L'industria 4.0 non è ancora realtà: le imprese sono restie al cambiamento

La scarsa conoscenza delle tecnologie di ultima generazione da parte delle imprese sta rallentando l'industria 4.0.

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a cura di Marina Londei

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L'industria 4.0, che molti credono sia già in atto, sta in realtà faticando a prendere piede. Diversi sono i motivi dietro questa lentezza, ma tutti riconducibili a una scarsa conoscenza delle tecnologie, dei loro casi d'uso e della loro effettiva utilità per le supply chain. 

Richard Markoff e Ralf Seifert, autori ed esperti di processi e sistemi industriali, hanno analizzato il rapporto delle industrie con le nuove tecnologie e le difficoltà dietro la loro adozione.

Il cambiamento spaventa le imprese

Sebbene le imprese si dicano interessate a perseguire la digitalizzazione, l'unica vera soluzione innovativa che ha preso piede è il cloud computing, che da solo non è però sufficiente a rivoluzionare l'industria.

Ad oggi sono poche le realtà che hanno colto i benefici delle ultime tecnologie come l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale per le simulazioni dei processi produttivi e i gemelli digitali: gran parte delle imprese non sa come integrarle nel business, né come trarne vantaggio. Per questo motivo è forse ancora immaturo parlare di una vera e propria rivoluzione industriale: le aziende stanno muovendo i primi passi, ma c'è ancora troppa confusione dietro le reali implicazioni del progresso.

I leader aziendali sono sotto pressione per via dei costi energetici sempre più alti, e non considerano ancora l'innovazione tra le principali priorità, nonostante le nuove tecnologie giochino possano giocare un ruolo fondamentale per il risparmio. La difficoltà più grande per le imprese è abbandonare le tecnologie e i processi familiari per fare quello che vedono come un salto "nell'ignoto", senza conoscere in anteprima i vantaggi dell'innovazione.

Gran parte di questa resistenza al cambiamento proviene anche dai dipendenti, che non hanno manualità nell'operare con nuovi sistemi e tecnologie. Sono in particolare le piccole imprese quelle che faticano di più a liberarsi delle abitudini e identificare le aree del business dove implementare nuove strategie.

La crisi economica e l'industria 4.0

Il vero motore che potrebbe facilitare la transizione definitiva verso l'industria 4.0 è la crisi degli ultimi due anni. Le soluzioni tradizionali non riescono più a rispondere alle nuove esigenze, e vista la pressione economica sempre più soffocante i leader saranno presto costretti a esplorare nuove opportunità.

Finora le imprese hanno scelto di agire sui costi riportando i centri produttivi nella propria nazione (reshoring e nearshoring), riducendo quindi il costo dei trasporti. Queste due opzioni, sebbene incidano positivamente sui bilanci aziendali, non influiscono in maniera significativa sui risparmi.

Ciò che davvero farà la differenza è l'adozione di tecnologie di ultima generazione come veicoli a guida autonoma per i magazzini o tool di intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dell'inventario ed effettuare manutenzioni predittive. Le nuove piattaforme digitali possono cambiare l'assetto aziendale, rendere le imprese più competitive sul mercato e favorire la transizione verso la vera industria 4.0.