Elvis era una supereroe: l'ispirazione fu Captain Marvel Jr.

Elvisi si ispirò a Captain Marvel Jr.? L'incredibile connessione e amore del Re del Rock per i fumetti di Shazam!

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a cura di Domenico Bottalico

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Icona, mito, Re, pioniere del rock ma anche agente federale e appassionato di arti marziali (altre incredibili storie che meriterebbero di essere raccontate). Elvis è stato tutto questo ma non solo, Elvis è stato anche un supereroe. I look e gli outfit di Elvis sono diventati iconici e hanno ispirato intere generazioni di appassionati sia nel cinema che nella musica e più in generale nella cultura pop e proprio uno fra i più iconici dei suoi look, quello del periodo dei tutoni con mantelli, rivela l'incredibile passione e ammirazione di Elvis per Shazam! e nello specifico per Captain Marvel Jr., la spalla dell'eroe magico della DC.

Nella soffitta di Graceland, la residenza/museo di Elvis a Memphis (Tennessee), è ancora custodita gelosamente la collezione personale del Re dei fumetti di Captain Marvel Jr. mentre nella sua casa natale a Lauderdale Courts, anche quella trasformata in un museo, sulla sua scrivania è esposta addirittura una copia originale di Captain Marvel Jr. #51 (1947) ricordando agli avventori quanto Elvis amasse il personaggio.

Una passione che non è passata inosservata al regista Baz Luhrmann che, nell'imminente biopic, ha voluto esplicitamente inserire qualche riferimento alle letture del giovane Elvis (come si vede anche nel trailer del film che trovate in fondo all'articolo). Come spesso però accade per il Re del Rock, la verità e la leggenda si intrecciano ma Elvis si ispirò realmente a Captain Marvel Jr.? 

Elvis era una supereroe: l'spirazione fu Captain Marvel Jr.

Chi sono Captain Marvel, Captain Marvel Jr. e Shazam?

Nel febbraio del 1940, all'apice dell'ascesa del fenomeno dei fumetti sui supereroi, la Fawcett Comics iniziò a pubblicare un nuovo personaggio: Captain Marvel. Creato da C.C. Beck e Bill Parker, la sua serie sbaragliò la concorrenza in pochi mesi (ad un certo toccando addirittura 1 milione e 300 mila copie vendute, il doppio di Batman!) e scalzando Superman in cima alle classifiche di vendita e gradimento dei giovani lettori. I motivi del successo furono molteplici: lo stile di disegno più tondo e accattivante rispetto agli standard dell'epoca, il mix di azione e umorismo, di vita quotidiana e trame eroistiche ma soprattutto la presenza di un eroe prima bambino (in cui tutti si potevano immedesimare) e poi adulto.

Come visto anche nel recente adattamento cinematografico, Billy Batson è un orfano che viene scelto dal mago Shazam come suo campione del bene. Pronunciando il nome del mago ad alta voce, Billy si trasforma in Captain Marvel ovvero "il mortale più potente della Terra" e dotato dei poteri di Salomone, Hercules, Atlante, Zeus, Achille, Mercurio (da cui l'acronimo Shazam appunto). Così come alcuni suoi colleghi dell'epoca, anche Captain Marvel era caratterizzato da un visto costume: rosso e oro, con un ampio fulmine sul petto e una cappa.

Nel 1941, forte del successo del Formaggione (The Big Red Cheese in inglese) così come venne soprannominato Captain Marvel, lo scrittore Ed Herron propose alla casa editrice di espandere le pubblicazioni portando alle estreme conseguenze le premesse narrative della serie. Nacque Captain Marvel Jr.: il giovane Freddie Freeman viene soccorso da Captain Marvel dopo un attacco di Captain Nazi che lo lascia in fin di vita. Anche se i medici paiono non poter far nulla, Marvel porta il piccolo paziente al cospetto del Mago il quale gli rivela che è possibile salvarlo donandogli una porzione dei suoi poteri. Rispetto a Billy, Freddie esibisce un costume del tutto simile ma blu elettrico.

Il successo fu altrettanto strepitoso: si tratta del primo eroe teenager in assoluto nella storia dei comics superoistici. Nella sua trasformazione infatti Freddie non diventa adulto ma rimane un teenager, una peculiarità che attirerà l'attenzione e la curiosità di milioni di giovani lettori compreso Elvis. La collezione personale del Re dovrebbe contenere infatti Captain Marvel #77-119 (quelli che il piccolo Elvis probabilmente aveva letto) ovvero il periodo di maggior risalto creativo e commerciale del personaggio.

Nel 1952 tuttavia DC vinse contro la Fawcett una causa per plagio sostenendo che Captain Marvel fosse una copia di Superman. Con i supereroi che si avviavano nel secondo dopoguerra a loro primo lento declinò, la Fawcett cessò le pubblicazioni. La causa si risolse molti anni dopo, chiaramente in favore della potenza DC, che però non poté più utilizzare il nome Captain Marvel in copertina, registrato nel frattempo dalla Marvel Comics, dismettendo poi definitivamente il nome in favore di Shazam!. Un'altra leggenda riguardante Captain Marvel e Elvis è legata proprio a questa causa legale: si dice che a un certo punto il Re chiese notizie dell'eroe della sua infanzia cercando di rilevarne i diritti, operazione che però a quanto pare non riuscì.

