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Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik: la recensione

Dal 24 novembre è disponibile Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik, il nuovo romanzo di Guido Sgardoli. Ecco la nostra recensione.

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

Guido Sgardoli firma un nuovo romanzo dedicato al Re del Terrore: Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik, storia di un giovane amante del pericolo che sogna da sempre di poter vivere le avventure del suo idolo, Diabolik. Un romanzo per ragazzi che potrà essere apprezzato sicuramente anche dagli adulti, arricchito dalle belle illustrazioni di Andrea Artusi.

Il 31 dicembre arriverà Diabolik, il nuovo film dei Manetti Bros. che ha per protagonista il celebre uomo in nero interpretato da Luca Marinelli. L'adattamento cinematografico del fumetto creato dalle sorelle Giussani ha già destato l'interesse di molti e i fan dell'astuto ladro attendono con impazienza l'uscita del film, annunciato con un teaser trailer che ha accresciuto la curiosità dei più. Nell'attesa che la pellicola venga finalmente distribuita, abbiamo letto il nuovo romanzo di Guido Sgardoli che ci racconta un Diabolik alternativo, giovane e dalla moralità pura, che lo induce ad agire come il suo idolo per far emergere la verità: si tratta di Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik, edito da DeA Planeta Libri.

Un romanzo per ragazzi godibile anche dagli adulti, in cui il Diabolik maturo ispira l'aspirante Diabolik adolescente, per utilizzare ingegno e agilità contro l'ingiustizia. Ecco la nostra recensione.

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Guido Sgardoli colpisce ancora

In libreria e sui principali store online è disponibile dal 24 novembre il nuovo romanzo per ragazzi firmato da Guido Sgardoli, Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik, giungendo giusto in tempo per l'imminente uscita del film Diabolik. L'autore è noto nell'ambiente letterario grazie alle sue numerose opere per bambini e ragazzi che gli sono valse il Premio Strega Ragazze e Ragazzi, il Premio Andersen, il Penne e il Bancarellino, oltre ad altri diversi riconoscimenti guadagnati negli anni nell'ambito di questo genere narrativo.

Sgardoli ha esordito nel 2004 e da allora ha prodotto una quantità considerevole di racconti e romanzi che spaziano dal giallo al thriller, dal genere storico a quello fantascientifico, passando da avventura e horror fino ad arrivare alle opere per i più piccoli dedicate a tematiche pertinenti alla crescita come l'amicizia, la famiglia, la diversità. Tra i titoli più recenti troviamo Le Belve, Faccio il Veterinario, I Grigi, Il Fenomenale P.T. Heliodore, Il Figlio di Sherlock Holmes, tuttavia l'elenco è piuttosto nutrito e fornisce una misura della sensibilità dell'autore, che riscontriamo anche attraverso la lettura di Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik.

Uno scrittore da oltre trecentomila copie vendute tradotte in tutto il mondo, che ha infuso la sua storica passione per Diabolik in un nuovo romanzo dedicato al mito del ladro in nero. Il volume pubblicato da DeA Planeta Libri è impreziosito poi da alcune tavole realizzate da Andrea Artusi, fumettista e illustratore che per diverso tempo ha collaborato con la casa editrice Astorina per la realizzazione della versione digitale di Diabolik. Le illustrazioni arricchiscono così la narrazione e concorrono a creare un'opera completa adatta ad un giovane pubblico, il quale di certo resterà affascinato dall'avventura di Kid, protagonista di questa entusiasmante storia.

Un giovane Diabolik

Kid Clermont è un giovane campione di motocross che vive nella cittadina di Angel-Mer, tuttavia recentemente ha iniziato a realizzare che compiere salti vertiginosi in sella alla sua moto non lo entusiasma più come un tempo. Appassionato da sempre dei fumetti di Diabolik, quando al cinema assiste alla prima del film dedicato al suo idolo assoluto fantastica su quanto sarebbe elettrizzante vivere una vita come quella del celebre ladro: fare uso dell'astuzia, della furtività e, perché no, di una mitica Jaguar E-Type per compiere missioni pericolose al servizio, tuttavia, del bene contro i cattivi della città.

