciclo WLTP. Il resto dei dati tecnici resta praticamente invariato, con il singolo motore elettrico anteriore che eroga la stessa potenza e coppia del modello Standard Range. Quello che cambia invece è la potenza massima di ricarica, che sale a 155 kW così da mantenere invariati i 35 minuti di richiesti per riportare la batteria all'80% di carica. In questo caso il prezzo sale a 55.700 €.

Infine arriviamo al modello top di gamma, la Polestar 2 Long Range Dual Motor: la batteria è anche in questo caso da 78 kWh, ma i motori sono raddoppiati per una potenza complessiva di 300 kW, o 408 cavalli, e 660 Nm di coppia. In questo caso lo scatto da 0 a 100 è coperto in 4.7 secondi e la velocità massima è di 205 km/h; ne risente leggermente l'autonomia, che torna a 487 km sul ciclo WLTP nonostante la batteria maggiorata. Invariata invece la potenza di ricarica, 155 kW, così come il tempo richiesto per portare la batteria all'80%: 35 minuti. Il prezzo stavolta è di 59.200 €.

Un altro dato interessante fornito da Polestar riguarda le emissioni di CO2 legate alla produzione dell'auto: si va dalle 22.5 tonnellate di CO2 per la produzione completa di una Standard Range Single Motor, fino alle 24.4 tonnellate per la versione Long Range Dual Motor.

Pacchetti opzionali

Per completare la dotazione delle sue auto, Polestar ha pensato a 3 pacchetti opzionali che portano con sé varie aggiunte: si chiamano Plus Pack, Pilot Lite Pack e Performance Pack.

Iniziamo da Plus Pack, che si concentra sugli optional dedicati al confort a bordo: oltre al tetto panoramico in vetro di cui abbiamo già parlato, troviamo un impianto audio Harman Kardon composto da 13 altoparlanti per 600 W di potenza complessivi, si prosegue poi con alcune soluzioni legate al riscaldamento dell'abitacolo grazie alla pompa di calore a risparmio energetico, e con altre dedicate invece alla qualità dell'aria che respiriamo a bordo grazie a un filtro intelligente in grado di bloccare sostanze inquinanti e pollini. Migliorano anche i rivestimenti, grazie al materiale WeaveTech vegano con inserti in colore Black Ash, e l'illuminazione interna grazie ai LED strategicamente integrati. Il pacchetto è infine completato dal lunotto posteriore oscurato, dal sistema di ricarica wireless per gli smartphone e da un bagagliaio arricchito di ganci per tenere ferme le borse.

Pilot Lite Pack è il pacchetto dedicato ai sistemi di sicurezza e di guida autonoma di Polestar: tra le tecnologie incluse troviamo il Blind Spot Information System con luce lampeggiante integrata negli specchietti, il Cross Traffic Alert con frenata di emergenza che controlla la parte posteriore dell'auto mentre si fa retromarcia e in caso di necessità è in grado di attivare i freni automaticamente, il Rear Collision Warning e Mitigation che tiene d'occhio il retro del veicolo durante la guida e calcola il rischio di collisione posteriore, attivando le 4 frecce in caso di necessità, ed eventualmente eseguendo il pre-tensionamento delle cinture di sicurezza in caso di collisione imminente. Cruise Control Adattivo, Pilot Assist, Park Assist laterale e una pletora di telecamere sparse per l'auto completano il pacchetto tecnologico, per dare vita a un'auto sempre più capace di guidarsi da sola - anche se per ora non del tutto.

Arriviamo infine al Performance Pack dedicato a chi cerca le migliori prestazioni: le due modifiche più sostanziali riguardano i freni, forniti da Brembo e composti da pinze in alluminio a 4 pistoncini e dischi forati e ventilati, e le sospensioni Dual Flow Valve, fornite da Ohlins. Grazie a queste sospensioni dotate di 22 regolazioni l'auto offre un'aderenza e una trazione impareggiabile. Performance Pack porta con sé anche un aumento di prestazioni, con i due motori elettrici che arrivano a erogare 350 kW di potenza, o 476 cavalli. A completamente del pacchetto troviamo alcuni dettagli estetici, come i cerchi in lega forgiati da 20 pollici e le cinture di sicurezza in colorazione gialla, coordinate con il colore delle pinze dei freni.

L'attesa è stata lunga ma finalmente Polestar 2 è arrivata: riuscirà la proposta svedese a ritagliarsi una fetta di un mercato difficile come quello della mobilità elettrica? Ai posteri l'ardua sentenza, anche se per il momento la berlina di casa Polestar sembra avere tutte le carte in regola per attirare l'attenzione del mercato. Per il momento la compagnia non permette di configurarsi l'auto a proprio piacimento ma offre dei modelli pre-configurati da ordinare così come sono.