Doctor Strange nel Multiverso della Follia: incontro con il cast

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: incontro con il cast del nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe

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a cura di Manuel Enrico

L’attesa per l’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è finalmente giunta al termine. Dopo aver assistito all’incauto incantesimo con cui l’ex Stregone Supremo del Marvel Cinematic Universe ha cercato di aiutare Peter Parker in Spider-Man: No Way Home, il ritorno in sala per il nuovo capitolo del MCU mette Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) di fronte alle conseguenze del suo errore, dando il vita a una serie di eventi che mostrerà in pieno i pericoli del multiverso. Di questo e di molto altro si è parlato nell’incontro del cast di Doctor Strange nel Multiverso della Follia con la stampa, occasione perfetta per carpire qualche piccolo retroscena dietro la nuova avventura di Strange.

Ovviamente, il rigido controllo imposto alle dichiarazioni del cast ha fatto sì che non sfuggissero pericolosi spoiler, complice la presenza in conferenza del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, che seduto in mezzo al cast era una presenza di una certa autorevolezza, come ha ironicamente sottolineato Elizabeth Olsen, l’interprete di Wanda Maximoff, alias Scalet Witch:

“Ogni volta che mi fate una domanda, sento lo sguardo di Kevin su di me!”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: incontro con il cast del nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe

Nonostante la comprensibile volontà di non lasciare trapelare dettagli su Doctor Strange nel Multiverso della Follia, l’alchimia del cast è stato uno degli aspetti più interessanti di questo incontro, in cui la complicità e la familiarità dei vecchi membri del cast del Marvel Cinematic Universe, come Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen e Benedict Wong, è stata subito allargata alla giovane Xochitl Gomez, che nel nuovo capitolo del MCU interpreta la nuova eroina del gruppo, America Chavez, che ha confessato di avere sentito inizialmente la pressione del suo ruolo, considerato che è l’unica teen ager in un’avventura in cui sono presenti eroi adulti e con un tono maturo per le tematiche.

Non poteva esser altrimenti, considerato che sulla sedia del regista di Doctor Strange nel Multiverso della Follia siede Sam Raimi, regista che ha segnato profondamente il linguaggio dei film tratti dai fumetti, avendo realizzato la trilogia cult dello Spider-Man di Tobey McGuire. Non a caso, Cumberbatch lo ha affettuosamente appellato ‘Don’, in riferimento al ruolo di padrino del genere, titolo che Raimi ha voluto ricondurre ai giusti limiti, parlando della sua esperienza:

“Mentre io lavoravo a Spider-Man, Kevin era già all’opera su X-Men (X-Men di Bryan Singer, NdR). Rispetto a quegli anni, la cosa che è migliorata maggiormente è la tecnologia, non solo realizzativa, ma anche comunicativa con la troupe. L’innovazione migliore per me è stata Zoom! Ci sono stati momenti in cui organizzavamo call in cui affrontare certi passaggi, analizzavano le scene e ci confrontavamo. Ho avuto la fortuna di lavorare con attori straordinari, delle splendide persone che erano fortemente legati ai loro personaggi, li conoscono davvero. E lo si vedrà nel modo in cui riescono a cambiare percettibilmente il modo in cui ritraggono le diverse versioni dei vari protagonisti”

La conferma di questa grande sintonia tra interprete e personaggio è stata confermata da Michael Waldron, sceneggiatore del film e già apprezzato per la sua opera in Loki. Waldron ha tenuto a precisare come la sceneggiatura sia stata costantemente revisionata, anche poche ore prima di girare, grazie anche alla partecipazione di Cumberbatch e dei colleghi, che da profondi conoscitori dei personaggi non hanno mai mancato di sollevare obiezioni e perplessità sulla liceità di alcune azioni dei propri alter-ego.

Trovandosi a dover gestire un concetto come il multiverso, di cui ‘conosciamo spaventosamente poco’ direbbe Strange, gli interpreti degli eroi marveliani hanno dovuto cimentarsi con delle situazioni particolari, in cui sono stati portati ad affrontare i propri personaggi da diverse angolazioni. Aspetto che Benedict Cumberbatch ha voluto valorizzare:

“Interpretare più Strange è stata una fantastica autoterapia. Ogni versione alternativa rappresenta una scelta diversa, un motivo per interrogarsi se le decisioni prese siano state giuste o meno. In questo film, Strange si evolve, passa dall’esser un outsider al ruolo di leader. Volevamo lavorare sull’impatto che l’utilizzo della magia ha su di lui, lavorando sulla sua personalità. Strange scopre che riesce a lavorare bene in gruppo, anche se non è lui ad avere pienamente il controllo”

Parlando di controllo, non si poteva ignorare la presenza di Elizabeth Olsen, alias Scarlet Witch. Dopo gli eventi di Avengers: Endgame e di WandaVision, il suo personaggio ha subito una radicale evoluzione rispetto alle sue precedenti apparizioni. Un lato di Wanda a cui l’attrice ha mostrato di esser particolarmente legata è la crescente consapevolezza di sé e del proprio poter, vedendo Wanda come una figura concreta, che ha sempre dovuto affrontare tematiche reali.

Multiverso, responsabilità e ricerca del sè

Il suo ruolo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, infatti, la porta a completare una progressiva accettazione di sé e del suo ruolo, che passa da una serie di momenti che, ovviamente, l’attrice ha evitato di spoilerare.

E di spoiler si è parlato anche in seguito al leak di alcune scene di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, incidente di percorso che è stato affrontata con una rassegnata accettazione da parte di  Kevin Feige:

“La triste verità è che non si riuscirà mai a proteggere la segretezza dei propri film, quindi si deve lavorare affinchè la trama funzioni a prescindere da questi. La nostra missione è realizzare il miglior film possibile, ma allo stesso tempo credo che molti stiano divenendo davvero bravi nell’evitare spoiler, a volte chi riesce a rubare qualcosa prima dell’uscita al cinema, non lo mette in circolazione perché consapevole che potrebbe rovinare l’esperienza di altri spettatori”

Considerata la forte curiosità legata alla presenza di cameo eccellenti, che hanno fatto nascere una nutrita serie di congetture su eventuali presenze eccellenti, evitare spoiler è quanto mai preferibile per Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Un rischio che si può aggirare andando al cinema dal 4 maggio, quando le porte del multiverso del Marvel Cinematic Universe ci verranno spalancate

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