Non sa, Kid, che presto il suo sogno potrebbe diventare realtà. Nella sua vita piomba, infatti, Evelyn: una ragazza della sua stessa età rimasta improvvisamente orfana a seguito di un misterioso incidente d'auto a cui è sopravvissuta ma in cui i suoi genitori, attivisti ambientali, hanno perso la vita. La giovane viene così accolta in casa Clermont dal padre di Kid, Mario Clermont, procuratore di Angel-Mer che sta indagando sull'incidente avvenuto in circostanze piuttosto sospette.

Inizialmente il giovane non è per niente entusiasta di questa "intrusione", ma a poco a poco inizia a comprendere quanto Evelyn sia tosta nonostante tutto. È forse persino più brava di Kid nel parkour, sa un mucchio di cose e possiede un'indole forte a dispetto della sconvolgente perdita dei suoi genitori. E poi, somiglia moltissimo a Eva Kant, la storica partner di Diabolik, con cui condivide in parte anche il nome, Eve. La determinazione di Evelyn viene a galla soprattutto quando i suoi ricordi dell'incidente iniziano a riaffiorare lasciando poco spazio ad ulteriori dubbi: sua madre e suo padre sono stati assassinati a causa del loro lavoro in favore dell'ambiente e la ragazza è decisa a scoprire a tutti i costi la verità.

Kid vuole aiutare Eve, i criminali devono pagare per ciò che le hanno fatto e c'è solo un modo per smascherarli: agire furtivamente e con scaltrezza per raccogliere tutti gli indizi e le prove necessarie ad assicurare la giustizia. È giunto il momento per Kid ed Eve di mettere in pratica gli insegnamenti di Diabolik.

Azione, spionaggio, avventura

L'abilità di Guido Sgardoli nel realizzare racconti per i più giovani è evidente in Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik. Non è semplice realizzare qualcosa destinato ad un pubblico particolarmente sensibile, ma possiamo vedere qui Sgardoli all'opera riadattando addirittura un personaggio maturo come può esserlo Diabolik (che nei suoi fumetti non disdegnava ogni tanto di uccidere i suoi nemici) in una forma brillante e attenta all'età cui è destinata, che i ragazzi dai dodici anni in su possono apprezzare pienamente. Da notare l'utilizzo (mai abusato) del formato "chat" per riportare talvolta alcuni dei dialoghi dei protagonisti, che avvengono tramite cellulare.

Con questo romanzo, viene messo in scena un giallo che si snoda sotto il segno dell'avventura, fatta di un mistero da svelare mettendo al loro posto tutti i pezzi; di quei piani astuti che solo dei tredicenni possono mettere in atto con le loro conoscenze e la loro energia (I Goonies docet); di amicizia e solidarietà. Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik unisce in maniera ben congegnata suspense, mistero, azione, spionaggio, con un ampio spazio a quei legami d'amicizia e affetti familiari che nell'adolescenza rappresentano un punto di riferimento fondamentale.

Leggere il romanzo di Sgardoli è assistere alle imprese di due piccoli Diabolik e Eva Kant che con le loro risorse da adolescenti riescono a portare avanti delle vere e proprie missioni di spionaggio, facendo proprie le tecnologie messe a disposizione oggi da tablet e cellulari. Un po' troppo, forse, dal momento che in alcuni passaggi il supporto dei dispositivi digitali sembra fare miracoli, ma la narrazione in generale non ne risente molto e continua a scorrere in maniera fluida. Non mancano gli attimi più adrenalinici, dati ad esempio dalle gare di motocross di Kid, e quelli di tensione descritti attraverso le operazioni furtive dei due protagonisti, giovani "ladri" di informazioni che affrontano il pericolo per fornire una svolta alle indagini su cui lavora Mario Clermont.