L'incredibile connessione fra Elvis e Captain Marvel Jr.

Elvis non ha mai parlato del suo amore per Captain Marvel Jr. anche se ha più volte espressamente dichiarato, anche pubblicamente, di essere stato un avido lettore di fumetti. Come si vede in questo estratto di una conferenza stampa:

È indubbio tuttavia che l'idea dell'alter-ego eroico, fondante nella narrazione supereroistica, avesse stuzzicato l'immaginazione di Elvis in diverse forme durante la sua carriera. Se azzardassimo una analisi, Elvis vedeva in Freddie Freeman forse le sue umili origini e in Captain Marvel Jr. quello che poteva diventare ed effettivamente diventò ovvero un eroe capace di calamitare l'attenzione e coinvolgere e allietare con la sua musica e i suoi spettacoli milioni di persone.

Ma quanto di Captain Marvel Jr. influenzò effettivamente il look di Elvis? Ufficialmente poco. Né Elvis né il suo storico costumista Bill Belew hanno mai citato direttamente l'eroe anzi lo stesso Elvis ha più volte smentito che il suo ciuffo fosse ispirato a quello di Marvel Jr. o Superman citando invece il collega Tony Curtis. Quello che si sa per certo è che Elvis proponesse spesso idee al suo costumista che le andava poi elaborando praticamente: una su tutti l'idea di sostituire le frange dei suoi primi tutoni con cappe e mantelli.

Ci sono nello specifico due outfit di Elvis che sembrano essere evidentemente ispirati al costume di Captain Marvel Jr., le così dette Blue Owl Suit (ribattezzate così per la presenza di una civetta sul cinturone). Si tratta di due tutoni identici caratterizzati da una grossa cintura e una vistosa cappa: il primo è esposto a Graceland ed è viola, il secondo, blu (un colore decisamente "sospetto") è quello che il Re indossa in Elvis on Tour, il film del concerto registrato il 14 aprile del 1972 a Greensboro (North Carolina). Molti dei tutoni utilizzati da Elvis a partire dal 1972 inoltre prevedevano anche, come accessorio, una sciarpa, solitamente bianca che il Re "perdeva" durante la performance. La sciarpa era uno degli elementi distintivi di Freedie Freeman che Elvis pare avesse inglobato in una sorta di trasformazione sul palco quindi.

Ma non solo il costume e i tutoni. Anche il logo della band di Elvis la TCB Band implementa elementi che si rifanno evidentemente all'immaginario di Captain Marvel, uno su tutti il fulmine. Per quanto riguarda l'acronimo invece, TCB sta per Taking Care of Business in a Flash (ancora il tema del fulmine) ed è una espressione nera tipica dell'area di Memphis. La utilizza anche Aretha Franklin nel testo della sua celebre Respect. Da notare come il logotipo presenti la C più in evidenza: che Elvis volesse pagare dazio alla C di Captain Marvel Jr.?

Cosa successe però quando gli scrittori in DC si accorsero della passione di Elvis per Captain Marvel Jr.? Quando la serie verrà rilanciata agli inizi degli anni 70 con il titolo di Shazam! Earth's Mightiest Mortal, Freddie Freeman fu rivisitato per assomigliare proprio a Elvis come dimostra questo studio del personaggio del disegnatore Dave Cockrum:

Nel corso dei vari rilanci attuati dalla casa editrice sui personaggi della così detta Marvel Family poi, Freddie Freeman e Elvis instaureranno un simpatico rapporto metanarrativo. Nel seminale graphic novel del 1996 Kingdom Come, l'artista Alex Ross ritrae Freddie Freeman come King Marvel ovvero un Elvis proveniente direttamente dagli anni 70 e sua moglie, Lady Marvel, con le fattezze di Priscilla, la moglie di Elvis.

In Teen Titans Vol. 3 #23 (data di copertina giugno 2005) Geoff Johns e Mike McKone rendevano il giovane Freddie Freeman un fan di Elvis tanto da fargli citare uno delle massime preferite del Re: "Do what's right for you as long as you don't hurt no one" ovvero, molto liberamente, "fai pure quello che ritieni giusto per te stesso finché non danneggi nessuno". Inoltre Freddie definisce Elvis come il "più grande filosofo moderno".

A proposito di Elvis, il biopic di Baz Luhrmann

Elvis è atteso nelle sale italiane a partire dal prossimo 25 maggio. Il film è diretto da Baz Luhrmann (Il Grande Gatsby, Moulin Rouge) e nel cast oltre ad Austin Butler (Elvis Prestley) e a Tom Hanks nei panni del il colonnello Tom Parker, figurano anche Helen Thomson nei panni della madre di Elvis, Gladys, Richard Roxburgh in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge è Priscilla. Luke Bracey interpreta Jerry Schilling, Natasha Bassett è Dixie Locke, David Wenham (Il Signore degli Anelli la trilogia, Lion – la strada verso casa, 300) è Hank Snow, Kelvin Harrison Jr. è BB King, Xavier Samuel interpreta Scotty Moore e Kodi Smit-McPhee (Il potere del cane) è Jimmie Rodgers Snow.

Eccovi il trailer:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=74&v=QO1_4KC3_n4&feature=emb_logo

Rivisitata in chiave cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Hanks). Il film, come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).