Un giallo per ragazzi che ha molto da insegnare

Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik prende poi il celebre ladro in nero, cattura gli aspetti migliori dell'immaginario costruito su Diabolik e li utilizza per creare un romanzo che, in ultima analisi, ha parecchio da insegnare. I mezzi a disposizione dello storico criminale possono essere così sfruttati per scoprire la verità, renderla nota alle autorità, ottenere giustizia contro chi fa del male agli altri. Il tutto, nell'ottica dell'ecosostenibilità e della difesa dell'ambiente: lo vediamo nelle figure dei coniugi Lyons, i genitori di Eve, capaci di portare avanti strenuamente i loro ideali in ogni parte del mondo per renderlo il luogo vivibile e rispettoso della natura che dovrebbe essere (e pagano persino con la loro vita per questo). Lo vediamo in Eve stessa, che in più di un'occasione fa presente a Kid come la sua moto da cross potrebbe essere modificata per essere più sostenibile e produrre meno emissioni. E infine lo riscontriamo in Kid stesso, che benché all'inizio non comprenda pienamente la necessità di certe azioni verso l'ambiente, muta a poco a poco la sua comprensione delle cose con la consapevolezza che il cambiamento di uno può condurre al cambiamento da parte di tutti.

Sgardoli tocca poi con grande sensibilità il tema del lutto familiare, del dolore che comporta in un giovane perdere i propri genitori. Non ci gira intorno per renderlo più "fruibile" da parte di un lettore adolescente, ma lo affronta con delicatezza, affiancando ad Eve tutta una serie di figure che possano aiutarla a venire a patti con il dolore, per trasformarlo in una forza che le permetta di andare avanti serbando di loro solo i ricordi più belli.

È una lettura piacevole, dallo stile fresco e scorrevole, arricchita tra l'altro dalle illustrazioni di Andrea Artusi che ricrea alcuni dei momenti salienti descritti nella narrazione. Lo stile fumettistico di Artusi viene adattato in Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik ottenendo un risultato più "cartoon", dal tratto leggero ma piuttosto dinamico. Le sequenze create dall'illustratore danno la sensazione del movimento simile a quello che potrebbe essere ricreato attraverso l'animazione. Riadattare quindi la narrazione di Sgardoli e i disegni di Artusi in una serie animata potrebbe risultare, a nostro avviso, vincente.

Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik è, in ultima analisi, un romanzo che può di certo entusiasmare i giovani ma catturare anche l'attenzione degli adulti grazie alla sua trama agile ma ben strutturata, dal finale che lascia spazio ad un possibile sequel.

Voto Recensione di Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un giallo per ragazzi che contiene adrenalina, mistero, avventura, ma anche amicizia e solidarietà;

  • - Scorrevole, agile, pulito: una lettura piacevole e veloce;

  • - Una trama ben congegnata, che può coinvolgere sicuramente anche un pubblico adulto;

  • - Kid e Evelyn sono davvero come due piccoli Diabolik e Eva Kant;

  • - I disegni di Andrea Artusi sono ben realizzati, adatti al materiale narrativo, molto dinamici

Contro

  • - Nessuna nota da segnalare

Commento

Kid – Il Ragazzo che Voleva Essere Diabolik è un romanzo per ragazzi, ma vi sono tutti gli estremi perché possa essere amato anche da un pubblico adulto: un giallo in cui non mancano azione, avventura e suspense. Guido Sgardoli, autore noto nell'ambito della narrativa per ragazzi, realizza un nuovo racconto che porta inconfondibile la firma della sua sensibilità, anche verso tematiche importanti come la perdita dei genitori o il rispetto per il mondo che ci circonda. Una lettura piacevole e scorrevole che i più giovani apprezzeranno di certo, impreziosita dalle illustrazioni ben realizzate di Andrea Artusi.

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